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Metodi statistici applicati alla stima del turismo sommerso nel comune di Verona

L'ambiente abituale

La definizione di turismo richiede, per una corretta traduzione operativa, alcuni chiarimenti di ordine semantico, con riferimento al concetto di ambiente abituale.
La definizione di ambiente abituale viene data per la prima volta dall'UNWTO nel 1994 e poi revisionata nel 2008 portando alla seguente:
"L'ambiente abituale è luogo in cui la persona stanzia usualmente, definito come l'area geografica all'interno della quale il soggetto svolge la sua vita consuetudinaria"
Successivamente è stato approvato dal parlamento europeo e dal consiglio, nel 6 Luglio 2011, il regolamento 692/2011, che riporta anche le definizioni che concernono le statistiche europee sul turismo, nel quale l'ambiente abituale viene così definito:
"Lo spazio geografico, seppure non necessariamente contiguo, nel quale una persona conduce la sua normale vita quotidiana, determinato sulla base dei seguenti criteri: l'attraversamento di frontiere amministrative o la distanza dal luogo di residenza abituale, la durata della visita, la frequenza della visita, lo scopo della visita."
Le raccomandazioni dell'UNWTO indicherebbero l'ambiente abituale come l'area che include il luogo di residenza della famiglia a cui appartiene il soggetto, il suo luogo di lavoro, di studio e qualsiasi altro luogo che frequenterebbe con regolarità e frequenza.
Il concetto di ambiente abituale è stato introdotto con l'intento di escludere dal concetto di turismo quei viaggiatori che si spostano regolarmente al di fuori del proprio luogo di residenza per motivi di lavoro, studio, per visitare parenti e amici (quando è implicita una routine) e per altri motivi che implicano spostamenti regolari e frequenti.
Le dimensioni che sicuramente servono a delimitare il concetto di ambiente abituale sono:
- La frequenza degli spostamenti, quando i luoghi vengono visitati con ripetitività, anche se gli stessi sono situati a notevole distanza dal luogo in cui si ha la residenza.
- La distanza tra il luogo di residenza e il luogo raggiunto, quando una località è situata in prossimità del luogo di residenza, anche se viene visitata raramente.
L'ISTAT, recependo i dettami del regolamento 692/2011, stabilisce che i viaggi e le escursioni abituali, quelli effettuati settimanalmente nella stessa località, diversa dal luogo in cui si vive, sono comunque assimilabili all'ambiente abituale e non rientrano nei flussi turistici, infatti nel focus "Viaggi e Vacanze" dell'Indagine sulle spese delle famiglie questi sono considerati nella voce "viaggi abituali".
Sono altresì escluse dalla definizione di turista le persone che si spostano giornalmente o settimanalmente per lavoro, per studio o per motivi personali, che configurano delle attività di routine.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Metodi statistici applicati alla stima del turismo sommerso nel comune di Verona

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Informazioni tesi

  Autore: Marco Barbarossa
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Stefano Federico Tonellato
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 52

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