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La rappresentazione della famiglia nei bambini maltrattati

Il maltrattamento infantile e le sue conseguenze

Il maltrattamento infantile è stato riconosciuto come un problema di tipo sia individuale sia sociale solamente in tempi piuttosto recenti, in quanto nelle diverse epoche storiche, la presenza di tali condotte non veniva considerata come deviante per il semplice motivo che tali comportamenti rappresentavano la norma piuttosto che l'eccezione (Cofano, Oldani & Poli, 1993). Inizialmente il fenomeno dell’abuso era considerato solo per le sue conseguenze fisiche e veniva chiamato “sindrome del bambino maltrattato” (Kempe, Silverman, Steele, Droegemueller, & Silver, 1962). Infatti il maltrattamento, definito come “abuso infantile”, era stato coniato per descrivere soltanto gli aspetti di tipo medico della violenza fisica. Successivamente, sotto “abuso infantile”, sono stati inclusi anche l’abuso sessuale e la trascuratezza (Sidebotham, 2001).

Una delle più recenti ed esaustive definizioni è quella fornita dall' Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO 2002):
“per abuso infantile si debba intendere qualsiasi forma di maltrattamento fisico e/o psicologico, abuso sessuale, trascuratezza, sfruttamento commerciale o di altro tipo, in grado di determinare un danno, attuale o potenziale, per la salute, la sopravvivenza, lo sviluppo o la dignità del bambino, nel contesto di una relazione di responsabilità, fiducia o potere.”

Con il riconoscimento negli ultimi anni, di tale fenomeno come dannoso per la salute e lo sviluppo del bambino, soprattutto nell’età compresa tra gli 0 e i 5 anni ( Scannapieco & Connel-Carrick, 2003) è stata rivolta una maggiore attenzione e aumentata la sensibilità verso di esso che ha portato ad un alto numero di segnalazioni, grazie anche all'aumentata capacità di rilevare le situazioni di maltrattamento da parte di operatori che esercitano la loro professione sul campo a stretto contatto con i bambini (Oldani, 1994).

Il maltrattamento è un fenomeno largamente diffuso; è presente in ogni classe sociale, ma i casi più numerosi vengono riscontrati in condizioni di povertà, disoccupazione e grave malessere sociale.

Uno studio del 2009 effettuato su 3,3 milioni di bambini indagati dai servizi sociali ha individuato che ben 702.000 sono stati vittime di maltrattamento ( U.S. Department of Health and Human Services, 2010). Il 78,3% dei soggetti ha vissuto situazioni di trascuratezza; il 17,8% è stato maltrattato fisicamente, il 9,5% del campione ha subìto abusi sessuali, il 7,6% abusi psicologici, mentre per una piccola parte (2,4%) la trascuratezza è stata di tipo medico. In particolare se la trascuratezza e l'abuso emotivo sembrano riguardare allo stesso modo i due sessi, l'abuso sessuale sembra avere una percentuale maggiore di vittime di sesso femminile (Grant, 1984; Snyder, 2000), al contrario di quello fisico in cui le vittime sono più spesso di sesso maschile ( Collins e Nichols, 1999).

Al contrario del sesso, l'età dei bambini costituisce un fattore di rischio importante in termini assoluti e in relazione alle singole forme di abuso. Sembra, infatti, che il rischio maggiore riguardi i bambini con età più giovane (WHO, 2002), sia perché sono fisicamente più indifesi sia perché per loro è difficile capire che stanno subendo un abuso e, comunque, non avrebbero le risorse necessarie per denunciare i fatti ed evitare di essere vittimizzati nuovamente.

Le conseguenze del maltrattamento possono essere molteplici e di diversa gravità. Tutte le forme di abuso e trascuratezza di minori, al pari di altre esperienze traumatiche precoci, possono comportare conseguenze negative a livello fisico, cognitivo, emotivo, comportamentale e sociale a breve e a lungo termine.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La rappresentazione della famiglia nei bambini maltrattati

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Informazioni tesi

  Autore: Mila Galabova Tinkova
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2012-13
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Alessandra Ionio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 103

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