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I vincoli preordinati all'esproprio tra reiterazione e indennizzo

Soggetti e oggetti a capo de diritto di espropriazione

Il Testo Unico oltre alle disposizioni legislative e ai regolamenti in materia di espropriazione per pubblica utilità, definisce i soggetti appartenenti al procedimento espropriativo, quali:

• beneficiario

• espropriato

• autorità espropriante

• promotore dell'espropriazione

Per beneficiario dell'espropriazione si intende il soggetto, pubblico o privato, in favore del quale a conclusione del procedimento viene emesso il decreto di esproprio. Normalmente è una persona giuridica pubblica, ma può essere anche un soggetto privato, potrebbe anche non coincidere con l'autorità espropriante, (si pensi ad esempio ad un appezzamento di terreno espropriato dalla pubblica amministrazione in favore di una impresa privata che intende costruirvi un complesso industriale di interesse nazionale).

L'espropriato è il soggetto a carico del quale è promossa la procedura espropriativa, cioè il soggetto a cui viene imposto il sacrificio del diritto. È normalmente un privato, ma può anche essere una persona fisica, o giuridica limitatamente però ai soli beni patrimoniali disponibili. La sua individuazione avviene tramite i registri catastali, salvo che l'autorità espropriante non abbia ricevuto "tempestiva notizia" ovvero sia a conoscenza di una effettiva situazione di appartenenza degli immobili, diversa da quella ufficiale (art. 3, comma 2). Secondo l'articolo 3 comma 3, "Colui che risulta proprietario secondo i registri catastali e riceva la notificazione o comunicazione di atti del procedimento espropriativo, ove non sia più proprietario è tenuto di comunicarlo all'amministrazione procedente entro trenta giorni dalla prima notificazione, indicando altresì, ove ne sia a conoscenza, il nuovo proprietario, o comunque fornendo copia degli atti in suo possesso utili a ricostruire le vicende dell'immobile".

Per autorità espropriante si intende quell'organo amministrativo titolare del potere di espropriare e che cura il relativo procedimento, ovvero il soggetto privato, al quale sia stato attribuito il potere in base alla norma (articolo 3 comma 1 lettera b). L'articolo 6, d.p.r. 08/06/2001, n 327, prevede che il procedimento di espropiazione rientra nella competenze dell'autorità che deve realizzare un opera pubblica o di pubblica utilità. Il testo unico, nell'ottica della semplificazione del procedimento, considera l'espropriazione uno strumento nei confronti della realizzazione di queste, che è lo scopo per il quale serve l'acquisizione del bene. La normativa, in base a tale valutazione, ha ritenuto competente di tutto il procedimento espropriativo solo l'autorità espropriante a cui spetta l'esecuzione dell'opera. Non vi è più, come in precedenza, un'altra autorità che emette il decreto di esproprio, vale a dire il Prefetto, in base alla l. 25/06/1865, n 2359, o il Presidente della giunta regionale, ai sensi della l. 22/10/1971, n 865. L'autorità espropriante ha sia il potere di emettere il decreto di esproprio sia quello di seguire tutto il procedimento di espropriazione ed essa è individuata in relazione alla competenza su tutto i procedimento espropriativo.È prevista anche la possibilità che l'opera sia eseguita da un concessionario; in questo caso, allo stesso è delegato anche il potere espropriativo e, di conseguenza gli viene anche attribuita la qualifica di autorità espropriante. Subentra, in tal modo, nella titolarità e nella conduzione della procedura ablativa con ovvie conseguenze sul piano delle responsabilità, infatti sarà tenuto a rispondere direttamente ed esclusivamente dei danni cagionati a terzi dall'opera pubblica e delle obbligazioni strumentalmente preordinate alla sua esecuzione, sia che gli stessi derivino da attività legittima, sia che derivino da illecito aquiliano. Il concessionario dell'esecuzione di un opera pubblica a cui è assegnato il potere d'esproprio, anche nel caso sia un privato, deve applicare le disposizioni pubblicistiche sul procedimento per questo i relativi atti sono affidati alla giurisdizione del giudice amministrativo.

Il promotore è il soggetto, pubblico o privato, che richiede l'espropriazione. Il beneficiario, in favore del quale è emesso il decreto di esproprio, è colui che acquista la titolarità del diritto di proprietà sul bene. Il promotore, qualora la pubblica utilità dell'opera non sia dichiarata ex lege può chiedere che venga dichiarata ai sensi dell'art.16 T.U. In tale evenienza egli deve depositare presso l'ufficio delle espropriazioni il progetto dell'opera e i documenti considerati importanti; una relazione sommaria che indichi la natura e lo scopo delle opere in progetto; i nulla osta, le autorizzazioni e gli altri atti di assenso eventualmente previsti dalla normativa vigente. L'amministrazione deve inviare l'avviso dell'avvio del procedimento ai sensi degli art.7 e 8 della l.241/90 e deve trasmettere lo schema dell'atto di approvazione del progetto agli espropriandi, garantendo, in tal modo, la giustizia del procedimento amministrativo.

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I vincoli preordinati all'esproprio tra reiterazione e indennizzo

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Informazioni tesi

  Autore: Pasquale Nannarone
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Architettura
  Corso: Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale
  Relatore: Lorenzo Casini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 40

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