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Analisi economica del diritto ed assetti proprietari: il caso delle acque minerali

Le acque: minerali, potabili e di sorgente

La tipologia di acqua oggetto di questa ricerca è l'acqua minerale naturale, la quale rientra nell'insieme delle acque destinate al consumo umano, così come definito dall'Articolo 2 del Decreto Legislativo del 2001, n. 31, assieme all'acqua potabile e all'acqua di sorgente. Occorre, tuttavia, distinguere le diverse tipologie di acque poiché il Decreto Legislativo citato non si applica per intero a tutte le tipologie di acqua.
Le acque minerali naturali possono avere proprietà favorevoli alla salute ma non è una caratteristica peculiare, infatti il Decreto Legislativo del 2011, n. 176, le definisce come acque "con caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute". La composizione di un'acqua minerale naturale è definita da quarantotto parametri che costituiscono un insieme di sostanze che vengono sottoposte ad analisi per verificarne la qualità. La tipologia di questi parametri è definita dal Decreto Legislativo menzionato, che stabilisce la ricerca e la determinazione dei componenti principali e dei possibili contaminanti. Le etichette dei contenitori in cui sono commercializzate le acque riportano da questo punto di vista preziose informazioni.
L'acqua minerale naturale si differenzia dall'acqua potabile sotto diversi aspetti, innanzitutto per il fatto di non essere sottoposta ad alcun trattamento di disinfezione, ed è spesso – anche se non sempre – di qualità superiore ad un'acqua potabile, relativamente alle caratteristiche più evidenti come il sapore e l'odore.
Le acque minerali, pertanto, sono generalmente più gradevoli e garantiscono l'assenza di prodotti secondari della disinfezione: in questo senso sono più pure delle acque dell'acquedotto, anche se è escluso che i prodotti secondari della disinfezione possano essere nocivi, semmai incidono sulle qualità organolettiche dell'acqua. L'assenza di trattamenti di disinfezione richiede perciò che l'acqua sia originariamente pura ed una serie di precauzioni e l'utilizzo di impianti per l'estrazione e l'imbottigliamento che non compromettano le caratteristiche e la purezza delle acque.
Le acque minerali presentano una grande varietà di composizione: non c'è un limite per quanto riguarda il contenuto dei sali disciolti, al contrario di quanto avviene per le acque potabili per le quali tale limite è fissato a 1500 mg/l. molte acque minerali presentano comunque una composizione che cade nel campo caratteristico delle acque potabili, pertanto in molti casi possono essere sostitutive delle acque potabili; solo con riferimento ad acque con residuo fisso molto elevato o molto basso l'uso alternativo e costante alle acque potabili può determinare degli squilibri e il loro impiego dovrebbe essere limitato ai casi nei quali è opportuna un'azione coadiuvante alle terapie mediche.
Inoltre, le acque minerali presentano dei limiti di accettabilità per alcune sostanze definite contaminanti o indesiderabili, previsti all'Articolo 6 del Decreto Ministeriale del 1992, n. 542, diversi dai corrispondenti limiti per le acque potabili. Ciò dipende dal fatto che le acque minerali erano, in passato, utilizzate prevalentemente a scopo curativo e ne era previsto un uso limitato nel tempo.
Tuttavia, la modifica dell'Articolo 6 del Decreto Ministeriale citato, attuata con il Decreto Legislativo del 2001, n. 31, va nella direzione di operare un ravvicinamento dei valori limite fra le due tipologie di acqua, anche se ancora si osservano evidenti differenze tra alcuni parametri tra i quali, ad esempio, l'arsenico. Sotto questo aspetto, dunque, le acque potabili – salvo i casi di deroga di cui si è parlato nel capitolo precedente – presentano dei livelli di sicurezza più alti.
Particolarità delle acque minerali naturali è che, per la valutazione delle loro caratteristiche, sono previsti esami farmacologici e clinici, ed eventuali valutazioni degli effetti sull'organismo umano così come previsto dall'Articolo 2, lettera d del Decreto Legislativo del 2011, n. 176. [...]

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Analisi economica del diritto ed assetti proprietari: il caso delle acque minerali

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Informazioni tesi

  Autore: Diego Bonetto
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Gianmaria Ajani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 129

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