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Le ICT nel contesto educativo italiano. Analisi di fattibilità dei processi di innovazione didattica.

Il cambiamento del ruolo del docente nei contesti dotati educativi di tecnologia

Se il progresso delle nuove tecnologie sembra non arrestarsi e gli strumenti a disposizione si susseguono l'un l'altro lasciando il posto al nuovo modello più avanzato, diversamente accade con quella che è la mentalità di chi ha dovuto integrare, senza gli opportuni presupposti di formazione di base, le tecnologie nelle proprie lezioni. La diffusione evidente che questi nuovi dispositivi hanno avuto nel tessuto sociale è stata nettamente differente laddove l'azione, nella fattispecie l'azione formativa, necessita di programmi mirati e pensati, e laddove l'improvvisazione è una capacità da utilizzare solo nel momento in cui ci si può poggiare a delle solide competenze (Alessandri, 2013).
Oltre a porre l'accento sulla necessità di una formazione tecnica specifica per l'ambito didattico, gli insegnanti sottolineano la portata dell'ampliamento delle competenze che viene richiesto al loro ruolo. Per utilizzare le ICT all'interno delle lezioni, il docente non si muove solo nel contesto educativo, ma sconfina in una dimensione tecnico-informatica le cui competenze di base sono necessarie per usare con sicurezza i nuovi strumenti. Queste riflessioni hanno radici nella dicotomia che oggi si vorrebbe superata tra "esperto di didattica" e "tecnologo": in base a questa "il docente si sente convinto che il suo ruolo sia esclusivamente quello di impostare un buon metodo che sappia dosare sinergicamente interventi e strumenti, delegando la gestione delle tecnologie al tecnologo. In tal modo, tuttavia, egli si allontana progressivamente dalle tecnologie, fino a evitare un contatto vero, laddove invece nel profilo del docente professionista e ricercatore dovrebbe entrare a pieno titolo una vera e propria competenza digitale che si può esplicitare attraverso un agire continuo e proficuo, raggiunto attraverso realizzazioni di applicazioni" (Alessandri, 2013, p. 17).
In realtà, curare l'integrazione quotidiana dei nuovi media all'interno di contesti tradizionali come quello scolastico e promuoverne un loro utilizzo formativo è una responsabilità che ricade, in gran parte, sui docenti e sul loro approccio.
Assodata l'importanza delle ICT nell'educazione, il docente deve curare l'ecologia dei media intendendo con questo termine "il ritmo, la portata e la struttura del cambiamento in un ambiente" che rende possibile "comprendere e orientare le relazioni problematiche tra il cambiamento nell'istruzione e quello nella cultura. In altre parole il principio è questo: la stabilità e la vitalità di un ambiente dipendono non da quello che c'è nell'ambiente, ma dall'interazione dei suoi elementi, ossia, dalle loro diverse e dinamiche complementarità. Come esattamente le cose si completino a vicenda, è un argomento ampio e difficile: questo è il vero soggetto dell'ecologia" (Postman, 1979/1981, p.20). Come effettivamente i nuovi media siano sfruttati e qual genere di azioni formative vengano messe in pratica dipende in ampia misura dall'approccio, dall'atteggiamento e dalle metodologie che i docenti scelgono in un certo contesto. La scelta ricade, pertanto, su di loro.
I docenti che tentano un approccio innovativo scelgono di utilizzare determinate tecnologie in base alle loro esperienze pregresse, che sono di norma molto diverse: vi sono degli insegnanti che hanno consuetudine con l'uso riflessivo delle tecnologie e cercano di trasmetterlo, vi sono quelli i docenti meno esperti che si cimentano comunque nella sperimentazione di progetti innovativi. Vi sono poi i "tecno-entusiasti", in continua ricerca di supporto tecnologico e i "possibilisti" che si avvicinano con un approccio critico. Infine, c'è una minoranza di docenti che esprimono scetticismo e resistenza all'introduzione di questa innovazione (Iommi & Parigi, 2009). Il modo in cui le tecnologie verranno presentate, la capacità di presentarle come strumenti utili alla propria formazione sono fattori molto influenti sia sull'apprendimento sia nei confronti della percezione delle tecnologie didattiche da parte degli studenti, come verrà dimostrato nel primo caso più avanti.
L'utilizzo delle tecnologie didattiche nelle scuole ha portato un'altra importante trasformazione che riguarda in generale il ruolo del docente. Nelle logiche costruttiviste che sostengono l'apprendimento come azione, come elaborazione cognitiva attiva e mettono in primo piano la collaborazione come fonte essa stessa di apprendimento, l'insegnante riveste un ruolo molto diverso da quello tradizionale necessario, invece, nelle classiche lezioni frontali caratterizzate principalmente da una metodologia trasmissiva dei contenuti. […]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le ICT nel contesto educativo italiano. Analisi di fattibilità dei processi di innovazione didattica.

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Furcas
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: FORMAZIONE E SVILUPPO RISORSE UMANE
  Relatore: Andrea  Garavaglia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 121

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