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Il Sequestro Conservativo

La riduzione del sequestro

Sulla base del rinvio degli artt. 671 e 678 c.p.c. alle norme in materia di pignoramento, è generalmente ammesso che, in applicazione dell’art. 496 c.p.c., anche d’ufficio, laddove il valore dei beni vincolati risultasse sproporzionato rispetto al credito da tutelare, il giudice possa disporre la riduzione del sequestro. Ai fini della riduzione, "il credito cui commisurare il valore dei beni sequestrati sarà quello indicato nel provvedimento di sequestro come limite massimo; laddove invece questa previsione non sia contenuta nel provvedimento cautelare, la somma cui commisurare il valore dei beni sequestrati dovrà essere individuata in quella richiesta dall’attore nel giudizio di merito (cui il sequestro è strumentale)".

Il potere di riduzione posto in capo al giudice, secondo la Cassazione, "si iscrive nella generale esigenza, testimoniata tra gli altri dall’art. 483 c.p.c. (in tema di limitazione dei mezzi di espropriazione) e dall’art. 2872 c.c. (in tema di riduzione delle ipoteche) di ovviare all’eccesso di tutela cautelare o esecutiva, contenendola nei limiti necessari al soddisfacimento delle ragioni creditorie, al di là dei quali la dilatazione ulteriore della tutela risulterebbe priva di giustificazione, traducendosi in una gratuita compressione dei diritti dominicali e del regime di libera circolazione dei beni, con ripercussioni negative anche sul tessuto complessivo del traffico giuridico".

In merito al giudice competente a rendere il provvedimento di riduzione, va notato che nella stessa sentenza, la Cassazione afferma anche che "la valutazione delle condizioni che autorizzano la riduzione del pignoramento o del sequestro conservativo è affidata al discrezionale apprezzamento del giudice del merito, anche relativamente all’eventuale concentrazione della misura cautelare sui beni di uno soltanto di più condebitori in solido". Tale competenza, pacifica prima della riforma del 1990, genera oggi non pochi contrasti, in quanto vi è chi ritiene che il giudice competente continui ad essere il giudice di merito, e chi preferirebbe invece spostare la competenza in capo al giudice della cautela o a quello dell’esecuzione.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il Sequestro Conservativo

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Informazioni tesi

  Autore: Saverio Cicala
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2011-12
  Università: Seconda Università degli Studi di Napoli
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Antonio Maria Marzocco
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 206

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Parole chiave

diritto
legge
civile
conservativo
procedura
sequestro
articolo
processuale
670
671

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