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Nazionalismo e minoranze etniche: la Repubblica di Macedonia tra questione greca e multietnicità

Grecia e Macedonia: nazionalismi a confronto

Dopo la caduta della Federazione Jugoslava il nazionalismo greco non avrebbe accettato l'esistenza di uno stato indipendente macedone sul suo confine, l'esistenza di una distinta identità nazionale macedone, dato che questa identità esiste già sul proprio territorio. Ritenendo che il nome Macedonia faccia parte del loro patrimonio storico e culturale e che esso non possa essere utilizzato per l'identificazione di un'altra nazione, "la nuova identità macedone è vista come una minaccia alla grecità". In seguito alla dichiarazione d'indipendenza della Macedonia la Grecia ha quindi intrapreso una vera e propria battaglia diplomatica che dura ancora oggi dopo 22 anni.

Esclusa la parte più radicale tra i nazionalisti greci, la quale sostiene che tutta la regione fino a nord di Skopje sia greca, la parte più moderata sostiene che l'attuale confine nord dello stato greco coincida con il confine nord dell'Antica Macedonia e che quindi la regione slava del Vardar non possiede alcun diritto di definirsi Macedonia e di definire macedone il suo popolo, appropriandosi così di discendenze, miti e simboli che non le appartengono, essendo gli slavi arrivati in quelle zone tra il VI e il VII secolo dopo Cristo.

Alessandro Magno è cosa ellenica e il popolo greco mal accetta la Repubblica di Macedonia autodefinisca se stessa e il suo popolo suoi diretti discendenti. La Macedonia è greca, i macedoni sono greci e quello che attualmente si definisce come Macedonia altro non è che uno stato creato dal nulla per mano di Tito per l'equilibrio della RSFJ: questo è il pensiero del nazionalismo greco e questo flusso nazionalistico ha attraversato l'intera penisola ellenica in seguito alla secessione dell'ex RS di Macedonia. Oltre che per motivazioni strettamente simboliche e di discendenza la Grecia vedeva nel nuovo stato appena creatosi un pericolo per la propria integrità territoriale.

Il VMRODPMNE infatti, primo partito salito al governo, attraverso una forte propaganda spingeva per una riunificazione con la Macedonia Egea e quella del Pirin, affinchè il popolo macedone potesse stabilirsi all'interno di un unico confine. Modificati dal governo di Skopje, sotto espressa richiesta greca, gli articoli 3 e della Costituzione macedone, gli unici che potevano implicare in qualche modo una qualche posizione irredentista, ai quali furono aggiunti emendamenti affinchè la Grecia fosse rassicurata sul fatto che la Macedonia non avesse alcun progetto irredentista, il simbolo più conteso nell'attuale guerra culturale tra Macedonia e Grecia rimane senza dubbio il nome dello stato e i simboli nazionali presi in "prestito" dalla storia ellenica, partendo dal presupposto che "Alessandro Magno e gli antichi macedoni erano greci, e la antica e la moderna Grecia sono legate da una linea di continuità razziale e culturale, solo i greci hanno il diritto di identificarsi come macedoni".

La controparte macedone controbatte sostenendo che "un macedone è definito come una persona la quale parla, per via ereditaria, una lingua slava proveniente da quella regione, conosciuta come Macedonia".

L'incapacità di greci e macedoni di accordarsi sul nome dello stato e del popolo che lo costituisce sembra essere il prodotto dell'utilizzo di criteri totalmente differenti nel definire termini di base: per i greci la parola Macedonia e ogni sua accezione va a rappresentare antichi simboli e miti e il suo utilizzo da parte del governo di Skopje è come se li defraudasse di tali simboli, che insieme al nome entrerebbero di prepotenza nella sfera d'esistenza del nuovo stato, che da parte sua non disdegna di autoidentificarsi come diretto discendente di Alessandro Magno escludendone la Grecia; per i macedoni, d'altra parte, lo scopo principale è quello del riconoscimento della loro specifità etnica ed essendo conosciuti da oltre quarant'anni come macedoni abitanti la RS di Macedonia, dover modificare il nome sarebbe come cadere di nuovo in quel limbo in cui l'identità macedone ha vissuto per diversi secoli, e avendola trovata da pochi decenni, il governo di Skopje non può e non vuole accettarlo.

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Nazionalismo e minoranze etniche: la Repubblica di Macedonia tra questione greca e multietnicità

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Informazioni tesi

  Autore: Gianluca Marino
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Dario Padovan
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 131

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