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Strategie di internazionalizzazione del settore vitivinicolo. Il caso Centopassi

Importazioni di vino nel mondo

Da quanto emerge dal report dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare le importazioni di vino mondiali nel 2011 ammontano a 103.800.000 hl, nel 2012 vi è stata una variazione del -2,3%, il Paese che in assoluto ha registrato un maggior volume di importazioni nel 2011 è la Germania (16.185.803 hl), seguita dal Regno Unito (13.306.745hl) e dagli Stati Uniti (10.163.470 hl), nel 2012 per gli Stati Uniti vi è stato un aumento del 14%, invece per la Germania e il Regno Unito una diminuzione rispettivamente del 6,5% e del 5,5%.

Inerentemente le importazioni di vino e mosti i Paesi che importano di più nell’Unione Europea, oltre all’Inghilterra e alla Germania, vi sono i Paesi Bassi, nella parte restante dell’Europa vi sono, invece, la Svizzera, la Norvegia e la Russia. Nel resto del mondo sono presenti evidentemente gli Stati Uniti, i quali sono seguiti dal Canada, dalla Cina e dal Giappone. Occorre constatare che il Giappone dal 2011 al 2012 ha aumentato le quantità di importazioni di vino del 23% e la Cina dell'8%; nella stessa area geografica, ma con volumi importati meno significativi, si sottolinea il +24% della Thailandia e il +13% della Corea del Sud.

Nei Paesi dell'Est Europa si può notare nel 2012 un deciso rallentamento delle importazioni, a partire da quelle della Russia (-2%) e della Repubblica Ceca (-3%), alle quali si affianca un -40% della Romania, il -30% di Ucraina e Slovacchia. In controtendenza la Polonia che, invece, ha incrementato il proprio import del 2%.
In termini di spesa per tutti i Paesi importatori dal confronto tra il 2011 e il 2012 vi è un segno positivo, ad esclusione per la Germania per la quale si nota una diminuzione del 0,6% e per la Danimarca con -1,6%; ma a ridosso dei tre grandi importatori mondiali si stanno affermando la Russia e la Cina, sopratutto quest'ultima in sette anni ha decuplicato la sua richiesta di vino passando da 500.000 hl nel 2006 a circa 4.000.000 hl nel 2012, diventa dunque il quinto Paese per importazioni vinicole.

Analizzando invece il singolo segmento dei vini confezionati notiamo come il maggiore importatore sia il Regno Unito con 7.688.088 hl nel 2012, seguito dagli Stati Uniti (6.989.619 hl) e dalla Germania (5687668 hl), i primi tre importatori mondiali sono accomunati da un valore negativo nel confronto con il 2011, dei tre però solamente la Germania ha visto scendere anche la spesa corrente. Netta è invece la progressione in Cina e Giappone, con incrementi del valore peraltro più che proporzionali a quelli dei quantitativi. A differenza invece del vino sfuso la Russia mostra un aumento della domanda dei confezionati del 7% accompagnata da un aumento del +27% in valore.

Per avere un confronto più ampio delle importazioni mondiali, si trae spunto dall'analisi Ismea che confronta la variazione dei volumi medi importati nel periodo 2001-2006 con quelli del periodo 2007-2012, possiamo notare in tal modo quali sono i mercati emergenti che hanno avuto degli incrementi rilevanti; in particolare vi sono: i Paesi dell'Est Europa come Ungheria (+255%), la Romania (+236%), la Slovacchia (230%), la Lituania (228%), la Bulgaria (115%), la Lettonia (98%), l'Estonia (93%), l'Ucraina (72%), la Polonia (51%), la Slovenia (47%), la Repubblica Ceca (38%); le percentuali sono elevate ma occorre sottolineare che i volumi sono ancora limitati, l'Ungheria che si trova al vertice della classifica importa poco più di 400.000 hl. In seguito vi sono i Paesi del Mediterraneo come Cipro (+188%), Malta (+162%), Marocco (150%) e la Turchia con (129%), tra questi però solamente il Cipro e Marocco superano 80.000 litri. Fuori dall'Europa tra i principali nuovi importatori vi è l'Australia che nell'ultimo anno ha acquistato all'estero 850.000 hl, mentre fino a sei anni fa la media era di 200.000 litri. Nel 2012 il Brasile ha importato circa 800.000 hl e il Messico 400.000 hl. Infine per quanto riguarda il continente asiatico, già da qualche anno Cina e Giappone sono al centro degli scambi internazionali, ma ultimamente anche altri Paesi hanno aumentato le loro richieste vinicole, come Hong Kong con 500.000 hl, Singapore con 280.000 hl, Taiwan con quasi 160.000 hl e infine l'India con 40.000 hl.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Strategie di internazionalizzazione del settore vitivinicolo. Il caso Centopassi

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Scovazzo
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Palermo
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze Economico-Aziendali
  Relatore: Salvatore Tomaselli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 95

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