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La cultura ferita di un paese diviso - La diversa ricezione di Kurt Tucholsky nelle due Repubbliche tedesche durante gli anni del Muro di Berlino

Tucholsky schierato in una guerra mai vissuta

La volontà di schierare Tucholsky a favore dell'uno o dell'altro blocco sullo sfondo della Guerra Fredda non risulta evidente solo agli intellettuali della DDR, ma viene denunciata anche nella Germania federale da "esponenti della sinistra indipendente raccolti intorno alla rivista amburghese «konkret».
Un tono critico in questo senso si può ravvisare nell'intervento di Claus Rainer Röhl Kurt Tucholsky und der Kalte Krieg. Egli denuncia come il clima e le tensioni della Guerra Fredda non abbiano risparmiato nemmeno l'opera del "grande antifascista tedesco": "[…] auch vor dem Werk des grossen deutschen Antifaschisten [hatten] Furcht und Elend der Kalten Krieges nicht Halt gemacht". Al contrario, proprio nella Germania divisa l'autore weimariano viene falsificato e male interpretato da chi intende presentarsi come seguace e successore di Tucholsky. Mentre infatti per il pubblico occidentale l'esperienza marxista di Tucholsky è una "macchia nera nella vita del loro beniamino", i "funzionari della cultura" orientali "possono appellarsi ad un'infinità di poesie che chiamano in causa la lotta di classe, la coscienza di classe e la solidarietà internazionale tra gli operai, si schierano a favore dell'Unione Sovietica e attaccano con violenza la SPD." Questa produzione pone le basi per una "interpretazione di Tucholsky al servizio del potere operaio e contadino" e nella DDR viene così mostrato un Tucholsky sconosciuto nella Germania occidentale, che sostiene la lotta di classe e la rivoluzione sociale:

So kamen denn auch in den letzten Jahren, ähnlich wie bei Rowohlt, im Ostberliner Verlag "Volk und Welt" fünf Auswahlbände heraus, die dort jeweils im Nu ausverkauft sind und deren letzte Bände einen in Westdeutschland weithin unbekannten Tucholsky zeigen, eben den des Klassenkampfes und der sozialen Revolution.

Kurt Tucholsky viene così "spaccato", presentato in due versioni differenti ad Est e ad Ovest del Muro. Come Zwerenz, anche Röhl sostiene che l'opera dell'autore antifascista venga in qualche modo "censurata" attraverso omissioni e tagli nella BRD, mentre questo non avverrebbe nella DDR per il semplice fatto che egli non ha mai espresso alcuna parola a favore del capitalismo:

Während die Bundesdeutschen Produzenten und Verleger ständig irgendetwas weglassen, kürzen oder streichen mussten, haben die ostdeutschen Kultursollerfüller kaum Grund, irgendeinen Tucho aus ihren Büchern zu eliminieren: Es gibt kein Gedicht oder Prosastück, in dem sich Tucholsky für die kapitalistische Wirtschaftsform oder dergleichen ausspricht.

Egli non appartiene tuttavia a nessuna delle due Germanie che tentano di reclamarlo per sé e nessuna delle due immagini è conforme alla vera natura di Tucholsky, poiché egli è in realtà un "singolo", va "per la sua strada" e non è né un comunista né un sostenitore di Adenauer o di Brandt, ma piuttosto "inesorabilmente antifascista e democratico", contrario alle armi da guerra e animato da valori e da principi "per un mondo migliore, di pace e per nulla utopico":

O nein, lieber Prescher und Schulz, lieber Muffer und Mucker im Ost und West. Er war nicht Euer.[...] Er war ein Einzelner. […] Er ging seinen Weg.
Er war so wenig ein Kommunist wie Erich Kuby und Hans Magnus Enzensberger, so wenig ein Parteigänger Adenauers oder Brandts wie Peter Rühmkorf oder Günter Grass, aber wie diese und tausend andere unserer Generation unerbittlich antifaschistisch und demokratisch, gegen Kriegsrüstung und diejenigen, die dazu aufhetzen und agitieren, aus zutiefst humanitärer Gesittung und Gesinnung für eine bessere, friedliche, keineswegs utopische Welt.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La cultura ferita di un paese diviso - La diversa ricezione di Kurt Tucholsky nelle due Repubbliche tedesche durante gli anni del Muro di Berlino

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Informazioni tesi

  Autore: Rachele Villani
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere Moderne
  Corso: Lingue e letterature straniere
  Relatore: Giulia Cantarutti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 53

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Parole chiave

letteratura tedesca
guerra fredda
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muro di berlino
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ricezione
kurt tucholsky

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