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Attività di programmazione e controlli interni nelle banche

Gli obiettivi del sistema di controllo interno

Una prima categoria di obiettivi assegnati al sistema di controllo interno riguarda l’efficacia e l’efficienza delle attività operative in quanto lo svolgimento efficace ed efficiente delle operazioni d’impresa, dei processi e delle loro combinazioni è funzionale al conseguimento di condizioni di economicità.

Un’azione è considerata efficace quando il risultato ottenuto è conforme a quanto programmato. L’attivazione di strumenti atti a misurare l’efficacia delle attività operative implica la messa a punto di un sistema di obiettivi organizzati secondo una sequenza gerarchica sia sul piano temporale che su quello della simultaneità, inoltre è necessario misurare i risultati via via conseguiti in modo da poterli confrontare con gli obiettivi. L’efficienza invece è espressiva del rapporto esistente tra risultati ottenuti e risorse impiegate.

Per il raggiungimento di tale obiettivo, il sistema di controllo interno si avvale delle persone che operano in azienda, di procedure di pianificazione e controllo, di sistemi di reporting, di sistemi di premi e punizioni. Gli strumenti tipici che vengono utilizzati sono i piani a lungo termine, il programma per il prossimo esercizio, il budget del prossimo esercizio, i budget riferiti ad orizzonti temporali più contenuti ed estesi alle diverse aree aziendali, i rendiconti che rilevano i risultati ottenuti e le risorse impiegate, l’analisi degli scostamenti, l’individuazione delle azioni da intraprendere o le modificazioni di obiettivi e strategie.
Un altro obiettivo del sistema di controllo interno consiste nella salvaguardia del patrimonio aziendale.

In un’accezione ristretta, la salvaguardia del patrimonio aziendale può intendersi come protezione dei beni materiali, in particolare nelle banche tali beni sono costituiti dal denaro, dagli assegni, dagli effetti ma anche dagli strumenti di elaborazione elettronica dei dati con riferimento ai quali occorre salvaguardare l’integrità fisica e logica. Da questa concezione scaturiscono alcuni meccanismi di protezione come, ad esempio, il trasporto valori, procedure che consentono di ricostruire i dati e le informazioni contabili in caso di distruzione o di smarrimento. La salvaguardia del patrimonio aziendale deve però essere intesa in un’accezione più ampia tale da comprendere non solo i beni fisici, ma anche il patrimonio commerciale, il patrimonio tecnologico, il capitale umano.

Tale obiettivo della salvaguardia del patrimonio, insieme allo sviluppo quali-quantitativo della banca, impone un processo continuo di valutazione dei rischi che ogni istituto deve affrontare. Come abbiamo già più volte sottolineato, il sistema bancario del nostro Paese è stato soggetto a profondi cambiamenti suscitati da una molteplicità di fattori che hanno portato alla crescita della competitività per l’acquisizione della clientela, generando una più accentuata dinamicità del settore e accrescendo, conseguentemente, il rischio assunto dagli intermediari.

Inoltre ci si rende conto che la tipologia dei rischi sta progressivamente mutando visto che un tempo erano prevalenti i rischi creditizi mentre, nel più recente passato sono emersi soprattutto rischi di mercato riconducibili sia alla maggiore volatilità dei tassi d’interesse e di cambio sia all’accresciuta propensione degli intermediari verso l’adozione di strategie innovative. Non si tratta di evitare i rischi che sono connaturati all’attività tipica degli intermediari finanziari ma bisogna saperli valutare in relazione ad obiettivi compatibili e coerenti e soprattutto saperli gestire.
Un’ulteriore categoria di obiettivi riguarda la conformità delle decisioni e delle operazioni alle direttive emanate dalla direzione che a loro volta devono rispettare lo statuto, le leggi ed i regolamenti esterni.

Un altro obiettivo del sistema di controllo interno è l’attendibilità dei dati e delle informazioni prodotte. Quest’obiettivo, a sua volta, può essere suddiviso nei seguenti sotto-obiettivi:
- “Esistenza: le informazioni prodotte devono riflettere operazioni o processi o accadimenti realmente esistenti;
- Completezza: le operazioni o le condizioni produttive realmente esistenti devono essere riflesse nelle informazioni prodotte;
- Accuratezza: esattezza delle elaborazioni e dei calcoli;
- Classificazione appropriata delle informazioni rispetto a parametri predefiniti;
- Tempistica: esattezza della collocazione e degli attributi temporali delle informazioni;
- Corretta imputazione e somma: esattezza dei calcoli di riepilogo;
- Attendibile valutazione;
- Corretta attribuzione di diritti e obblighi alla base delle informazioni;
- Corretta descrizione e presentazione delle informazioni”.

Sappiamo bene che le persone che operano a tutti i livelli nella banca necessitano di informazioni pertinenti per poter assolvere le proprie responsabilità, infatti il flusso di informazioni alimenta i processi di comunicazione che si dirigono verticalmente, orizzontalmente e trasversalmente all’interno della struttura organizzativa. È opportuno, quindi, che ogni collaboratore sia consapevole dell’importanza dei controlli e di come il proprio lavoro sia correlato a quello di altri, senza dimenticare che sono necessarie anche comunicazioni efficaci con i terzi, come i clienti, i fornitori, le autorità tutorie e gli azionisti.

Questo ci fa capire come il sistema di controllo interno, interessa, secondo diversi ordini di ampiezza, amministratori e direttori generali, i responsabili dell’attività amministrativa in senso lato, tutti gli altri collaboratori e l’apparato informativo contabile. È importante che, oltre alla presenza di un’adeguata struttura organizzativa e alla specifica assegnazione dei compiti ai vari soggetti che operano all’interno della stessa, sussista una sorta di catena di responsabilità e di catena di controlli attuabili ex ante ed ex post all’interno e all’esterno dell’organizzazione aziendale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Attività di programmazione e controlli interni nelle banche

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Informazioni tesi

  Autore: Mariarosaria Landi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze dell'economia e della gestione aziendale
  Relatore: Rosaria Cerrone
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 181

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