Skip to content

Aggressività ed Intelligenza Emotiva. Contributo di ricerca.

Intelligenza Emotiva e aggressività

Una delle caratteristiche più rilevanti dei soggetti aggressivi è il valore che essi attribuiscono alla prevaricazione come unico strumento per la soluzione dei conflitti, e i sentimenti di orgoglio che suscita in loro la provata capacità di prevalere sugli altri attraverso gli atti aggressivi.
Il problema dei soggetti aggressivi, probabilmente, risiede non tanto nella loro deviante percezione e valutazione dell’informazione sociale quanto, piuttosto, nei loro valori e credenze devianti, che li portano a fare una diversa analisi dei costi e dei benefici dei comportamenti aggressivi.
Quando parliamo di soggetti aggressivi, non dobbiamo dimenticare la differenza che spesso intercorre fra i diversi soggetti dichiarati aggressivi. Infatti, come già puntualizzato precedentemente, ci sono soggetti in cui l’aggressività fa parte del loro repertorio comportamentale perché non hanno avuto possibilità di apprendere, evidentemente, altre strategie per reagire alle situazioni problematiche. Questi soggetti sono incapaci di rappresentarsi gli stati mentali altrui e, talvolta, soffrono anche nel non riuscire a reagire diversamente. Viceversa, ci sono quei soggetti che hanno una perfetta capacità di rappresentarsi e di comprendere i pensieri, i desideri, e le emozioni altrui, che possiedono anche un alto livello di ragionamento sociale, ma usano queste capacità per progettare atti aggressivi. Questi soggetti potrebbero riuscire benissimo ad assumere la prospettiva dell’altro, ma non hanno interesse a condividerla.
Gli studi che hanno analizzato il ruolo delle emozioni nello sviluppo del comportamento prosociale e aggressivo hanno attribuito alle reazioni empatiche un ruolo fondamentale sull’attivazione dei processi motivazionali, indispensabili per guidare il comportamento degli individui verso l’assunzione e il perseguimento di obiettivi prosociali.
Per una sana evoluzione del comportamento sociale è necessario che adeguati processi di regolazione emotiva costituiscano fattori critici per essa. Gli studi, infatti,sostengono l’ipotesi che un controllo emotivo deficitario possa indurre ad un numero più elevato di fallimenti nei rapporti interazionali con i coetanei e con gli adulti.
Tra competenze sociali e regolazione emotiva vi è un rapporto di tipo circolare. Ciò si conferma nell’assunzione che un’emozione positiva risulta associata a un comportamento socialmente competente e contestualmente appropriato e che ciò suppone che ci sia stata una valutazione favorevole degli eventi da parte del soggetto.
Viceversa, un’emozione negativa sarebbe associata a manifestazioni comportamentali disadattive, contestualmente inappropriate. Questo lascia supporre che ci sia stata da parte del soggetto una sfavorevole valutazione della situazione.
Volendoci soffermare sulle manifestazioni di emozioni negative, è stato constatato che alti livelli di attivazione emotiva negativa possono portare il soggetto ad un comportamento disorganizzato, fino ad inibire le risposte empatiche e il comportamento prosociale. Soprattutto quando queste manifestazioni avvengono sottoforma di rabbia intensa e prolungata, perché tende a limitare e anche a ledere le relazioni sociali, in quanto comportamenti socialmente incompatibili, inappropriati e disadattive.
Vediamo, dunque, come alti livelli di espressività delle emozioni negative di paura e di collera sono correlati a fallimenti nelle transazioni sociali, probabilmente dovuti a ad una eccedente focalizzazione su se stessi e ad un coinvolgimento negativo verso l’altro. Al contrario, bassi livelli di espressività emotiva starebbero a dimostrare uno scarso impegno emotivo o un eccessivo autocontrollo che, in entrambi i casi, produrrebbero effetti disgreganti sulle risposte empatiche, sconvolgendo i progetti comportamentali e la loro esecuzione.
Volendo spiegare l’evolversi del comportamento aggressivo, si afferma sempre più l’ipotesi ormai convalidata secondo cui si assegna un ruolo rilevante alle frequenti esperienze coercitive, responsabili di consolidare la convinzione che il comportamento aggressivo sia l’unico mezzo più efficace per affrontare le situazione problematiche e prevalere sugli altri.
Quindi, è proprio la funzione validante che il soggetto assume nei confronti dei comportamenti aggressivi e il carente repertorio di risposte adattive alternative che porterebbero i soggetti aggressivi ad usare, ancora con più convinzione, quelle condotte aggressive e a privilegiare l’uso di strategie antisociali per la soluzione di situazioni conflittuali.
Certamente, come già più volte ribadito, ad influenzare il comportamento di questi soggetti spesso è il vissuto familiare, magari trascorso in contesti stressanti. Questi soggetti manifesteranno con maggiore frequenza strategie di tipo ostile quando si troveranno davanti ad eventi problematici. Probabilmente perché non abituati, nel loro contesto familiare, ad interpretare le emozioni altrui e a diversificare le risposte alle diverse situazioni problematiche. In questi soggetti non è presente o è comunque scarsa l’abilità di fronteggiamento degli eventi stressanti (coping).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Aggressività ed Intelligenza Emotiva. Contributo di ricerca.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Annalisa Martello
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Messina
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Karin Bagnato
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 59

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi