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La tv per ragazzi: buona o cattiva maestra?

I Tg per ragazzi all’estero

Nel sistema televisivo britannico sono presenti canali pubblici, come la BBC, e canali privati. La BBC corrisponde alla nostra emittente pubblica, infatti, anch'essa è sovvenzionata dal canone ma non trasmette pubblicità.
Da un punto di vista legislativo nel Regno Unito, sin dal 1960, esiste la regola del cosiddetto "spartiacque", secondo la quale non debbono essere trasmessi fino alle 21.00 programmi o scene che possano turbare la psiche dei giovani fruitori.
Nei telegiornali i servizi di cronaca o quelli contenenti scene violente sono inseriti alla fine in modo da poter dare la possibilità agli adulti, quando sono in compagnia dei loro figli, di cambiare canale.
La BBC Ragazzi ha prodotto diversi format su misura per i più piccini, basta citarne alcuni come Play School, una rubrica per bambini, Blue Peter, un magazine di attualità e Jackanory, un programma che racconta favole.
Nel campo dell'informazione spicca il famoso notiziario per ragazzi News round, in onda da 25 anni. Il target a cui si rivolge comprende la fascia d'età tra gli 8 e i 14 anni e quindi il linguaggio utilizzato è semplice e lineare. La durata del Tg è di 8 minuti, durante i quali viene dato maggiormente spazio a temi come la musica e lo sport, ma la cruda realtà non viene loro velata, anzi spesso si realizzano servizi in diretta che raccontano gli avvenimenti che stanno accadendo in quel momento. Tuttavia di fronte a notizie di cronaca che possono sconvolgerli e gettarli nello sconforto vengono rassicurati.
Secondo quanto ha osservato Maria D'Alessio, lo scopo del telegiornale inglese è quello di informare i giovani in maniera obiettiva e completa, considerando il bambino un fruitore quasi maturo e mettendo in primo piano l'aspetto informativo piuttosto che quello dell'intrattenimento; il punto di vista dell'autrice esprime chiaramente la sua critica nei confronti del Gt Ragazzi, concentrato, a suo parere, maggiormente su notizie più leggere e pronto solo ad accennare alla cronaca, alla politica e all'attualità o comunque non attento a esporre la notizia nella sua completezza.
Come accade in Italia anche in Gran Bretagna viene data la possibilità ai ragazzi di diventare loro protagonisti della televisione, infatti, grazie alla rubrica Press back, i giovani realizzano articoli e servizi giornalistici.
Un altro telegiornale per ragazzi di rilievo nel panorama televisivo internazionale è il notiziario tedesco Logo. Anche qui sono posti al vertice della piramide le notizie "leggere" di musica e sport che attirano l'attenzione dei ragazzi, seguono quelle che riguardano la società e la cronaca. I fatti sono presentati in maniera semplice attraverso il supporto di immagini che rendono il Tg più comprensibile e più adatto per i suoi telespettatori.
Anche le reti pubbliche francesi mettono a disposizione un'ampia gamma di programmi per ragazzi, la rete F 3 è quella che si rivolge ai ragazzi, con la messa in onda di un Tg dei ragazzi.
Infine merita uno sguardo anche l'offerta televisiva americana. In quest'ultimo sistema televisivo si può scorgere una prima fondamentale differenza con il sistema europeo, infatti, la maggior parte dei networks sono di natura commerciale e solo una piccola percentuale di canali hanno finalità di servizio pubblico, la PBS è una di queste. Essa rappresenta un gruppo di stazioni commerciali sostenute da associazioni, università ecc.
La PBS nel perseguire il suo scopo educativo ha realizzato diversi programmi per i ragazzi, come documentari, rubriche scientifiche, telefilm ecc. Una produzione significativa la si ritrova negli anni '60 con la trasmissione Sesame Street, programma dedicato alla fascia di bambini in età pre-scolare. Lo scopo principale del format era di proporre una rubrica che riuscisse a far integrare i bambini emigrati da un punto di vista linguistico e sociale.
Tra gli altri canali dedicati ai ragazzi si possono menzionare MTV, Disney Channel, Discovery Channel, Nickelodeon ecc.
Anche la tv americana è sottoposta a leggi e obblighi che deve osservare affinché vengano tutelati i piccoli telespettatori, sia per quanto riguarda i programmi sia per i contenuti della pubblicità.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La tv per ragazzi: buona o cattiva maestra?

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Informazioni tesi

  Autore: Rosalba Siverino
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Elvira Seminara
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 49

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Parole chiave

telegiornale
bambini
tg per ragazzi
televisone

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