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Analisi e confronto di parametri etologici ed endocrini in esemplari di tigre siberiana (Panthera tigris altaica) mantenuti in ambiente controllato, in diverse condizioni gestionali

Le minacce alla sopravvivenza della tigre siberiana

Oggi la tigre siberiana è ancora minacciata soprattutto da cause di origine antropica (Seidensticker & Lumpkin, 1992). Una delle ragioni che ha contribuito in passato, ma contribuisce ancora oggi, alla diminuzione d’individui è la caccia di frodo effettuata dai bracconieri. Per quanto ci siano controlli più rigorosi per contrastare quest’attività, le tigri siberiane vengono spesso uccise per poter poi immettere sul mercato della medicina tradizionale cinese alcune parti anatomiche dell’animale.

Le ossa triturate e ridotte in polvere vengono utilizzate per produrre medicinali contro disturbi quali flogosi, reumatismi e ulcere gastriche. I genitali dell’animale sono considerati un potente afrodisiaco, l’encefalo una base per preparare un medicinale contro l’acne e gli occhi curerebbero dall’epilessia.

Non esistono oggi come oggi prove scientifiche dell’efficacia nell’uso di queste parti anatomiche per la cura di disturbi e patologie, ma il mercato che si basa su questo tipo di commercio è ancora molto florido (Seidensticker & Lumpkin, 1992).

Nel 1993 è stato vietato in Cina, nella Farmacopea, l’utilizzo di parti anatomiche di questo animale per la preparazione di farmaci (Yeh, 2012). Il fattore di rischio principale che minaccia oggi la tigre siberiana è però da ricercarsi nella frammentazione e distruzione dell’habitat, determinato dalla presenza antropica sempre maggiore nelle zone che ospitano i territori occupati dalla tigre. Qui il disboscamento intensivo va a compromettere il territorio occupato da questo animale (una copertura vegetale fitta è uno dei tre fattori chiave per la sua sopravvivenza, insieme a disponibilità di prede e accesso a fonti d’acqua).

La frammentazione dell’habitat invece contribuisce a separare le diverse sottopopolazioni, che si ritrovano isolate per la mancanza di corridoi ecologici che permettano un contatto tra i differenti animali: questo va a ridurre il pool genetico che caratterizza i singoli gruppi, i quali restano così isolati. Inoltre ciò determina un incremento dell’inbreeding, che può portare all’estinzione delle singole sottopopolazioni (Nowell & Jackson, 1996). Una terza minaccia alla sopravvivenza della tigre siberiana va ricercata nella diminuzione del numero di ungulati presenti sul territorio occupato dall’animale.

La causa di questo ê in larga misura dovuta all’eccessiva pressione venatoria esercitata dall’uomo. Inoltre, esattamente come la tigre, anche gli ungulati risentono del fenomeno della frammentazione dell’habitat, determinato dal disboscamento e dalla progressiva urbanizzazione dei territori.

Questa riduzione di prede per motivi antropici, unita alle morie di ungulati che avvengono durante gli inverni particolarmente rigidi, può spingere questo felide a spostarsi verso insediamenti umani alla ricerca di cibo, determinando così un conflitto diretto con l’uomo. La diminuzione degli ungulati determina inoltre una percezione negativa della tigre da parte delle comunità locali: essa finisce per essere abbattuta dai cacciatori, perché vista come un competitore (Gratwicke et al., 2005).

Assume quindi rilevanza, nell’ottica di un programma di protezione della tigre, monitorare e proteggere le popolazioni di ungulati di cui abitualmente essa si nutre. Al di fuori delle aree protette la tigre siberiana rimane comunque estremamente vulnerabile, considerando anche che solo il 20% del suo areale si trova nelle riserve naturali (Nowell & Jackson, 1996). La vicinanza di questi felidi rispetto alle aree abitate dall’uomo può essere un problema, in quanto si possono verificare casi di abbattimento di bestiame da parte dell’animale o attacchi alle persone, che sfociano così nell’uccisione della specie per opera dell’uomo.

Una soluzione a questo problema prevede la cattura e lo spostamento di esemplari presenti nelle zone a rischio di conflitto umano diretto verso aree protette (Goodrich & Miquelle, 2005).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Analisi e confronto di parametri etologici ed endocrini in esemplari di tigre siberiana (Panthera tigris altaica) mantenuti in ambiente controllato, in diverse condizioni gestionali

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Informazioni tesi

  Autore: Marco Sconfienza
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi
  Corso: Evoluzione del Comportamento Animale e dell'Uomo (ECAU)
  Relatore: Elisabetta Macchi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 168

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Parole chiave

etologia
stress
comportamento
benessere animale
cortisolo
bioparco
tigre
felidae

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