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I diritti delle coppie omosessuali nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo

I Paesi europei che hanno legalizzato matrimonio e adozione per le coppie omosessuali

Tra i paesi europei la Danimarca si contraddistingue per essere stata il primo Paese a riconoscere le unioni civili tra persone dello stesso sesso, nel 1989 (anche se per la legalizzazione del matrimonio si dovrà attendere il 2012). Essa, comunque, così come gli altri paesi della Scandinavia, è molto aperta nei confronti dei diritti concessi alla comunità LGBT.

Anche se la Danimarca tarderà a compiere un ulteriore passo importante, sin dagli anni ’90 ha riconosciuto tali unioni civili da cui derivano quasi gli stessi diritti e doveri dell’istituto matrimoniale a cui allora potevano accedere solo le coppie eterosessuali. Per quanto riguarda i diritti legali e fiscali, essi erano identici a quelli delle coppie di sesso diverso che avrebbero contratto matrimonio.

Nonostante ciò vi erano delle eccezioni:
- Le leggi che facevano esplicito riferimento al sesso di chi contraeva matrimonio non potevano essere applicate anche alle altre tipologie di coppie
- Regolamenti e trattati internazionali non valevano nei confronti delle coppie omosessuali perché esse erano ancora escluse dal matrimonio.

Inoltre, affinché la coppia potesse accedere a tale istituto era necessario che almeno uno dei due avesse i seguenti requisiti:
- Almeno uno dei due doveva essere cittadino danese o avere residenza in Danimarca
- Entrambi dovevano aver risieduto in Danimarca per due anni.

Dunque, nonostante la Danimarca si presenti come un paese più evoluto rispetto ad altri, poneva anch’esso dei limiti e parametri da rispettare per poter accedere a questo nuovo istituto.
Oltre, i limiti però, vi sono anche delle tutele concrete, ovvero la legge danese è categoricamente contraria a qualsiasi tipo di discriminazione che sia basata sull’orientamento sessuale e vi sono delle aggravanti se questo tipo di discriminazione è diffusa sotto forma di propaganda. E’ ad esempio proibito – agli esercizi commerciali – rifiutarsi di servire persone poiché hanno un determinato orientamento sessuale, ed anche attuare discriminazioni in ambito lavorativo.

Sin dal 2006 la Sinistra radicale ha presentato una risoluzione in cui chiedeva al governo di dar vita alla legge che avrebbe aperto il matrimonio a tutte le coppie. Ma tale richiesta trovò una forte opposizione, poiché tale legge non veniva ritenuta necessaria essendoci già le unioni civili attraverso cui una coppia poteva godere di diritti simili a quelli di una coppia sposata. Ma, negli anni successivi, vennero fatte altre richiese in merito e finalmente nel 2012 si giunse alla definitiva approvazione della legge che prevedeva:
1. Il matrimonio neutro permettendo anche alle coppie omosessuali di sposarsi sia in chiesa che in comune. E se una coppia aveva già contratto un’unione civili, questa automaticamente si trasformava in matrimonio. Gli altri avevano diritto ad accedere a tale istituto.
2. Che i singoli preti potevano decidere se sposare o no le coppie, e la stessa libertà era lasciata anche alle altre comunità religiose.

Per quanto riguarda il tema delle adozioni, sin dal 1999 era possibile per una persona appartenente ad una coppia omosessuale riconosciuta in quanto unione civile, adottare il figlio del partner. Nel 2006 il Folketing ha abrogato una legge del 1997 che vietava alle coppie lesbiche di accedere alla fecondazione assistita. E dal 2010 le coppie dello stesso sesso possono anche adottare congiuntamente, grazie ad una legge proposta dal Folketing e approvata lo stesso anno.
In Danimarca, sin dal 1981, l’omosessualità è stata declassata dall’elenco della malattie e gli omosessuali possono accedere anche al servizio militare. Non è ancora stata concessa la surrogazione di maternità per le coppie formate da due uomini e gli uomini omosessuali non possono donare il sangue.

Inoltre, la Danimarca si è dimostrata molto tollerante anche nei confronti dei transgender, infatti nel 2012 una guatemalteca è diventata la prima transgender d avere il diritto di asilo a causa della persecuzione ai suoi danni nel paese natale.
Invece, l’Olanda – con la legge del 21 dicembre 2000 – è il primo paese del nuovo millennio ad attuare la legalizzazione dell’istituto matrimoniale tra coppie dello stesso sesso. Tale diritto è riconosciuto se almeno uno dei due è cittadino olandese o dimostra di vivere in Olanda da almeno quattro mesi. Nel caso in cui uno dei due partner sia cittadino olandese, il matrimonio e/o l’unione registrata possono essere contratti anche se entrambe risiedono all’estero. E inoltre, gli stranieri che risiedono in Olanda possono sposarsi anche se la legge del proprio paese non riconosce o non ammette matrimonio o unione registrata.

Gli effetti del matrimonio omosessuale sono gli stessi derivanti dal matrimonio contratto da una coppia eterosessuale.
Le coppie dello stesso sesso – in seguito alla modifica di una legislazione – possono anche adottare, e se il figlio è nato da un precedente matrimonio, il partner che non è parente biologico diventa parente dei figli della persona che ha sposato.
In Olanda un’unione civile può essere convertita in matrimonio dall’ufficiale del registro anagrafico, e allo stesso modo un matrimonio può essere convertito in unione registrata. La conversione può avvenire solo nel comune in cui almeno uno dei partner è residente. Dalla conversione non deriva alcuna conseguenza, la situazione esistente resta immutata. Matrimoni e unioni registrate all’estero possono essere convertite in Olanda, a patto che ciò sia riconosciuto dal paese in cui il matrimonio o l’unione registrata è stata celebrata.
Così come il matrimonio tra persone di sesso diverso, anche quello tra persone dello stesso sesso può essere sciolto in seguito ad una sentenza di divorzio trascritta nel registro dei matrimoni del comune dove è stato celebrato. Le coppie sposate possono scegliere la separazione legale, quelle registrate possono solo sciogliersi definitivamente.

Oltre l’adozione del figlio del partner, single e coppie dello stesso sesso (o differente) possono adottare un bambino che risieda in Olanda, indipendentemente dal fatto che tali coppie siano sposate, registrate o che semplicemente vivano insieme. Chi adotta il bambino, diventa legalmente suo genitore e si instaurano tutti i legami di parentela, cancellando quelli con la famiglia naturale.
Solo il Tribunale ha competenza in questo ambito. L’adozione viene concessa nell’esclusivo interesse del minore, pertanto è sottoposto a meccanismi rigorosi. Il Tribunale può concederla anche a single, indipendentemente dal fatto che la persona richiedente viva da sola, sia sposata, registrata o semplicemente convivente di fatto.

L’adozione di bambini stranieri e che non risiedono in Olanda (adozione internazionale), invece, è permessa alle sole coppie eterosessuali.
Un altro Stato che ha aperto le porte ai diritti delle persone omosessuali è la Spagna. Il parlamento spagnolo, il 30 giugno 2005, ha approvato una legge che rende legale l’unione tra due persone dello stesso sesso. E’ stato modificato l’art. 44 del codice civile che adesso sancisce che: ‘l’uomo e la donna hanno il diritto di contrarre matrimonio conformemente alle disposizioni di questo codice. Il matrimonio avrà gli stessi requisiti ed effetti nel caso in cui i contraenti siano dello stesso sesso o di diverso sesso).

La Spagna – quarto paese ad aver legalizzato il matrimonio omosessuale - si contraddistingue non solo per la concessione del diritto di accedere all’istituto matrimoniale anche per le persone omosessuali, ma per la sua ulteriore apertura nei confronti di chiunque voglia sposarsi e non può farlo nel proprio paese, non solo per i propri cittadini. Anche in questo caso però, sono richiesti dei requisiti:
- Uno dei due coniugi deve aver richiesto ed ottenuto la residenza in Spagna, proprio come accade per le coppie omosessuali (ma, ancora oggi, i matrimoni contratti all’estero non sono riconosciuti in Italia.

Le modifiche apportate al codice civile permettono ad una coppia omosessuale di accedere anche all’adozione congiunta o alla co-adozione (opportunità che nei fatti sembra essere più concreta per le coppie omosessuali, soprattutto lesbiche).
Dopo sette anni dall’approvazione di questa legge, l’opposizione si era fatta sentire fortemente sollevando una questione di legittimità costituzionale. La Corte Costituzionale adita, però, ha riconosciuto la legittimità della legge (anche nella parte che prevede l’adozione), salvando così oltre 22.000 matrimoni omosessuali contratti dall’entrata in vigore della legge.

Seppur con notevole ritardo, la Francia, si aggiunge ai paesi che hanno legalizzato il matrimonio omosessuale.
Nel 2013, l’Assemblea nazionale francese ha dato il via libera alle legge sulle nozze e l’adozione da parte di coppie dello stesso sesso. E’ stato modificato l’art. 143 del codice civile, che adesso recita: ‘Il matrimonio è contratto tra due persone di sesso opposto o dello stesso sesso’.
Recentemente, la legge è stata integrata con l’utero in affitto.

Nel 2014, in Gran Bretagna, è passato alla Camera dei Comuni il Marriage Bill, provvedimento che prevede la legalizzazione delle nozze gay, lasciando alle singole confessioni la libertà di autorizzare o meno le celebrazioni nei loro luoghi di culto. Successivamente la legge è stata definitivamente approvata ed entrata in vigore.
L’unione civile (Civil Partnership act – sottoscritta dalla Regina. Questa legge si riferisce esclusivamente a coppie dello stesso sesso, a cui garantiva gli stessi diritti e gli stessi doveri che due coniugi di sesso diverso assumevano contraendo il matrimonio) tra persone dello stesso sesso era già riconosciuta dal 2005.
Per quanto riguarda l’adozione, nel Regno Unito essa è legale per le coppie dello stesso sesso per effetto dell’Adoption and ChildrenAct, sin dal 2002. Prima di queste riforme ogni membro della coppia poteva adottare, ma i figli risultavano figli di genitori single e il partner era escluso dalla genitorialità, e dunque non aveva alcun legame parentale con il bambino.

Nel 2015 i paesi che hanno legalizzato il matrimonio omosessuale (e le adozioni) sono stati: Slovenia, Irlanda e Stati Uniti d’America.
L’Irlanda è il primo paese a compiere questo importante passo attraverso il voto popolare. Le votazioni sono state effettuate il 22 Maggio 2015. E’ un risultato storico, considerando che l’Irlanda è un paese a maggioranza cattolica in cui fino al 1993 l’omosessualità era considerata illegale. Tale risultato porterà alla modifica dell’art. 41 della Costituzione Irlandese in cui vi sarà scritto: «Il matrimonio può essere contratto secondo la legge da due persone, senza distinzioni di sesso».

Nel 2010 era già stata approvata in Irlanda una legge per le unioni civili, ampliata ad aprile del 2015 dal Children and Family Relationships Bill.

Questo brano è tratto dalla tesi:

I diritti delle coppie omosessuali nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo

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Informazioni tesi

  Autore: Federica Calderone
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2015-16
  Università: Università degli Studi di Messina
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze dell'amministrazione
  Relatore: Francesca  Perrini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 57

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