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Cinema e Letteratura nelle ultime produzioni di Martin Scorsese (2010-2013)

L'amore per la musica

Nel corso della sua carriera la musica ha un ruolo fondamentale, secondo solo a quello del cinema. Forse perché è cresciuto ascoltando swing: Django Reinhardt, Al Jolson. E la musica leggera è stata sicuramente la base musicale della sua esistenza. È guardando Of Mice and Men (Uomini e topi) del 1939 che, però, rimane affascinato dalla musica di Aaron Copland e da lì comincia a stare attento alle colonne sonore.
Ha usato un pezzo di quel film in Toro scatenato: è il film che viene trasmesso mentre De Niro sta sistemando la televisione e chiede al fratello se va a letto con sua moglie. Quando Bob sale le scale per andare da sua moglie è sincronizzato con la musica dei titoli di coda di Uomini e topi. Un altro film che lo colpisce, parlando di colonne sonore, fu The Red Pony (Minuzzolo, il cavallino rosso), sempre con la musica di Aaron Copland, che ha visto nel 1949. Inoltre, in casa sua la musica era più che apprezzata, era la colonna sonora della vita di tutti i giorni: al padre piaceva la chitarra e comprava dischi; alla madre piaceva la musica country-western. Anche il fratello ha studiato la chitarra e, a sentire Martin, suonava canzoni popolari alla famiglia, mentre la madre lavava i piatti.

«A casa nostra la musica è sempre stata una presenza costante, dai miei primi ricordi a quando sono andato via dalle tre stanze di Elizabeth Street».

Troppo spesso si utilizza la musica solamente come elemento decorativo, ma la musica è commento e molto altro. In un certo senso è la struttura portante delle stesse immagini. Una vera e propria cura quasi maniacale quella di Martin Scorsese per la musica, in particolare per la lirica e il rock'n'roll, anche se all'inizio degli anni Sessanta il jazz faceva parte della vita di tutti i giorni: lo dimostrano i documentari che ha realizzato in onore di Bob Dylan, George Harrison e dei Rolling Stones, autentici miti della sua giovinezza. E lo conferma l'annuncio di due film biografici, mai entrati in lavorazione e rimasti per il momento confinati nel libro dei sogni. Il primo dovrebbe vedere Robert De Niro interpretare Frank Sinatra, l'altro Tom Hanks nei panni di Dean Martin. Poi c'era il country and western e il country-rock, anche se forse in questi non si è mai immerso completamente. E' la musica che a volte crea le immagini dei suoi film e viceversa, girando una certa scena si ricorda di un particolare pezzo perfetto per quella parte. È un circolo vizioso, in cui quello con la musica è un rapporto di simbiosi: spesso la si usa per creare un particolare clima emotivo e la si suona all'inizio o alla fine del film, ma ci sono altri casi in cui la colonna sonora o il testo della musica vanno a sottolineare certi punti dei dialoghi. È quello che succede in Toro scatenato, Goodfellas (Quei bravi ragazzi, 1990) e soprattutto Casino (Casinò).

«In Quei bravi ragazzi, l'ultimo giorno di Ray da gangster, quando è pieno di cocaina fino al collo, è contrappuntato da Jump into the Fire di Harry Nilsson: We can make each other happy, we can make each other happy (Possiamo renderci felici). […]
L'attacco della canzone, chitarra e batteria, che si sente all'inizio, quando Ray esce di casa, chiude nel bagagliaio le pistole con i silenziatori e vede l'elicottero minaccioso, in seguito diventa una specie di ritornello. Quando comincia la parte cantata abbiamo preso la voce di Nilsson, che sembra quasi un lamento e strascica la "a" di "happy" e l'abbiamo sovra incisa a se stessa, due o tre volte. Alla fine diventa ossessiva, ti rimbomba in testa, è come se dovessi esplodere. E a questo punto Ray si trova con una pistola puntata alla tempia. "Fermo non ti muovere". E Ray è felice che siano dei poliziotti, altrimenti sarebbe stato già morto».

«Stanley Kubrick ha detto una volta che la combinazione di immagini e musica è quanto di più forte ci sia nel cinema e basta guardare i suoi film per convincersi che ha ragione. Io so che senza la musica sarei perduto. Molto spesso è solo ascoltando la musica scelta per il mio film che riesco a visualizzarlo» .

Questo brano è tratto dalla tesi:

Cinema e Letteratura nelle ultime produzioni di Martin Scorsese (2010-2013)

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Informazioni tesi

  Autore: Maria Pamela Mazzarella
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Roma Tor Vergata
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Dams - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo
  Relatore: Giovanni Spagnoletti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 119

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cinema
martin scorsese
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