Didattica dell'improvvisazione nell'insegnamento della chitarra per le scuole medie ad indirizzo musicale

Non c’è dubbio che il contributo più importante alla rivitalizzazione dell’improvvisazione in Occidente nel corso del XX secolo sia il Jazz. Una musica unica la cui enorme importanza musicale e sociologica, oltre che la sua influenza globale, viene ampiamente riconosciuta.

Il jazz ha riportato alla luce qualcosa che, nel contesto della musica occidentale, era quasi estinto : creare musica ed eseguirla non sono necessariamente due attività distinte e l’improvvisazione può attingere ai vertici dell’espressione musicale. L’improvvisazione è una delle caratteristiche originarie del Jazz, anche se non ne rappresenta una componente imprescindibile; sono diverse, infatti, le composizioni di musica Jazz scritte dalla prima all’ultima nota (si pensi alla Suite per orchestra “All about Rosie” del compositore statunitense George Russell).

Ad ogni modo non si può comprendere il Jazz né apprezzarlo senza cogliere il dato più profondo della sua natura : esso è una musica di tradizione orale, e, come tutte le culture orali, fonda la produzione e la trasmissione del sapere sul suono piuttosto che sulla scrittura; questo comporta il superamento del rapporto tra un testo e la prassi esecutiva.

“Allora l’atto musicale – ad esempio suonare e danzare – si carica di un valore unico, perché la produzione del messaggio coincide con il tempo vissuto : ciò che ho da dire viene espresso qui ed ora, in un’occasione unica ed irripetibile…Un’improvvisazione è imbevuta dell’ambiente in cui viene realizzata, che ne condiziona la forma, il tono, il carattere ed il suono”.
[…]