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La primavera araba e la rivolta siriana del 2011

Il legame Siria – Iran & Hizbollah

L’ambigua alleanza tra il regime ufficialmente socialista e laico siriano e quello teocratico iraniano si forma tra il 1979 e il 1982. Un paese a prevalenza sunnita come la Siria promuove tra i suoi alleati i movimenti Hizbollah e Hamas il quale nasce come frangia del movimento dei Fratelli musulmani messi fuori legge in Siria dal 1982. L’imam Musa Sadr nato a Qom (Iran) naturalizzato libanese, riconosce l’appartenenza degli alauiti all’islam sciita, consolidando la posizione interna di Hafiz al-Asad, minaccita da proteste e rivolte popolari da quando aveva abrogato dalla Costituzione l’articolo che stabilisce per il presidente siriano l’obbligo di appartenere all’islam.
Il regime di Damasco aveva offerto di accogliere Khomeini nel 1978 quando era stato espulso dall’Iraq, Khomeini si trasferì a Parigi però.

La rivoluzione islamica avviata da Khomeini porta nelle relazioni internazionali all’interruzione delle relazioni con Israele e USA, e l’occidente.
Iran e Siria condividono la linea intransigente nei confronti di Israele e l’arrogante influenza Americana nella regione. Hazef loda l’ascesa al potere di Khomeini. Prima dell’inizio della Guerra tra Iran e Iraq un inviato del presidente Bani Sadr si reca a Damasco con l’intento di ottenere un’alleanza diplomatica e militare, al-Asad rifiuta di dare pubblicamente il proprio supporto. Nel 1982 l’alleanza siro-iraniana è formalizzata con la visita a Damasco di alcuni funzionari guidati dal ministro degli esteri Halim Haddam.

In quest’occasione viene approvato un trattato di cooperazione economica dalla durata di 10 anni dove l’Iran accetta di fornire 2,7 milioni di tonnellate di graggio in cambio di prodotti agricoli, e tessili ed altri 6,3 milioni di tonellate a prezzo calmierato.
Negli anni seguenti la Siria fornisce all’Iran armamenti, permette l’atterraggio e il rifornimento degli aerei iraniani nelle basi siriane, personale siriano addestra e arma gruppi di curdi iracheni.

La Siria fa da mediatore e la Lega Araba e si adopera al fine di evitare la formazione di un fronte arabo unito allineato contro l’Iraq che avrebbe portato l’Iraq alla sconfitta. L’invasione del Libano da parte di Israele nel 1982 rinforza ulteriormente l’asse fornendo una fronte di cooperazione contro i rivali americani e francesi sotenitori di Israele. La Siria in libano dal 1976 permette alle Guardie rivoluzionarie iraniane di schierarsi nella valle di Bekaa, dove essi stessi contribuiscono alla formazione del movimento sciita Hizbollah.

A luglio del 2011, Iran, Siria e Iraq firmano l’accordo per il Gasdotto Islamico, che a pieno regime trasferirà 120 milioni di metri cubi di gas naturale iraniano da South Pars attraverso la Siria, fino a raggiungere l’Europa, attraversando il Libano e la Grecia tramite contratti e concessioni ancora da ottenere da parte di quest’ultimi paesi. La settimana successiva l’Iran aveva aperto la sua prima borsa internazionale del petrolio, nel Golfo Persico sull’isola di Kish. L’Iran e la Cina avevano espresso la volontà di utilizzare la borsa di Kish mettendo in atto forme di pagamento innovative, usando il yuan cinese per effettuare i pagamenti, non usando più il dollaro USA come valuta di riferimento. L’Iran fornisce circa il 12% delle importazioni cinesi di greggio.
L’Iran negli anni ottanta e novanta ha sopportato economicamente la Siria, ma attualmente i suoi problemi economici interni (inflazione incalzante e disoccupazione) rendono difficile i trasferimenti di capitali verso la Siria. Gli investimenti iraniani sono al di sotto di quelli di Qatat o Kuwait, il valore di scambi commerciali tra i due paesi è decisamente molto basso.

Basar al-Asad visitò nel 2005 dopo la sua prima elezione, il presidente Ahmadi Nagar. Nel 2007 fu il presidente iraniano a visitare Basar. Nel 2009 alla nuova elezione del presidente Ahmadi Nagar mentre il mondo contestava i risultati dello scrutinio, i giornali siriani riportavano le dichiarazioni entusiasmanti della stampa iraniana “Fars”. Nel 2008 la Siria sembrava aver deciso di riavvicinarsi all’Europa e Stati Uniti e sul punto di riavviare i negoziati con Israele.
Il consigliere per gli affari militari e di sicurezza interna, il generale siriano Muhammad Sulayman è assassinato (1 agosto 2008), appena due settimane dopo la visita del presidente siriano a Parigi. L’eventuale implicazione dell’Iran nella vicenda non è presa in considerazione dalla stampa siriana.

Dopo alcune settimane Basar al-Asad si reca a Teheran per un incontro bilaterale con Ahmadi Nagad. L’11 settembre è assassinato Hisami Labadani stretto collaboratore di Halid Misal capo militare di Hamas. Il 27 settembre nelle vicinanze degli uffici del servizio di sicurezza di Damasco un’auto-bomba uccide 17 persone e ne ferisce 67. Il 3 dicembre 2009 un’autobus pieno di pellegrini iraniani esplode nei pressi della periferia di Damasco.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La primavera araba e la rivolta siriana del 2011

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Informazioni tesi

  Autore: Mariano Timossi
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Internazionali e Diplomatiche
  Relatore: Daniela Preda
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 94

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