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La Comunicazione nell'ambito di progetti di Sviluppo Sostenibile. Case Study: il Car Sharing, nuova frontiera della mobilità sostenibile.

I media e le issues ambientali

Un ruolo fondamentale di supporto nella promozione di comportamenti ambientali sostenibili e nell'aumento di sensibilizzazione alle tematiche ambientali è rivestito dai mass media. Tuttavia, l'incertezza che caratterizza i fenomeni ambientali e le scarse conoscenze scientifiche rispetto a molti di questi, sono alla base delle critiche mosse ai media di trattare in modo semplicistico la tematica ambientale e di veicolare messaggi contraddittori che sono motivo di perdita di credibilità. L'incertezza e la complessità di informazioni scientifiche su molti fenomeni ambientali sono dovute a diversi fattori, quali l'assenza e l'incompletezza di dati o la non assoluta conoscenza dei processi naturali e umani, dovuta ai meccanismi non lineari di causa-effetto che li governano. I dissensi tra esperti generano una situazione di conflitto tra ipotesi ugualmente accreditate e, paradossalmente, i mass media anziché ridurre le controversie, le alimentano al punto di perdere interesse in un problema ambientale se genera concordanza. I mass media detengono un ruolo fondamentale, poiché possono facilitare la comunicazione tra, da una parte, gli esperti appartenenti alla comunità scientifica e, dall'altra, i decisori politici e i cittadini. Di fronte a molteplici elementi di incertezza dovrebbero ridurre le controversie, integrando i dati complessivi provenienti da diverse fonti e rendendoli comprensibili per il pubblico e usufruibili dai decisori politici. La saltuarietà, l'allarmismo e quindi il ridimensionamento, accanto alla semplificazione dell'informazione sull'ambiente, mettono in luce come l'intero fenomeno sia trattato rispetto al suo "far notizia", in occasione di catastrofi e incidenti e rispetto alle sue implicazioni politiche, con conseguenze sulla ricezione, quali assuefazione, paure ingiustificate, mancanza di credibilità. Ballardini sottolinea come la copertura giornalistica dei temi ambientali sia veloce e saltuaria a privilegi l'evento negativo rispetto a quello positivo. La maggior parte delle notizie sull'ambiente che compaiono sui quotidiani sarebbero legate a tragedie ed emergenze di immediata enfatizzazione a cui seguirebbe il silenzio. Le cronache e il commento prevarrebbero sull'analisi scientifica e sull'inchiesta, mentre il posizionamento nell'ambito delle pagine, distribuito in svariate sezioni, sarebbe di scarsa visibilità per il lettore. Per quanto riguarda le competenze dei giornalisti, seppure manchi nella maggior parte delle testate, un referente specifico che tratti regolarmente le tematiche ambientali, la costituzione nel 1992 di un'associazione di giornalisti italiani ambientalisti (AIGA) e, nel 1997, di un'organizzazione di comunicatori ambientali attivi nelle imprese e negli enti pubblici (Comunica), segnano un'inversione di tendenza. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Comunicazione nell'ambito di progetti di Sviluppo Sostenibile. Case Study: il Car Sharing, nuova frontiera della mobilità sostenibile.

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Informazioni tesi

  Autore: Valeria Di Silvestro
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Pubblicità e comunicazione d'impresa
  Relatore: Eugenio Iorio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 128

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