Gestione delle aritmie cardiache e defibrillazione in volo

Nel Lazio lo sviluppo dell'elisoccorso vero e proprio avviene nel 2001, quando viene data una nuova riorganizzazione del servizio di elisoccorso articolandola nei seguenti punti:
- inizio di una fase sperimentale in attesa della gara europea,
- servizio attivo con tre elicotteri,
- servizio operativo H24,
- copertura dell'arcipelago laziale,
- trasporto organi ed equipe per espianti.

L'importanza di questo servizio risulta derivare anche dalla capacità di trasporto ospedaliero, dalla necessità di sperimentare l'attività di volo notturno, indirizzata, soprattutto nei confronti degli interventi secondari, con lo specifico obiettivo di sollevare i punti di primo soccorso e i DEA di 1° livello, con contenute prestazioni diagnostiche e terapeutiche, offrendo loro le stesse possibilità nelle ore di luce nel trasferimento rapido di pazienti infortunati gravi presso i DEA di 2° livello.
L'attivazione delle basi di elisuperficie di Viterbo e di Latina in H12 consentono una copertura capillare su tutto il territorio della regione Lazio, isole comprese.
La base di Roma presso l'aeroporto di Ciampino è attiva H24 ed effettua anche missioni di notte. Tutte le basi sono state dotate dell'elicottero A109 power, in seguito, sostituito dall'EUROCOPTER 135, con verricello. Nei dati relativi ai soccorsi nel semestre da maggio 2001 a novembre 2001, le missioni in codice rosso risultano quintuplicate rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Gli obiettivi raggiunti in questa prima fase sperimentale, sono stati:
- Roma Ciampino, 125 voli primari, 138 voli secondari;
- Latina, 52 voli primari, 104 voli secondari
- Viterbo, 62 voli primari, 56 voli secondari.

Le patologie sono state raggrupate in queste percentuali in base all'intervento effettuato:
politrauma 40%,
pneumologico 3%,
missioni annullate 21%,
missioni fallite 1%,
trasporto organi 3%,
cardiologico 6%,
neurologico 15%,
embolie annegamenti 2%,
deceduto 6%,
altro 3%.
Attualmente l'elisoccorso ha subito modifiche e spostamenti di base, come ad esempio, l'ausilio dell'impiego del verricello sull'elicottero di Viterbo, con l'ausilio del tecnico specialista del soccorso alpino, e questo ha dato la possibilità agli operatori di poter effettuare il recupero in aree impervi.