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Stress lavorativo e strategie di coping

Manifestazioni psico-fisiche dello stress

Già l'approccio biologico allo stress, sfociato nel fondamentale lavoro di Selye, mostra chiaramente che le richieste esterne producono risposte fisiologiche che possono causare danni fisici, e perfino la morte (Cassidy, 2002). Diversi studi basati su prove di stimolazione di risposta immunologica ai virus, hanno ribadito l'esistenza del nesso tra stress e funzione immunitaria (Cassidy, 2002).

Anche se, per ragioni etiche e pratiche, la maggior parte degli studi sperimentali controllati riguardano il comune raffreddore, questi studi hanno dimostrato che gli individui che percepiscono la loro vita come stressante, vanno più facilmente incontro a infezioni virali. (Cassidy, 2002). Gli effetti dannosi dello stress cronico si possono manifestare in vari modi, sia a livello diretto che indiretto, attraverso abitudini e/o riduzione delle difese immunitarie". (De Carlo, 2005). Le manifestazioni dello stress nel soggetto, possono essere rappresentate da: disturbi del sonno, disturbi digestivi, riacutizzazione di malattie già presenti, alterazioni cutanee, pensieri negativi persistenti, incubi, umore depresso, ansia o insicurezza, disturbi muscoloscheletrici e respiratori. (Ferrari, 2012) Lo stress può giocare un ruolo importante nello sviluppo di problemi psicosomatici quali capogiri, affaticamento, mal di schiena e palpitazioni.

Tutto questo avviene in quanto lo stress genera una risposta neurofisiologica non controllabile nel sistema limbico, caratterizzata da un aumento della secrezione di adrenalina, noroadrenalina e cortisolo nel sangue, aumento della respirazione, della pressione sanguigna e del consumo di ossigeno, tutte risposte necessarie per mettere in atto quel comportamento di "attacco e fuga" già descritto da Selye nella SGA (Ferrari, 2012) In generale, gli stressors vanno ad influenzare la patogenesi di malattie fisiche, in quanto causano stati emotivi negativi, che, a loro volta, esercitano effetti diretti sui processi biologici o su quegli schemi comportamentali, che influenzano il rischio di contrarre malattie. Il principale legame biologico tra emozioni e malattia è rappresentato dagli ormoni. L'adattamento agli stressors comporta cambiamenti comportamentali, che possono a loro volta infuenzare il rischio di contrarre malattie.

Ad esempio, persone esposte agli stressors, o che ritengono di essere sotto stress, tendono ad adottare comportamenti poco salutari: possono fumare di più, bere più alcoolici, mangiare in modo disordinato, fare meno esercizio fisico, e dormire di meno. (Conway, Vickers, Ward, e Rahe, 1981; Cohen, Kessler e Gordon, 1995). Cooper (1986) elenca 7 correlati comportamentali dello stress: Tabagismo, Alcolismo, Dipendenza da farmaci Umore depresso Insoddisfazione lavorativa Riduzione dei livelli di aspirazione (De Carlo, 2005).

Per quanto riguarda la relazione tra stress e malattia, un fattore che risulta essere importante è il perdurare nel tempo dello stressor. (Compare e Grossi, 2012). La letteratura distingue infatti uno stress acuto ed uno cronico. Anche se si tratta di termini ampiamente usati in letteratura, sono stati fatti pochi tentativi per cercare di definire dei parametri precisi che distinguano la durata, e quindi la differenza tra "acuto" e "cronico" (Cohen, Kessler e Gordon, 1995, p.14) Nel suo essere acuto oppure cronico, lo stress e il suo durare nel tempo può comportare lo sviluppo di sintomatologie psicofisiche predisponendo alla insorgenza di malattie, le più frequenti delle quali risultano essere quelle gastroenteriche e cardiovascolari (Compare e Grossi, 2012).

Una ampia varietà di situazioni e di eventi possono essere considerati stressanti, e quindi potenzialmente pericolosi per il benessere psico-fisico della persona; anzi, secondo la conclusione di Lazarus e Folkman (1984), qualunque evento è un potenziale agente stressante (Cassidy 2002). Negli ultimi anni, è stato però soprattutto lo studio della relazione tra questo o quell'aspetto del lavoro e la salute, a generare una fiorente letteratura, nella quale lo stress è il principale meccanismo esplicativo per dare conto dei problemi di salute delle persone (Cassidy 2002).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Stress lavorativo e strategie di coping

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Informazioni tesi

  Autore: Claudia Elisabetta Muccinelli
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2014-15
  Università: Università Telematica Pegaso
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Discipline Psico-Sociali
  Relatore: Arrigo  Pedon
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 73

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