Skip to content

Il mercato europeo delle cartolarizzazioni

Basilea 3

Lo schema regolamentare, pubblicato nel dicembre del 2010, nel confermare gli impianti originari di Basilea 2 e Basilea 2.5, ha integrato e rafforzato le parti che hanno evidenziato le maggiori criticità e punti di debolezza durante la crisi finanziaria, nel quale si è evidenziato un uso distorto dei prodotti cartolarizzati e delle operazioni ricartolarizzate da parte delle banche. Prima di esaminare nel dettaglio le novità che Basilea 3 ha introdotto in tema di cartolarizzazione, è necessario procedere ad una descrizione di sintesi delle principali modifiche al precedente quadro regolamentare.
Innanzitutto, le modifiche del Comitato sono state orientate ad un miglioramento della qualità del capitale ottenuto attraverso tre strumenti:
• l'innalzamento del Common Equity Tier 1 (CET 1), il cui requisito minimo sale al 4,5% dell'attivo ponderato;
• l'applicazione, in fase di calcolo del CET 1, di alcuni aggiustamenti e deduzioni prudenziali;
• la graduale esclusione dal patrimonio di vigilanza, a partire dal 2013, degli strumenti innovativi di capitale ritenuti non sufficientemente solidi, e comunque quelli privi di clausola di bail in.

Viene introdotto un buffer di conservazione del capitale del 2,5% in aggiunta ai requisiti minimi di adeguatezza patrimoniale. Come si evidenzia nella precedente tabella, il buffer di conservazione del capitale sarà introdotto gradualmente tra il 1° gennaio 2016 e la fine del 2018 per diventare pienamente operativo il 1° gennaio 2019. Esso partirà da un livello pari allo 0,625% delle attività ponderate per il rischio il 1° gennaio 2016 e aumenterà in ciascuno degli anni seguenti di ulteriori 0,625 punti percentuali fino a raggiungere il livello finale del 2,5% il 1° gennaio 2019. Il documento di Basilea 3, inoltre, introduce un buffer anticiclico fino a un valore massimo del 2,5% delle attività ponderate per il rischio al fine di creare un legame più stringente tra i requisiti patrimoniali del settore bancario e il contesto macroeconomico. Qualora si reputi che un'eccessiva crescita del credito aggregato sia associata all'accumulo di rischi sistemici, il buffer anticlico sarà attivato dalle autorità nazionali con l'obiettivo di assicurare che il sistema bancario disponga di una riserva patrimoniale che lo tuteli dalle potenziali perdite future.

Altro strumento, introdotto dallo schema regolamentare di Basilea, è relativo ad un indice di leva finanziaria (leverage ratio), definito come il rapporto, pari al 3%, tra il patrimonio di base (TIER 1) e il totale dell'attivo comprensivo delle esposizioni fuori bilancio. L'indice si propone di contenere l'accumulo di leva finanziaria nel settore bancario, contribuendo ad evitare processi di deleveraging destabilizzanti che possono arrecare pregiudizio al sistema finanziario nel suo complesso. Il rispetto di rigorosi requisiti patrimoniali è una condizione necessaria per la stabilità del settore bancario, ma di per sé non sufficiente in quanto si rende necessaria una solida base di liquidità rafforzata da robuste prassi di vigilanza. Tuttavia, precedentemente allo schema regolamentare introdotto da Basilea 3, non sono stati emanati standard armonizzati a livello internazionale in quest'area e, pertanto, il Comitato di Basilea ha deciso di porre rimedio a tale carenza introducendo due nuovi coefficienti di liquidità:
Liquidity Coverage Ratio (LCR) ;
Net Stable Funding Ratio (NSFR).

L'indicatore di breve termine o Liquidity Coverage Ratio (LCR) intende promuovere la capacità degli istituti bancari di fronte a possibili turbative della liquidità su un orizzonte di trenta giorni. Esso contribuisce ad assicurare che le banche dispongano di un livello adeguato di attività liquide di alta qualità non vincolate atte a controbilanciare gli eventuali deflussi di cassa netti connessi con uno scenario di stress acuto di breve periodo.

L'indicatore strutturale o Net Stable Funding Ratio (NSFR), invece, prevede che la banca mantenga, su un orizzonte temporale di un anno, un ammontare minimo di provvista stabile in relazione al grado di liquidità dell'attivo, nonché al potenziale fabbisogno contingente di liquidità derivante da impegni fuori bilancio. L'NSFR mira a far sì che nelle fasi di elevata liquidità sui mercati non venga fatto un eccessivo ricorso al finanziamento a breve termine e, inoltre, a promuovere una migliore valutazione del rischio di liquidità con riferimento a tutte le poste in bilancio e fuori bilancio.
Nell'ambito delle novità di Basilea 3 occorre, però, porre l'attenzione su quelle che hanno riguardato nello specifico le cartolarizzazioni. A riguardo, un primo pacchetto di modifiche prevede due disposizioni in riferimento agli aggiustamenti regolamentari da effettuare per la stima del patrimonio di vigilanza. La prima disposizione prevede che venga dedotto dal calcolo del Common Equity Tier 1 ogni eventuale aumento del patrimonio risultante da un'operazione di cartolarizzazione, come quello associato con il reddito futuro atteso (future margin income) che dia luogo a proventi da cessione (gain on sale). La seconda disposizione prevede l'applicazione di un fattore di ponderazione, per esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione, del 1250%, per le quali precedentemente era prevista una deduzione del 50% dal patrimonio di base e del 50% dal patrimonio supplementare. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il mercato europeo delle cartolarizzazioni

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Antonio Morgillo
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi del Sannio
  Facoltà: Economia
  Corso: ECONOMIA E GOVERNANCE
  Relatore: ANTONELLA MALINCONICO
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 116

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

securitisation
mercato
europa
abs
finanza strutturata
cartolarizzazioni

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi