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L'era virtuale - il fenomeno del sexting. Una ricerca empirica

Il fenomeno del sexting

Uno dei fenomeni esplosi conseguentemente al progresso dei nuovi media e del web è la controversa pratica del sexting.
Il "sexting" è stato spesso definito come una pratica di scambio di contenuti relativi ad atti sessuali e nudità, recentemente in voga tra gli adolescenti e i giovani adulti.
La "sessualizzazione della cultura" è diventato un importante argomento di interesse e anche di preoccupazione negli ultimi dieci anni (McNair, 2002; Gill, 2003; Dines, 2010). Questi termini sono stati utilizzati per catturare la crescente sensazione che le società occidentali sono diventate sature di rappresentazioni e discorsi sessuali, con la pornografia che permea sempre più la cultura contemporanea. "Celebrità" di questo ambiente sono diventati opinionisti, autori di bestseller; pratiche una volta tabù come la lapdance sono diventate mestieri rispettabili o attività di fitness (Cross, Richardson, Douglas, Von Kaenel-Flatt, 2009). Questo cambiamento di prospettiva ha comportato una variazione dei valori sessuali e delle pratiche legate alla sessualità: atteggiamenti più permissivi, proliferazione di testi erotici, nuove forme di esperienze sessuali.
Il fenomeno del sexting è stato ampiamente discusso e dibattuto dai mass media statunitensi a partire dal dicembre 2008, quando un sondaggio nazionale ha rilevato che il 20% degli adolescenti aveva praticato il sexting (National Campaign to Prevent Teen and Unplanned Pregnancy, 2008).
Il sexting è in genere visto come una crisi tecnologica, sessuale e morale. Eppure, come Livingstone (2008) ha sottolineato, l'interattività di Internet e dei media mobile offre non solo una serie di rischi, ma anche una serie di opportunità.
Anche se gli studi esistenti documentano la prevalenza del fenomeno tra i giovani adulti e le caratteristiche demografiche associate con il sexting, sono poche le ricerche sulla relazione tra sexting e comportamenti di salute comunemente collegati al sexting (ad esempio, la salute mentale, comportamenti sessuali).
Dal 2009, studi trasversali hanno esaminato la prevalenza di tale pratica tra gli adolescenti e YAs (Young Adults, "Giovani Adulti"). Più di recente, Lenhart (2009) ha rilevato che il 13% del campione tra i 18 e i 29 anni aveva mandato immagini di nudo, sessualmente esplicite, tramite cellulare e che il 31% aveva ricevuto messaggi di questo tipo. I ricercatori hanno anche scoperto che gli uomini hanno più probabilità di ricevere tali immagini (21%) rispetto alle donne (11 %), e che gli adulti americani di colore hanno più probabilità di ricevere messaggi di sexting rispetto ai bianchi (27% contro 12%).
Anche nel Regno Unito, Cross, Richardson, Douglas e Von Kaenel-Flatt (2009) hanno rilevato che uno su tre adolescenti britannici avevano ricevuto messaggi a sfondo sessuale. Negli Stati Uniti, nel 2009 Pew Internet ha rilevato, da un campione rappresentativo a livello nazionale di adolescenti proprietari di cellulari, che il 15% aveva ricevuto immagini di sexting, raffiguranti amici e conoscenti nudi o quasi nudi, e che il 4% aveva inviato questi messaggi (Lenhart, 2009). Questo si è verificato allo stesso modo per i ragazzi e le ragazze. Nel 2011 l’aggiornamento di tale ricerca (con un nuovo campione rappresentativo di adolescenti) non ha rilevato importanti cambiamenti: il 2% del campione aveva inviato un messaggio a sfondo sessuale, mentre il 16% aveva ricevuto questo tipo di immagini.
Recentemente, la pratica del sexting ha suscitato notevole preoccupazione per la legalità e la sicurezza (Diliberto, 2009; Katzman, 2010). Il sexting potrebbe portare a conseguenze negative per le persone coinvolte, tra cui imbarazzo, diffusione pubblica di foto a sfondo sessuale e persino conseguenze legali se le immagini ritraggono minorenni o persone contro la loro volontà.
Pur sottolineando i rischi connessi alla privacy, Hasinoff (2012) esamina lo scambio di "sext" (messaggi con contenuti a sfondo sessuale), soffermandosi in particolar modo sull’invio di materiale da parte delle adolescenti. Sebbene studi precedenti abbiano rilevato che per le ragazze il sexting sia un rischio maggiore che per i ragazzi (Draper, 2012) e che esse siano viste come irresponsabili e fuori controllo, piuttosto che facile preda dei "predatori virtuali" (Goldstein, 2009), Hasinoff dimostra che per le ragazze il sexting è un modo per comunicare, per dare e ricevere piacere, e una modalità di autoespressione. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'era virtuale - il fenomeno del sexting. Una ricerca empirica

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Informazioni tesi

  Autore: Ilaria Carmen Lamonaca
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Donata Francescato
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 62

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