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Taranto Oggi. Una Ricerca Empirica per un Progetto D'Intervento

Il questionario: la lunga strada per l’elaborazione. Una ipotesi non facile

Dopo aver analizzato in linea teorica il tema dell'industria, della cultura, del mare e dell'istruzione, e aver tracciato un breve quadro di riferimento, nasce l'esigenza di sviluppare una ricerca nella città di Taranto il cui obiettivo finale è di "avere un termometro" dell'attuale situazione valoriale e socio-culturale attraverso il parere degli stessi cittadini.

Ai fini della ricerca è stato elaborato un questionario da somministrare ad un campione di 200 persone del territorio tarantino, frutto di un'accurata analisi che tiene in considerazione problematiche strettamente legate alla città ionica. Il questionario è strutturato in due parti: la prima consiste nel proporre una serie di domande a risposta multipla agli intervistati le cui tematiche si riferiscono all'ambiente, al mare, all'industria, al lavoro, alla politica e alle prospettive di crescita per i giovani e per la città; la seconda elenca quindici valori in cui si chiede all'intervistato di indicarne cinque a cui non potrebbe rinunciare.

Nella prima parte si fa rifermento a tematiche cruciali per il territorio tarantino, problemi che nel corso degli ultimi dieci anni hanno assunto una importanza via via sempre maggiore: la situazione ambientale divenuta di primario interesse grazie alle sensibilizzazioni ambientaliste, movimenti studenteschi, e un continuo tam tam sul web che ha prodotto una straordinaria sensibilizzazione verso una tematica delicata come l'ambiente; il mare, che nell'ultimo biennio ê stato interpretato come una potenziale minaccia per il territorio a causa della distruzione di tonnellate di cozze contenenti un'inquietante dose di diossina, un prezzo salatissimo che la mitilicoltura e la pesca tarantina hanno pagato, e continuano a pagare, causa l'emergenza inquinamento in Mar piccolo, dovuto a scelte azzardate in nome del progresso; l'industria, a cui inevitabilmente si accostano i nomi dell'Ilva (ex Italsider) e dell'Arsenale, tanto che a Taranto potrebbero quasi essere considerati come sinonimi, un'industria che nel corso dei decenni ha fortemente caratterizzato le ambizioni e le aspirazioni dei giovani cittadini e dell'intera popolazione tarantina, dove il posto di lavoro statale e di una retribuzione mensile hanno mortificato le possibilità di accrescimento formativo e culturale; la politica, il cui termine a Taranto viene spesso inteso come "dissesto", la politica che non riesce a formare e dare vita ad una solida classe politica tarantina, capace di farsi carico delle problematiche socio-economiche della città e riuscire a coinvolgere attivamente i cittadini, la politica che nel corso degli anni è stata artefice di scelte poco razionali per il territorio tarantino.

La seconda parte ha l'obiettivo di individuare quali valori potenzialmente possono essere considerati come linee guida da parte dei cittadini tarantini, dando loro la possibilità di indicarne cinque tra i quindici elencati. Questa seconda parte è di fondamentale importanza in quanto i dati raccolti saranno confrontati nella parte conclusiva con i dati su scala nazionale forniti dall'indagine Censis e i risultati della ricerca del 1990 della sociologa P. Resta. Si tratta si delineare un nuovo profilo della società tarantina a poco più di 20 anni dall'indagine della studiosa tarantina.
Secondo la Resta non è possibile interrogare i soggetti direttamente sul tipo, sulla qualità e sulla quantità dei propri valori, cioè a dire sui sentimenti più intimi e sacri di ciascuno, specie poi in una città come Taranto, in cui alla domanda "quali sono i suoi valori?" si ottengono risposte stereotipate, come il decorso, l'onestà, il rispetto ecc. Io ho voluto azzardare questa strada, far parlare le persone e i bambini dei propri valori.

Nella precedente indagine furono esclusi dalla ricerca i territori di Statte, Talsano e Lama che, seppure comuni di Taranto, sembrano avere sempre goduto di autonomia culturale rispetto al capoluogo (Resta, 1990, p.20), al contrario io ho voluto includere la circoscrizione di Talsano-S.Vito-Lama per capire come le diverse tematiche affrontane nella ricerca sono percepite nelle zone più lontane dal nucleo urbano. Il comune di Statte è stato scartato anche nella mia ricerca in relazione al fatto che nel 1993 diveniva comune autonomo, anche se avrebbe avuto una certa rilevanza estende il discordo industriale sul territorio stattese.

Il problema della formazione viene affrontano nella mia ricerca entrando nelle scuole elementari, parlare con le maestre e i bambini, somministrare i questionari di ricerca al fine di avanzare delle proposte educative centrate su Taranto, mentre, nella ricerca del 1990 il problema della formazione fu affrontato con uno sguardo obliquo, in quanto maggiormente centrata sul mondo del lavoro. Nei paragrafi successivi si esamineranno in maniera dettagliata tutte le singole fasi della ricerca, dal momento del campionamento alla somministrazione dei questionari definitivi, analizzando l'esito di ogni domanda con l'aiuto di un supporto grafico, sia per la prima parte del questionario sia per la seconda, agevolando la lettura delle risultanze finali.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Taranto Oggi. Una Ricerca Empirica per un Progetto D'Intervento

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Informazioni tesi

  Autore: Mattia Pace
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Cosimo Laneve
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 102

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