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Idratazione e Funzioni Cognitive

Acqua: troppa o troppo poca

L'acqua non è soltanto un semplice liquido, ma un nutrimento essenziale che nel nostro corpo svolge diverse funzioni: trasporta le sostanze nutritive attraverso i tessuti e gli organi, promuove la digestione, garantisce la termoregolazione e trasporta le scorie fuori dall'organismo.
Ciò che viene ripetuto continuamente da media e medici quando si parla di acqua è che fa bene e quindi dobbiamo assumerne ogni giorno quanto più possibile. Se ne conoscono infatti le proprietà diuretiche e depurative, i componenti che possono essere più o meno presenti all'interno, come il sodio e il potassio, ma poco si dice circa la sua eccessiva assunzione o, al contrario, la sua carenza. A tal proposito possiamo considerare il consumo di acqua come collocato su un continuum dove ad una estremità troviamo l'iponatremia da diluizione e dall'altra insufficienza organica dovuta a carenza di liquidi o ipernatriemia (Rosenbloom, 2010), che possono portare l'individuo a rischiare la vita in entrambi i casi. Idratarsi infatti è bene, ma non esagerare è ugualmente importante.
Negli esseri umani sono i reni ad occuparsi in larga misura dell'equilibrio dei fluidi corporei e ad espellere le tossine attraverso la filtrazione del sangue tramite i tubuli renali contorti.
Quando si assume troppa acqua in poco tempo però, i reni non hanno il tempo di filtrarla e poiché secondo i prìncipi dell'osmoregolazione il solvente si sposta verso il soluto, e quindi verso l'ambiente intracellulare, tutte le cellule cominciano a gonfiarsi. Se ciò non è rischioso per le cellule facente parte dei tessuti flessibili come quello adiposo e muscolare, lo stesso non vale per le cellule neuronali poste all'interno di uno spazio limitato, che in questa situazione causano edema cerebrale che si manifesta con convulsioni, coma e morte. E' proprio questo ciò che successe nel 2007 ad una donna californiana di 28 anni, partecipando ad un concorso dove chi era in grado di bere più acqua senza urinare aveva la possibilità di vincere una consolle per giochi. Bevve 6 litri di acqua in 3 ore e dopo essere tornata a casa accusando mal di testa morì tragicamente il giorno dopo (Ballantine, 2007). Analogamente troviamo all'altra estremità del continuum lo stato di disidratazione che ha effetti sul flusso sanguigno, che diminuisce il proprio volume e porta ripercussioni nella circolazione, compromettendo la sudorazione e quindi la termoregolazione, con un conseguente aumento della temperatura corporea (Kavouras & Anastasiou, 2010). Sotto l'aspetto cognitivo invece, se inizialmente si verificherà una certa riduzione nella funzionalità cognitiva, sopraggiungeranno successivamente e progressivamente stati confusionali, coma e morte.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Idratazione e Funzioni Cognitive

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Informazioni tesi

  Autore: Adele Bonfiglio
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Messina
  Facoltà: Scienze Umane e Sociali
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Rossana Morabito
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 41

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Parole chiave

idratazione e funzioni cognitive
acqua e funzioni cognitive
disidratazione e cervello
disidratazione e funzioni cognitive
acqua e sistema nervoso

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