Skip to content

Metodi innovativi per il riciclo di moduli fotovoltaici a fine vita

Il modulo fotovoltaico

La struttura dei moduli fotovoltaici in silicio cristallino, schematizzata in Figura 14, generalmente, presenta i seguenti componenti:

A. Copertura esterna in vetro: si tratta di una lastra dello spessore di circa 4 mm di vetro solare, cioè un vetro temperato meccanicamente o chimicamente con un basso tenore di ossido di ferro (< 0.04%), dotato di un alto livello di trasmittanza τ nella banda del visibile e di una buona resistenza meccanica. Oltre a trasmettere la radiazione luminosa, il vetro esterno impedisce che gli agenti esterni (acqua piovana, condensa, vapore e particelle inquinanti) penetrino nel modulo, diminuendone le prestazioni o danneggiandolo; grazie alla sua resistenza meccanica (circa 2400 N/m2), inoltre, garantisce la funzione di protezione rispetto a possibili urti dovuti a grandine o caduta accidentale di altri materiali.

B. Sigillante anteriore: è un foglio adesivo trasparente tramite il quale si fissano le celle al vetro di copertura. Nella maggior parte dei moduli il sigillante è costituito da uno strato di EVA (etilene vinil acetato), che garantisce contemporaneamente la tenuta agli agenti esterni e un buon isolamento elettrico.

C. Celle e contatti: ovviamente il modulo è composto da un insieme di celle e da contatti che le interconnettono. Questo insieme costituisce a tutti gli effetti un generatore di elettricità. I contatti sono generalmente realizzati con sottili nastri metallici elettrosaldati (di solito in rame stagnato), i cui terminali vengono fatti uscire dal laminato attraverso un foro sulla faccia posteriore. Le celle sono saldate tra loro in stringhe mediante le interconnessioni: i busbar frontali di una cella sono collegati a quelli posteriori (collegamento in serie) della cella successiva e così via. Le stringhe di celle sono poi depositate sul vetro ricoperto di EVA e successivamente saldate tra loro.

D. Sigillante posteriore: sotto il piano delle celle viene applicato un ulteriore strato di EVA che ne realizza il fissaggio alla chiusura posteriore.

E. Chiusura posteriore: sulla parte posteriore, a chiudere il “sandwich”, ê posizionata una lastra a protezione del materiale che ha caratteristiche di tenuta simili a quella anteriore. Non essendo previste sollecitazioni rilevanti per questa parte non rivolta verso l’ambiente esterno, la resistenza meccanica richiesta è inferiore rispetto alla copertura anteriore. A meno che il modulo non venga integrato in una vetrata, non è richiesta nemmeno la trasparenza, è possibile quindi non utilizzare il vetro, ma impiegare un rivestimento sintetico, piuttosto economico, come per esempio il polivinilfluoruro (PVF), noto commercialmente come Tedlar. Il sandwich così ottenuto viene trattato nella stazione di laminazione, in ambiente sottovuoto. Il vetro, le pellicole e la matrice di celle sono compressi e sigillati a caldo (150 °C) in modo da costituire un tutt’uno. Con questo processo, le pellicole di EVA,
precedentemente opache, diventano trasparenti. In questo modo vengono anche eliminati aria e vapore presenti negli interstizi, che potrebbero provocare fenomeni successivi di corrosione. Le parti sporgenti delle pellicole di rivestimento vengono tagliate con una lama a caldo lungo tutto il perimetro, dopodiché viene applicato, sempre lungo il perimetro, un nastro
biadesivo che consentirà l’incollaggio della cornice.

F. Cornice metallica: il laminato ottenuto in precedenza viene incorniciato mediante profilati metallici, conferendogli così una maggiore stabilità e rigidezza. È inoltre importante che questa struttura di incapsulamento sia in grado di resistere all’esposizione prolungata agli agenti atmosferici, che non comprometta in maniera significativa maneggevolezza e leggerezza del modulo e che non causi ombreggiamenti sulle celle. Generalmente è realizzata in alluminio estruso anodizzato e ha uno spessore variabile tra 2 e 5 cm, spesso dotata di fori atti al fissaggio del modulo a sottostrutture di sostegno.

G. Cassetta di giunzione (Junction box): ultima componente del modulo, collocata sul lato posteriore, che ha lo scopo di proteggere le bandelle terminali che fuoriescono dal sandwich. All’interno della scatola sono presenti una morsettiera per le due polarità e i diodi di by pass, a protezione del modulo e dell’impianto da eventuale malfunzionamento.

Un modulo FV potrebbe funzionare teoricamente in eterno, non avendo parti meccaniche in movimento e quindi non soggette ad usura. È comunque fissata una durata media di un pannello FV a 25-30 anni, questo a causa del naturale degrado dei materiali di cui è composto, non tanto in relazione al silicio, quanto ai materiali incapsulanti che ne garantiscono l’isolamento da agenti esterni. Si possono infatti verificare con il tempo fenomeni di delaminazione dell’incapsulante che consentirebbero la penetrazione di aria ed umidità all’interno del modulo, provocando così l’ossidazione dei contatti ed una conseguente riduzione notevole del rendimento.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Metodi innovativi per il riciclo di moduli fotovoltaici a fine vita

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Domenico Minicozzi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Scienze e tecnologie fisiche
  Relatore: Rita Massa
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 42

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

riciclo
fotovoltaico
moduli a fine vita
riscaldamento dielettrico

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi