Effetti dell'avvicendamento colturale e delle fertilizzazioni organiche in frumento biologico

Un importante sostegno allo sviluppo del settore viene dato dalla Politica di sviluppo rurale. Il 2° pilastro PAC prevede l’elaborazione della politica di sviluppo rurale, che valorizza le aree rurali attraverso azioni indirizzate: al sostegno delle aziende agricole nel rispetto dell’ambiente e del territorio; ad incrementare la qualità e la sicurezza alimentare; alla creazione di fonti di reddito alternative per le imprese agricole; attraverso i Piani di Sviluppo Rurale regionali (PSR). Infatti a partire dal periodo di programmazione 2000-2006 (Agenda 2000) le misure agroambientali previste dal Reg. CE 2078/92 sono incluse nei PSR.

Nell’attuale periodo di programmazione (2007-2013) la Misura 2.1.4 “Pagamenti agroambientali”, inserita nel Asse 2 “Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale”, prevede un contributo volto a compensare i maggiori costi ed i minori ricavi dovuti all’applicazione di metodi produttivi agricoli compatibili con la tutela e con il miglioramento dell’ambiente, del paesaggio, delle risorse naturali, del suolo e della biodiversità. La sottomisura riguardante la produzione biologica ha come obiettivi specifici: incentivare l’agricoltura biologica per ridurre l’impiego di prodotti chimici di sintesi e migliorare la fertilità agronomica dei terreni mediante il sistematico ricorso a fertilizzanti organici associato a pratiche conservative nei confronti del ciclo del carbonio e dell’azoto; aumento della sicurezza alimentare ed in particolare la salubrità dei prodotti agricoli attraverso l’incremento delle produzioni biologiche commercializzate.

Tale azione prevede un sostegno annuale ad ettaro (durata 5 – 7 anni, PSR Regione Marche 2007-2013) differenziato per tipologia di coltura, presenza o assenza di zootecnia biologica e dimensione dell’azienda. Inoltre l’impatto della politica di sviluppo rurale sull’agricoltura biologica può risultare maggiore considerando la possibilità da parte delle singole Regioni di stabilire la priorità delle aziende e produzioni biologiche per l’accesso ai finanziamenti delle altre misure dei 4 Assi del PSR, la definizione di pacchetti di misure specifiche per questo settore, attraverso progetti integrati di filiera e accordi agroambientali territoriali incentrati sul biologico che possano coinvolgere gli operatori nel territorio.

A questo riguardo la Regione Marche stabilisce come criteri di priorità per l’ottenimento dell’indennità l’aver sottoscritto un accordo di filiera di qualità riguardante le produzioni biologiche oggetto dell’aiuto e/o l’aver sottoscritto un patto territoriale inserito in un accordo agro ambientale territoriale, che siano stati ammessi a finanziamento dalla Regione nell’ambito del PSR. Un ulteriore criterio di priorità ê la presenza di un punto vendita aziendale di prodotti biologici, eventualmente finanziabile con altre misure, in particolare del Asse 1 “Miglioramento della competitività nel settore agricolo e forestale”(Misura 121 “Ammodernamento dell’aziende agricole”).