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Gli articoli e le preposizioni articolate nell'italiano di oggi e di ieri

L'articolo determinativo nell'Italia settentrionale

Partendo dalla Liguria, si può affermare che la riduzione delle antiche forme lo, la, li, le a o (u), a, i, e è tipica di quest’area: u su , il sole, a crava, i orti, e spale.

Tuttavia, il diverso sviluppo che ha condotto in Toscana a il e lo si ritrova nell’Italia settentrionale, dove troviamo per il maschile in parte el, in parte lo. Nei testi antichi, la forma el vale in genere per l’emiliano e per il padovano, lo invece per il piemontese e il ligure. Altre zone come la Lombardia, il Veneto oscillano tra el e lo. Nei dialetti moderni, invece, ha una decisa preponderanza el, ma troviamo anche al (Emilia), ol (Bergamasco), ul (Busto Arsizio).

Inoltre, bisogna considerare che varie parlate possiedono più forme di articolo che vengono usate a seconda della consonante che segue. Ad esempio parte del ligure oscilla tra o e er. Lerici ha er sae, il sale, er dido, er kaŋ, il cane; San Terenzo di Lerici o naśo, o dido, o kaŋ. La Spezia usa er dinanzi a b, f, g, k, m, p, v, ma o dinanzi a ć, d, l, n, r, s, così per esempio er gato, ma o dido. La massima parte della Liguria, però, ha lo, la, li, le ovvero o (u), a i, e. Il femminile a (in luogo di la) vale anche per la Lombardia occidentale (Bienate a né, la neve, a bóca) e il Piemonte orientale (Galliate a nivóda , la nipote, a nòra). Nel romagnolo si hanno le seguenti forme: ə grel, il grillo, la lus, la luce, i chèmp, i campi, al sev, le siepi; nel bolognese l’articolo femminile plurale suona el: el donn , le donne, el camis, le camicie.

Al plurale l’articolo presenta non di rado la palatalizzazione, come si può notare, ad esempio, nell’antico lombardo (ig povri, ig rei, ig peccator), nell’antico veronese (gi baron), nel plurale del femminile. Di norma, però, la palatalizzazione è limitata alla posizione prevocalica: in milanese ij’alter, gli altri, ij oss, le ossa, ij öv, le uova, in bolognese j’oss, le ossa, j’ott, le otto, in mantovano j’ore, le ore, parmigiano igl’ali, le ali, igl’ortighi , le ortiche.

Si deve tener presente che l’articolo femminile plurale suona i in gran parte dell’Italia settentrionale: in milanese i donn, i cart, i strad, in bergamasco ure, le ore, in piemontese settentrionale i gambi. Gli articoli plurali maschile e femminile si son qui dunque riuniti in un’unica forma.
In alcuni dialetti si sono conservate forme non ridotte dell’articolo, come nel piacentino odierno èra matèŋ, la mattina, èra sira, la sera o come nel Canton Ticino èra nòra.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Gli articoli e le preposizioni articolate nell'italiano di oggi e di ieri

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Informazioni tesi

  Autore: Laura Sperandio
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi dell'Aquila
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Lettere
  Relatore: Francesco Avolio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 65

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Parole chiave

grammatica
storia della lingua italiana
articoli
serianni
grammatica storica
preposizioni articolate
ille, illa, illud
articolo determinativo
articolo indeterminativo
aggettivo possessivo

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