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Lifelong Learning: l'offerta formativa dei corsi serali per adulti. Il caso dell'Istituto Prof. per i servizi sociali ''S. Pertini'' di Cagliari

Caratteristiche dell’utenza dei corsi serali per adulti

Gli studenti dei corsi serali di scuola superiore è possibile suddividerli in tre categorie:

- Studenti che per ragioni familiari ed economiche hanno dovuto interrompere gli studi regolari;
- Studenti che hanno abbandonato la scuola diurna per immaturità, mancato inserimento sociale, poca voglia di studiare;
- Studenti bocciati alla scuola diurna per capacità limitate

I corsi serali forniscono una occasione unica agli studenti del primo gruppo, individui con normali, discrete o ottime capacità intellettive, che per ragioni non legate al rendimento scolastico non hanno frequentato la scuola del mattino. La società si avvantaggia dalla nuova collocazione, che, dopo gli studi, queste persone spesso assumono in una posizione lavorativa e sociale, più conforme alle loro capacità. I corsi serali ancora, forniscono occasione agli studenti con capacità intellettive normali, ma con problemi di disadattamento nella scuola del mattino.

Il contesto della scuola serale, l’ambiente, pone questi studenti in uno spirito di collaborazione con compagni di classe adulti già inseriti in un ambiente di lavoro, compagni da cui assumere comportamenti e modalità di relazione maturi.

Il corso serale rappresenta una grande opportunità soprattutto per quegli adulti che nel passato non hanno acquisito una preparazione culturale e professionale, che con grande impegno nonostante la dura giornata di lavoro, dedicano la parte finale della loro giornata alla formazione; questo impegna maggiormente i docenti nella formulazione di strategie e metodologie didattiche particolari che facilitano l’apprendimento, stimolino l’interesse, provochino una partecipazione attiva alle lezioni da parte degli stessi studenti. “Finora l’educazione degli adulti si ê configurata quasi come un ramo secondario dell’educazione propriamente intesa: un tema su cui sviluppare analisi, un argomento per conferenze, conferenze in cui spesso continuano a pontificare persone che non hanno mai insegnato un’ora in una classe serale”.
Ma chi insegna e lavora nei corsi serali, sa che vi sono tanti problemi che deve affrontare, in condizioni di anno in anno, sempre più difficili, attraverso un bagaglio di esperienza e di buon senso quasi esclusivamente personale.

I contenuti delle materie per adolescenti non possono considerarsi adatti ad una utenza di studenti – lavoratori, proporre a persone con conoscenze professionali a volte avanzate, che hanno maturato un proprio bagaglio personale di esperienza e di modo d’essere, dei modelli didattici elaborati e una scelta inadeguata e illogica. In un corso per studenti – lavoratori, emerge spontaneamente il problema della continuità, tra preparazione scolastica e qualificazione professionale; il rendimento degli studenti poi, si modifica lungo l’arco della serata di lezione. La curva di rendimento, segna un massimo alla seconda e terza ora di lezione; vede invece penalizzate la prima ora per il ritardo di alcuni di essi, e la quinta ora per la stanchezza e il calo di attenzione. Il cambio di orario, ovvero una disposizione oraria delle materie differente, si traduce alle volte in un rovesciamento di rendimento tra una classe e l’altra, da un anno all’altro.

Anche il numero di studenti per classe, ha un suo peso sul livello di preparazione degli studenti – lavoratori: delle volte è possibile trovare nei corsi, classi quinte con ventotto – trenta elementi, spesso sono la regola, e pongono i docenti di fronte a modalità operative veramente difficoltose. Una classe serale con trenta studenti si configura come una situazione, in cui si fa quello che si può: in tali condizioni decade una programmazione e qualsiasi possibilità di offerta formativa. Quando la classe serale supera i venti elementi, non vi sono possibilità didattiche adeguate e anche il tempo è una variabile importante: i programmi nei corsi serali vengono svolti in tutte le loro parti in classe, teoria, esercizi, interrogazioni, compiti, eventuali recuperi, tutto viene svolto nel tempo in classe. Infatti il tempo che uno studente – lavoratore può dedicare allo studio a casa, è molto limitato, quindi inferiore rispetto a quello che può dedicargli un adolescente. La carenza di tempo degli studenti lavoratori, viene compensata però con una motivazione e disposizione ad apprendere maggiore rispetto a quella degli adolescenti, con una maggiore attenzione dunque, miglio impegno e dedizione.

Possiamo affermare che il poco tempo disponibile da dedicare allo studio, si risolve per gli studenti – lavoratori, con un atteggiamento personale più maturo, con una base di conoscenze acquisite nel campo professionale grazie all’esperienza, e che per molte discipline facilita l’apprendimento. Nonostante questo, per alcune materie come la matematica o la fisica, che richiedono più esercizi o studio, la carenza di tempo da dedicare allo studio si configura come un problema e assai rilevante. Nel processo di apprendimento lo studente lavoratore deve essere aiutato nell’elaborazione di un suo metodo o approccio allo studio, al fine di dirigere le sue risorse di apprendimento, interesse, motivazione e permettergli di raggiungere risultati positivi; in particolare dovrà essere motivato e stimolato per quelle discipline che risultano a lui più faticose dal punto di vista dell’apprendimento, facilitando il suo lavoro di studio a scuola e a casa.

Per facilitare i percorsi e l’attività di studio, la struttura scolastica stessa dovrebbe funzionare come struttura di sostegno, caratterizzandosi per la sua efficienza, disponibilità, flessibilità e offerta di strumenti e mezzi didattici. Le problematiche del mantenimento di un corretto svolgimento delle ore di lezione, sono del tutto diverse in un corso serale rispetto ad un corso diurno per adolescenti; un docente che affronta una classe serale con un approccio simile a quello di un corso diurno, andrebbe incontro a difficoltà e conflitti difficilmente risolvibili. L’educazione – istruzione nei corsi serali, si configura come un processo di interazione continua tra persone, piuttosto che come un processo di trasmissione di nozioni e di mantenimento della disciplina. L’apprendimento implica la partecipazione ad una comunità, questo è tanto più vero in una scuola serale dove per le particolari condizioni di ambiente, di orario, si costituisce davvero in una comunità. Apprendere in questo ambito non significa soltanto acquisire conoscenze, ma anche partecipare ad un processo di comunità sociale. La natura delle situazioni di apprendimento segna il processo individuale attraverso cui si apprende. Si apprende quando si partecipa ad un insieme di relazioni che si evolve e si rinnova di continuo. Particolare importanza hanno i problemi dell’interazione e dell’interdipendenza: possiamo distinguere diversi tipi di interazione, quella cooperativa, quella competitiva, quella indifferente.

Quando l’individuo agisce, la sua azione può promuovere il successo di altri suoi compagni, oppure può ostruire il successo degli altri, ancora può non avere alcun effetto sul successo o il fallimento degli altri. Nell’interazione cooperativa il contributo dello studente adulto è funzionale al raggiungimento di obiettivi condivisi da tutto il gruppo classe; nel clima strutturato cooperativamente, i singoli studenti possono raggiungere i loro obiettivi quando anche tutti gli altri studenti raggiungono i loro. Il successo scolastico di ciascun componente del gruppo classe è percepito inoltre positivamente da tutti gli altri studenti.

Nella situazione di interdipendenza competitiva, si interagisce in un clima di conflitto, si tenta di raggiungere un obiettivo che solo uno studente o pochi del gruppo possono ottenere. Quando la situazione è strutturata competitivamente, gli studenti agiscono gli uni contro gli altri: il singolo percepisce il raggiungimento di un obiettivo da parte di un altro studente, come una condizione negativa per il raggiungimento del proprio obiettivo. In questo modo gli studenti singoli falliscono quando gli altri hanno successo, e il successo individuale va a beneficio proprio e a detrimento del successo di altri. Nella struttura individualistica ciascun studente agisce per raggiungere un successo che non è correlato al successo o fallimento degli altri, in questa situazione si percepisce il successo individuale come indipendente dal raggiungimento o dal non raggiungimento del successo degli altri.

A seconda dunque del tipo di relazione predominante che si determina nella situazione classe, si otterranno anche diversi risultati scolastici:
- Nell’interdipendenza competitiva si costruiscono relazioni conflittuali;
- Nell’interdipendenza cooperativa si creano relazioni che promuovono rapporti sociali cooperativi;
- Nella non interdipendenza si ha una assenza di relazioni.

Nell’interdipendenza cooperativa si esplica l’aiuto reciproco, gli studenti del gruppo classe promuovono il successo proprio ed altrui, dando e ricevendo aiuto, assistenza, scambiandosi risorse e conoscenze, fornendo e ricevendo feed back sui lavori fatti. I componenti del gruppo verificano gli sforzi degli altri, si incoraggiano a vicenda, si influenzano nei comportamenti, indicano il modo migliore per raggiungere gli obiettivi, si impegnano in abilità necessarie al lavoro comune ed elaborano un tipo di relazione efficace per migliorare il sistema di lavoro scolastico del gruppo classe.

L’interdipendenza competitiva ha come risultato relazioni conflittuali tra gli studenti: questi scoraggiano gli sforzi degli altri nel raggiungere i loro obiettivi. Quando invece gli studenti agiscono e lavorano in un contesto di indifferenza, non vi è relazione, ciascuno si concentra sul proprio successo e considera irrilevante sforzi e successi o insuccessi degli altri. Questi diversi modi di interazione creano a loro volta, diversi modi d’agire, di pensare e dunque di essere, di vedere e considerare se stessi e il contesto classe in cui si è inseriti.

La classe serale funziona in maniera efficiente quando si costituisce come una struttura cooperativa, il grado di cooperazione determina quanto è efficace e funzionale la scuola serale: se ad esempio una classe serale formata da studenti –lavoratori, si struttura come gruppo collaborativo ed efficiente, particolare importanza viene data all’interdipendenza tra gli studenti, all’importanza che ciascuno di essi avanzi, proceda, nel processo di apprendimento, ai fattori come la fiducia, il dialogo, l’aiuto reciproco, alle decisioni che tengono conto dell’opinione altrui, dei vari componenti della classe, alla tendenza di risolvere gli eventuali conflitti, alla riflessione su come funziona la classe e come potrebbe funzionare. Tutte le classi dei corsi serali iniziano il loro ciclo scolastico come un insieme di individui separati, ma alcune classi riescono a costituirsi in breve tempo come gruppo collaborativo. Questa trasformazione dipende in particolare dalle persone, ma anche da situazioni su cui la struttura scolastica può incidere. Si tratta di individuare delle iniziative e strategie che la scuola e i docenti possono attivare per incentivare questo passaggio, da insieme di individui a gruppo collaborativo. Il modo di essere della classe serale, come gruppo collaborativo, favorisce la frequenza e abbassa l’assenteismo, diminuisce i ritiri, incoraggia gli sforzi per raggiungere gli obiettivi comuni, favorisce la motivazione allo studio, stimola l’impegno per il successo scolastico.

La linea di sviluppo del contesto classe nei corsi serali, dipende dal fatto che gli studenti si orientano verso un comportamento individualistico o altruistico: a seconda che prevalga il primo o il secondo comportamento, si determina il processo di sviluppo della classe. Per permettere dunque la formazione di un gruppo collaborativo, bisogna incentivare situazioni dove si affermano comportamenti funzionali alla collaborazione e cooperazione; l’instaurarsi di relazioni di aiuto, di condivisione finalizzate alla conoscenza e allo studio. Essenziale per il gruppo è capire che il proprio lavoro è collegato positivamente al lavoro e al successo degli altri studenti: questo porta il singolo studente a percepire il compagno di classe, come qualcuno con cui condividere obiettivi e
risultati. Per quanto riguarda l’organizzazione scolastica, si tratta di lavorare sugli elementi strutturali che rendono maggiormente stabili le classi, e permettere il consolidamento delle relazioni positive che si instaurano tra gli studenti. I comportamenti degli studenti considerati funzionali alla costituzione di un gruppo classe collaborativo sono:
• Condivisione di interessi;
• Funzione di catalizzatore attivo assunta dagli studenti più bravi della classe;
• Partecipazione della classe ad iniziative extra – scolastiche;
• Instaurarsi tra gli studenti di storie di amicizia e solidarietà;
• Scambio di appunti e materiale di studio;
• Attività didattiche di gruppo.

Il docente che favorisce questi comportamenti crea le situazioni più favorevoli per la trasformazione in un gruppo collaborativo; in questo senso può essere utile l’assegnazione di particolari responsabilità, che si configurano come aiuto e sostegno dei compagni, agli studenti più bravi e capaci. Infatti sono decisivi comportamenti e ruoli svolti dagli studenti leader, quelli presi come riferimento e metro di giudizio dagli altri compagni.

Se nella classe divengono punto di riferimento studenti che si caratterizzano per serietà, impegno verso lo studio, spirito di collaborazione con altri studenti e con i docenti, la classe serale migliora il suo livello scolastico e la sua qualità didattica; anche gli studenti con minori capacità e con un atteggiamento conflittuale verso la scuola, vengono condizionati in questo modo, favorevolmente. Se leaders della classe divengono studenti con un atteggiamento negativo verso lo studio, con un comportamento discutibile verso la scuola e contestualmente verso i docenti, con una partecipazione e presenza saltuarie, i risultati della classe sono penalizzati e si instaura un clima sfavorevole alla didattica e alla qualità del processo formativo. Contrari all’instaurarsi di un clima collaborativo sono dunque i conflitti stabili, non risolti, tra docente e studenti, tra studenti stessi. Solo un’atmosfera di serenità e tranquillità può sviluppare un rapporto efficace di apprendimento.

Questo brano è tratto dalla tesi:

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Informazioni tesi

  Autore: Maria Debora Zucca
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi di Sassari
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze filosofiche e della formazione continua
  Relatore: Paolo Calidoni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 183

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Parole chiave

didattica
offerta formativa
conferenza unificata
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