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Tecniche non convenzionali di marketing: il caso Red Bull

I principi del Viral Marketing

Il dottor Ralph F. Wilson definisce nell'anno 2000, all'interno della sua pubblicazione "The Six Simple Principles of Viral Marketing", i principi ai quali ciascuna strategia di marketing virale dovrebbe rifarsi per riscuotere un discreto successo. Lo studioso afferma che, sebbene non sia obbligatorio che comprenda al suo interno tutti quelli da lui sottolineati, più elementi una campagna riesce ad abbracciare, più aumenta la probabilità di conseguire buoni risultati.

Essi sono:

1. Offrire servizi o prodotti gratuiti — Alle volte il fattore che spinge l'utente a diffondere un messaggio consiste nel divertimento che egli ne trae, ma il fattore gratuità è quello che funziona meglio. «"Free" is the most powerful word in a marketer's vocabulary». Parole come "economico" e "non molto costoso" possono generare interesse, ma la parola "gratis" lo catturerà istantaneamente. Anche se non immediati, i profitti arriveranno nel tempo. Per questo motivo esistono diversi servizi in forma gratuita che prevedono una versione "pro" a pagamento: «give away something, sell something».

2. Utilizzare un messaggio facilmente trasmissibile ad altri — I virus si trasmettono solo nel caso in cui sia facile il contagio: così come il raffreddore si trasmette con un semplice starnuto, il messaggio deve essere semplificato al massimo e poter essere diffuso facilmente e senza distorsioni; e-mail, siti web, grafiche, software e download sono i mezzi migliori.

3. Essere in grado di rispondere ad una crescita rapida — Bisogna predisporre l'azienda in modo da assecondare la diffusione esponenziale: se Hotmail non fosse stata pronta ad aggiungere server per il suo servizio di posta elettronica al crescere degli adottatori, la strategia si sarebbe arrestata, sostanziandosi in un fallimento.

4. Sfruttare motivazioni e comportamenti comuni — La gente è mossa dal desiderio di essere alla moda, popolare, amata e compresa. Costruire una campagna virale che fa leva su tali motivazioni per la trasmissione del messaggio porterà sicuramente al successo. Il segreto è ottenere vantaggi dai bisogni psicologici della gente.

5. Utilizzare le reti di comunicazione già esistenti — Gli studiosi di scienze sociali affermano che ciascuna persona conta nel suo ristretto network sociale, composto da amici e famiglia, un numero che va dagli 8 ai 12 individui; il suo network esteso può essere costituito da centinaia o anche migliaia di persone, in base alla posizione occupata nella società. Allo stesso modo, internet fa sì che si creino nuovi network: la chiave sta nel piazzare il messaggio nelle comunicazioni che già avvengono tra le persone, moltiplicandone la dispersione.

6. Approfittare delle risorse altrui — Network di affiliazione che fanno uso di link ad altre pagine, blog e portali gratuiti di informazione sono anch'essi un buon mezzo per garantire al proprio messaggio una buona propagazione, visto che può essere ripreso, ripubblicato o condiviso su altre centinaia di pagine web. Ciò garantisce che a fruirne sia un numero esponenziale di persone.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Tecniche non convenzionali di marketing: il caso Red Bull

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Informazioni tesi

  Autore: Piero Mezzasalma
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi di Trento
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia & Management
  Relatore: Mariangela Franch
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 116

FAQ

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