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Le anomalie di calendario nel mercato azionario italiano

La Market Seasonality Theory e le principali “anomalie di calendario”

Come accennato in conclusione del primo capitolo, tra gli studi e le teorie che criticano l'ipotesi dei mercati efficienti, occupa un ruolo rilevante il filone di studio relativo alle cosiddette “anomalie di calendario”.

Da qualche decennio sono infatti numerosi gli studi e le ricerche empiriche che hanno documentato regolarità inattese e anomale in relazione a determinati momenti di una giornata, giorni della settimana, periodi di un mese o mesi dell'anno.

In pratica, il mondo accademico e gli operatori professionali hanno in vari modi analizzato i rendimenti azionari ricercando od osservando un nesso tra le variazioni dei prezzi e il momento temporale in cui esse si manifestano.
Ciò ha dato appunto impulso al filone di ricerca delle anomalie di calendario (dove per anomalia si intende un evento che non può essere spiegato dalla dottrina prevalente) e alla “Teoria delle Stagionalità dei Mercati” (MST, Market Seasonality Theory), la quale si pone quindi in contrasto con la EMH (Efficient Market Hypothesis) esposta nel capitolo 1.

Secondo la MST, la presenza di alcuni fattori, che si manifestano con ricorrenza in determinati istanti, influenza il funzionamento dei mercati e fa sì che si vengano a determinare pattern ricorrenti nel movimento dei prezzi azionari.Le anomalie pi diffuse hanno riguardato la presenza di variazioni di rendimenti dovute a variazioni temporali circoscritte a determinate fasi dell'anno.

Queste conclusioni sono potenzialmente una seria sfida ai modelli classici di equilibrio dei mercati, come appunto l'ipotesi dei mercati efficienti. E' facile dunque comprendere come questo filone di studi abbia stimolato ulteriormente il dibattito del quale già si è detto nelle pagine precedenti.

Da un lato, molti scettici sollevano forti dubbi sulla robustezza delle verifiche prodotte, sostengono che le anomalie non siano supportate da significative spiegazioni economiche e ritengono il ruolo dei costi di transazione abbastanza influente da impedire qualsiasi tipo di extra - rendimento; dall'altro lato, sono invece molti coloro i quali sostengono o hanno sostenuto l'effettiva esistenza di tali anomalie.

Al di là delle possibili interpretazioni, l'identificazione di tali anomalie nel mercato azionario costituisce di per sé un motivo di grande interesse.
A questo punto è quindi opportuno descrivere in maniera più dettagliata le anomalie più ricorrenti. Nel corso dei successivi paragrafi, dunque si tratteranno in particolare:

* L’effetto gennaio, che consiste nell'osservazione di rendimenti maggiori rispetto alla media per i titoli azionari nel mese di gennaio.

* L’effetto weekend, che si basa sullo studio del rendimento dei prezzi azionari nei fine-settimana e si concretizza, nello specifico, nei rendimenti negativi del lunedì in contrasto coi rendimenti al contrario positivi delle giornate di venerdì.

* L’ “Halloween Effect”, o “Halloween Indicator”, derivante dall'osservazione di rendimenti nettamente superiori nel semestre novembre - aprile rispetto al semestre maggio - ottobre.

* L’effetto cambio del mese (o Turn of the Month Effect), ossia il maggiore rendimento che pare verificarsi per i titoli azionari a cavallo di due diversi mesi.

* L’effetto Holiday, simile in qualche modo all'effetto weekend. Si tratta dell'osservazione di performance particolarmente positive nelle date immediatamente precedenti una festività.

* Il “Month of the year effect”, derivato dallo studio dei rendimenti nei vari mesi dell'anno presi singolarmente e dall'osservazione di alcuni pattern di rilievo.

* Il Good day sunshine effect, legato agli effetti perlopi psicologici delle condizioni metereologiche sui comportamenti degli investitori.

* L’effetto ora legale, che nasce dall'osservazione delle reazioni dei prezzi azionari al passaggio dall'ora solare all'ora legale, e viceversa.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le anomalie di calendario nel mercato azionario italiano

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Informazioni tesi

  Autore: Stefano Simionato
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Economia
  Corso: Finanza aziendale e Mercati finanziari
  Relatore: Marco Elia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 158

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