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La scelta del tasso di sconto nelle decisioni finanziarie ed attuariali con la costruzione della swap zero curve

Rischio paese

Tra le varie definizioni di Rischio Paese rinvenibili in letteratura la più esaustiva sembra essere quella fornita da Meldrum (2000):
"Per Rischio Paese si intende l'insieme dei rischi che non si sostengono se si effettuano delle transazioni nel mercato domestico ma che emergono nel momento in cui si effettua un investimento in un Paese estero. Detti rischi sono prevalentemente imputabili alle differenze di tipo politico, economico e sociali esistenti tra il Paese originario dell'investitore ed il Paese in cui viene effettuato l'investimento". È bene sottolineare come tutti oggi siano concordi nel ritenere che non esistono paesi privi di rischio, in quanto anche i paesi economicamente più avanzati evidenziano un proprio livello di rischiosità.
Il rischio paese può essere scomposto nelle due componenti di rischio sovrano e di rischio di trasferimento. Per rischio sovrano s'intende il rischio di credito nei confronti del governo centrale, così individuato perché ha il potere legale di prelevare risorse ai contribuenti e di effettuare scelte di politica economica, allo scopo di costituire le risorse, denominate in valuta estera o locale, richieste per onorare gli impegni nei confronti dei creditori esteri. Il rischio è chiamato sovrano perché, a differenza di un soggetto privato, il governo centrale può emanare a propria discrezione leggi che gli consentono di violare, all'interno della propria giurisdizione, gli impegni nei confronti dei debitori, dichiarando default o ristrutturando unilateralmente le condizioni contrattuali (allungando le scadenze e/o modificando i rendimenti) su determinati titoli del debito pubblico. Il caso di un paese che dichiari default su tutto il debito pubblico è pressoché inesistente.
Se un governo, quindi, è a corto della liquidità necessaria per soddisfare il suo debito obbligazionario, può imporre tasse aggiuntive. Tale tassazione può avvenire attraverso un aumento dell'imposta sul reddito, maggiori imposte societarie, o attraverso un aumento delle tasse sul capital gain. Inoltre un governo ha la possibilità di espandere la propria offerta di moneta. Nella maggior parte dei casi, il governo o l'autorità bancaria centrale ha il potere di stampare moneta supplementare che può essere utilizzata per soddisfare l'obbligo del debito pubblico contratto. Uno strumento simile è stato descritto in precedenza come quantitative easing e sembra essere diventato un metodo largamente accettato. I governi utilizzano in genere il potere di stampare moneta solo come ultima risorsa, perché essa può avere conseguenze negative come un'elevata inflazione nel medio-lungo periodo e l'incapacità di raccogliere capitale addizionale in futuro a causa delle preoccupazioni circa l'erosione del potere d'acquisto in valuta nazionale dell'emittente. Alcuni governi, compresi quelli residenti in un'area valutaria come l'Eurozona, tuttavia non hanno la possibilità di espandere l'offerta di moneta unilateralmente.
Per rischio di trasferimento s'intende invece il rischio che il governo del paese in cui si vuole effettuare un investimento estero decida di approvare una legge che sancisca la restrizione dei movimenti di capitale. Questa può comportare delle grosse difficoltà nel rimpatriare i profitti, nella forma di dividendi o di interessi, maturati sul capitale investito in un Paese estero. Inoltre, poiché il Governo può modificare la legge sulla restrizione dei capitali in qualsiasi momento, detto rischio è associabile a qualsiasi tipo d'investimento. Il livello di rischio di trasferimento viene di norma misurato in base alla possibilità di convertire la propria valuta nella valuta del Paese in analisi: tanto più è difficile convertire la valuta, tanto più è probabile che sussistano alcune forme di restrizione alla libera circolazione dei capitali. [...]

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La scelta del tasso di sconto nelle decisioni finanziarie ed attuariali con la costruzione della swap zero curve

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Informazioni tesi

  Autore: Daniele Carrella
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Finanza
  Relatore: Gennaro Olivieri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 104

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