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Distribuzione 2.0 - Le nuove frontiere della distribuzione audiovisiva online

Internet e la gift economy

La nascita di internet risale già agli anni Sessanta grazie a sperimentazioni militari intraprese dagli Stati Uniti durante la Guerra Fredda. Da allora il processo tecnologico che ha portato all'attuale configurazione non si è mai arrestato connettendo milioni e milioni di utenti in ogni parte del globo. Siamo arrivati al punto che la nostra vita quotidiana non può fare a meno di internet. Non è questa la sede per tracciare storia, caratteristiche e problematiche del medium del futuro ma alcune osservazioni si rendono necessarie. Innanzitutto, internet è uno strumento di comunicazione trasversale ai paesi, alle nazioni, ai continenti: permette agli utenti di connettersi con altri utenti indipendentemente dal luogo geografico, lingua, religione, tradizioni. Ne consegue l'abolizione delle frontiere nazionali, dei confini, e di qualsiasi barriera ostacoli la comunicazione fra gli uomini. L'idea di distanza geografica è stata praticamente eliminata in favore della globalizzazione. Ulteriori importanti aspetti riguardano la sua anarchia ma allo stesso tempo democraticità dato che internet non può essere controllato da nessuno. Così Nicole Rigamonti lo descrive:

un affastellamento di materiali ed elementi disordinati, insomma l'entropia, dovuta alla sua genesi spontanea. Spontanea e incontrollata, dal momento che si è prodotta in assenza di un principio regolatore, e si è sviluppata via via per mezzo di un contributo che si potrebbe definire "dal basso": inteso come possibilità aperta a chiunque di partecipare al suo evolvere.

E ancora:

the Web, which has a barrier to entry of virtually zero, fosters an extraordinary variety of creativity. With no gatekeepers, anyone can post just about anything. Moreover, in the flat world of the Internet, ideas can come from anywhere, and individuals can be influenced by trends and ideas in a virtual world.

Rappresenta, in definitiva, un mondo praticamente illimitato e parallelo al nostro. Un mondo governato da quella che è stata definita economia digitale o economia dell'abbondanza dove chiunque può trovare di tutto, contrariamente alla scarsità del mondo fisico. Da un punto di vista economico i costi supportati nel mondo virtuale sono bassissimi in confronto ai costi dell'economia tradizionale, ma quel che a noi interessa principalmente è la categoria dei costi marginali: quelli, cioè, che si devono sostenere per produrre e distribuire un'ulteriore copia di un prodotto. Nella rete sono prossimi allo zero per cui la distribuzione digitale diventa potenzialmente illimitata.
A causa delle caratteristiche del new medium per eccellenza i tradizionali modelli di business non funzionano per il digitale e il "gratis" è destinato a prendere il sopravvento. I prodotti digitali hanno un valore economico nettamente inferiore rispetto ai corrispondenti fisici e tale processo di demonetizzazione è inevitabile. Sono due i modelli principalmente adottati nel web per farvi fronte. Il primo è quello importato dai media e già ampiamente diffuso nel mondo fisico: è quello del finanziamento tramite pubblicità in cui "una terza parte (gli inserzionisti) paga perché una seconda parte (il consumatore) ottenga il contenuto gratis". Questo modello permette ai produttori di recuperare il guadagno grazie agli inserzionisti nei casi in cui i consumatori non siano disposti a pagare per il consumo dei prodotti. Pensiamo ad esempio ai moltissimi siti web accessibili gratuitamente da chiunque che si finanziano tramite pubblicità. Il secondo modello è il freemium: "pochi consumatori paganti finanziano molti consumatori non paganti". È il caso di molti software che vengono distribuiti in due versioni, una base gratuita e una avanzata a pagamento: molti utenti si doteranno della prima ma coloro che preferiscono funzionalità avanzate saranno disposti a pagare per ottenere la seconda. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Distribuzione 2.0 - Le nuove frontiere della distribuzione audiovisiva online

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Informazioni tesi

  Autore: Alex Tribelli
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
  Facoltà: Interfacoltà Economia - Lettere e Filosofia
  Corso: Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione
  Relatore: Valentina Re
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 137

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