Skip to content

Fuori dalla società - Il teatro esistenziale di Antonello Panero

L'indifferenza verso l'altro

Per ovvie ragioni, la prospettiva del malato rimane in questa sede un tabù insondabile. Quel che risulta possibile argomentare a proposito della presenza sociale del malato si riferisce piuttosto alla considerazione delle circostanze esterne; l'indifferenza di un individuo "sano" nei confronti di un malato viene posta sul medesimo piano dell'atteggiamento necessariamente indifferente di uno spettatore nei confronti dell'attore: in teatro non si assiste agli atti di uomini ma di personaggi.
Nel Silenzio appare chiaro come il vero obbiettivo della critica sia il personaggio del medico, realmente costretto nel ruolo di spettatore rispetto a un malato che lamenti le proprie condizioni, ovviamente incapace di comprendere tutte le implicazioni di una malattia siccome "sano", suo malgrado; la ricerca scientifica è capace davvero di poco laddove si tratta di arginare la mancanza di un'esperienza vissuta. Non si può parlare di malattia senza averne esperienza diretta: ne si possono conoscere cause e conseguenze, ma non è possibile intuire cosa significhi viverla. Sarebbe come come leggere una storia nota conoscendone gli esiti a priori.
Curiosamente, un adeguato esempio di quell'indifferenza che si produce in un contesto normale a svantaggio dell'emarginato (l'emarginato è un elemento scomodo, capro espiatorio in quanto garante di un ordine sociale fondato sulla prevaricazione) appare nella storia stessa del teatro: «Molière inizia gli ultimi due anni della sua vita mortale. Gli vengono avvelenati anche questi. Era uscito agli inizi del 1670 quello che diventerà il più famoso dei libelli scritti contro di lui: Elomire hypocondre ou les médecins vengés, una commedia in piena regola, cinque atti in versi. Il suo autore, Le Boulanger de Chalussay (ma è fatta l'ipotesi che sotto questo nome si nasconda uno dei nemici di Molière), non ha scritto altro, tranne una piccola "ars armandi" e un'altra commedia andata perduta. Qui si diverte a ricostruire la vita di Molière (chiamato, con un anagramma già usato da Donneau de Visé, Elomire); ne traccia un ritratto tutto ispirato alla patologia malinconico-ipocondriaca del poeta e lo diffama impietosamente avallando la voce che lo vorrebbe incestuoso marito della figlia.»
La vita di Molière è stata contrassegnata dall'astio nei suoi confronti. La separazione del sé dal resto avviene, in questi casi di estrema conflittualità, in maniera sottile quanto lo è l'aspetto che dà una forma al rancore: l'anonimo autore della commedia irrisoria dedicata a Molière ha agito indirettamente nel manifestare questo suo astio; l'origine della malattia, qui intesa per la prima volta come conseguenza psicosomatica dell'allontanamento e dell'emancipazione, non già come causa, può essere attribuita a questa ostilità dell'altro nei confronti del sé: «La morte di Molière è entrata nella leggenda. Il 10 febbraio 1673 si recita
per la prima volta, al Palais-Royal, Le malade imaginaire. è la sua trentesima opera teatrale, coronamento del ciclo della medicina. Il giorno 17 si effettua la quarta rappresentazione. Molière sta male ma rifiuta di interrompere le recite; non vuole privare del pane, dice, i macchinisti e i servi di scena che lavorano con lui. Ora verifica fino al limite estremo tutta la drammaticità che può comportare per l'attore il "diventare un altro". Il gioco crudele del caso lo ha costretto, malato davvero e prossimo alla morte, a dar vita a un personaggio che, suprema ironia, non soltanto non lo è ma finge di esserlo.»
Fino ad adesso si è parlato di quella doppia articolazione del teatro di Antonello Panero in riferimento alla presenza di due forze antitetiche, tenendo conto anche del ruolo del pubblico, quale vettore di una di queste spinte nel coinvolgere le esperienze personali di chi osserva. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Fuori dalla società - Il teatro esistenziale di Antonello Panero

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Valerio Rupo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Lettere
  Relatore: Antonio Attisani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 59

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

malattia
silenzio
dracula
padrinostri
condizione umana
antonello panero
adattamento teatrale

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi