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Pianificazione dello Sviluppo Sostenibile del Settore Turistico

Nascita ed Evoluzione delle Politiche Ambientali dell'Unione Europea in Relazione all'ambiente e alla Sostenibilità

L'inizio del percorso relativo alla politica ambientale in chiave di sostenibilità dell'Unione Europea, si può far coincidere con la Conferenza ONU sull'Ambiente Umano, tenutasi a Stoccolma nel 1972, che vide riuniti i rappresentanti di 113 Paesi del mondo, e durante la quale fu stilato un Piano d'Azione (per il quinquennio 1973-1977) contenente raccomandazioni, diritti e responsabilità dell'uomo nei confronti dell'ambiente.
Questi principi riguardavano, in buona parte, argomenti di natura strettamente ambientale, come la salvaguardia delle risorse naturali, l'attenzione alle risorse rinnovabili, il contenimento dell'inquinamento, i pericoli dovuti ad un eccessiva urbanizzazione, la necessità di sfruttare le potenzialità offerte dalle tecnologie per la difesa dell'ambiente, l'importanza dell'educazione e dell'informazione ambientale.
Il Primo Piano d'Azione delinea quindi gli obiettivi di un'azione comune che deve tenere in massimo conto l'esigenza di prevenire il degrado ambientale, con priorità rispetto all'intervento riparatore. Secondo quest'ottica, il piano, si fonda su due principi fondamentali che sono la prevenzione e la responsabilità. Sulla consapevolezza che prevenire è meglio che affrontare le conseguenze di un impatto ambientale incontrollato, la migliore politica consiste nell'evitare fin dall'inizio inquinamenti ed altri inconvenienti, anziché combatterne successivamente gli effetti.
Il grande ostacolo, però, consiste nella mancanza di una legislazione in merito, in quanto gli strumenti giuridici adottati si limitano a dichiarazioni di principi a carattere generale, lasciando quindi agli Stati Membri ampia discrezionalità riguardo gli strumenti da adottare in concreto.
Tuttavia questo Primo Programma dà impulso a politiche di gestione più razionale delle risorse naturali per mantenere un equilibrio ecologico dell'ecosistema, che portano allo sviluppo di un Secondo Piano d'Azione per il periodo compreso fra il 1977 e il 1981, in cui vengono concordate le disposizioni in materia di gestione del territorio e di tutela ambientale in un'ottica globale.
Per il quinquennio 1982-1986 viene approvato un Terzo Piano d'Azione, in cui si pone principalmente l'accento sul contributo della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico per la soluzione dei problemi ambientali e, per la prima volta, si affronta il problema ecologico ponendolo, per la prima volta, al di sopra di un'ottica esclusivamente economica.
Fino ad allora, infatti, le crescenti esigenze di tutela ambientale erano state adattate alla crescita economica e tecnologica, con il timore che potessero rappresentare un freno alla espansione dello sviluppo.
A partire dagli anni '80 e quindi col Terzo Piano d'Azione si assiste ad un cambiamento, il problema ecologico e quindi le problematiche ambientali devono rappresentare un freno ad uno sviluppo economico che non sia eco-compatibile. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Pianificazione dello Sviluppo Sostenibile del Settore Turistico

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Informazioni tesi

  Autore: Gianpaolo Idone
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Messina
  Facoltà: Programmazione e Promozione Turistica dei Beni Culturali
  Corso: Scienze del turismo
  Relatore: Simona Epasto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 100

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Parole chiave

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