Gli integratori alimentari: legislazione e classificazione

I consumatori possono essere tratti in inganno e confondere un integratore con un medicinale; quest'ultimo secondo la Direttiva 2004/27/CE (G.U. L136/34 del 30 aprile 2004) è definito come “sostanza o associazione di sostanze presentate come avente proprietà curative o profilattiche delle malattie umane (…) utilizzata sull'uomo o somministrata all'uomo allo scopo di ripristinare, correggere, o modificare funzioni fisiologiche”.

Sia gli integratori sia i medicinali possono contenere una serie di sostanze di origine animale, vegetale, oppure chimica da assumere e possono perciò essere facilmente confusi; in realtà i medicinali avendo proprietà terapeutiche o profilattiche delle malattie hanno sempre indicato sul foglietto illustrativo il tipo di malattia che curano o prevengono, al contrario degli integratori alimentari che non riportano alcuna indicazione terapeutica.

Un'ultima differenza riguarda le indicazioni sugli effetti collaterali che sono obbligatoriamente riportate sul foglietto illustrativo dei medicinali ed invece sono assenti negli integratori, i quali non possono avere alcun grado di tossicità ai dosaggi di consumo indicati e non presentano perciò alcuna controindicazione (Romagnoli e Franchini, 2010).

Gli integratori inoltre avendo solamente la funzione di integrare la dieta per mantenere un buono stato di salute e benessere dell'organismo non devono essere confusi con i prodotti dietetici, che invece sono utilizzati per particolari esigenze nutrizionali o fisiologiche, che devono essere riportate in etichetta.

Si deve distinguere tra integratori alimentari coadiuvanti di diete ipocaloriche e prodotti dietetici destinati a diete ipocaloriche per la riduzione del peso; i primi hanno solo il ruolo di supplemento per mantenere l'equilibrio del regime alimentare, non possono essere usati come sostituti di un pasto e non possono portare alla diminuzione del peso corporeo se non associato ad un aumento dell'attività fisica e ad una dieta ipocalorica; i secondi sono invece sostitutivi di una sola o dell'intera razione alimentare, disciplinati dal Decreto Legge del 7 ottobre 1998, n.519 (G.U. n.94 del 23 aprile 1999) (Ministero della Salute, Decalogo per un corretto uso degli integratori alimentari, Direzione generale per l'Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione, 7 maggio 2015).