Skip to content

Quando lo yin diventa yang: la figura della donna-cavaliere nei romanzi wuxia

Le donne-cavaliere nella letteratura wuxia

La struttura patriarcale della società cinese ha sempre posto la donna in una posizione secondaria rispetto all’uomo. Lo stesso Mencio, uno degli esponenti più eminenti del confucianesimo, nello stabilire le cinque gerarchie che dovevano regolare i rapporti umani, poneva la moglie come subordinata al marito, riconoscendole solo il ruolo biologico di madre.

Questa inferiorità della donna rispetto all’uomo ebbe, ovviamente, un riflesso sulla produzione letteraria cinese. Emblematica è l’opposizione, nello Shijing (“Il Classico della Poesia”), delle due figure femminili presentate nei componimenti 57 e 58. La prima, una ricca aristocratica al centro della vita sociale, è l’oggetto irraggiungibile del desiderio dell’autore; la seconda, ridotta a vivere ai margini della società, è invece oggetto di pietà e rifiuto. Queste due donne sono tuttavia identiche, in quanto la loro condizione non dipende dal loro (de)merito personale, ma esclusivamente dall’uomo al quale sono legate: così la prima donna non ha un nome, un’identità, ma ci viene piuttosto presentata come la figlia di quel padre, moglie di quel marito, sorella di quel fratello; la seconda è stata abbandonata dal marito, e vive per questo nel disprezzo della società (Mair, 2001: 194-216).

La produzione letteraria successiva continuerà a rimarcare questa subordinazione della donna all’uomo, opponendo alle figure rare e, per così dire angelicate, delle mogli e figlie virtuose, quelle demonizzate delle donne che cercano di innalzarsi al di sopra della loro condizione.
A partire proprio dallo Shiji, in cui Sima Qian attribuisce all’intervento in politica delle donne la causa del crollo di molte dinastie, per arrivare fino a I briganti, in cui quattro donne vengono torturate e brutalmente uccise per aver osato sfidare uno dei membri della compagnia di fuorilegge, l’ambizione femminile viene vista come una causa certa di rovina.

Ne sono altri esempi Wang Xifeng, la donna incaricata dell’amministrazione della casa ne Il sogno della camera rossa di Cao Xue-qin, adorabile e divertente finché il potere che può esercitare sulla famiglia non la trasforma in una tiranna e un’assassina che perde presto qualsiasi tratto di umanità; e Jin Lian, la concubina di un ricco mercante in Chin P’ing Mei, che, ultima nella gerarchia della casa, cerca di diventarne la matrona, provocando così la distruzione della famiglia (Liu, 1967: 214-216).

A questa figura fortemente negativa della donna ambiziosa si affianca quella ancor più demoniaca della femme fatale, spesso incarnata dagli spiriti volpe, demoni simili a giovani e bellissime donne, che ammaliano gli uomini per succhiargli via lo yang, la forza vitale.

In questa tradizione letteraria, fortemente avversa a una figura femminile che non rispetti il ruolo lei assegnato dal confucianesimo, le donne-guerriero costituiscono un’eccezione a dir poco straordinaria. Protagoniste di alcuni racconti già in epoca Tang, a partire dal 1600 cominciano ad affermarsi sempre più stabilmente nei romanzi cavallereschi e militari, dove sono rappresentate come eroine particolarmente versate nel combattimento e il cui coraggio, valore e sacrificio personale arrivano a superare persino quello degli uomini (Altenburger, 2009: 40-45).

L’etichetta “donna-guerriero” è tuttavia estremamente generica e viene utilizzata per indicare tutte quelle figure femminili della letteratura cinese legate alle arti marziali, a prescindere dalle specificità che contraddistinguano ognuna di loro.

Anche le nüxia, in questo modo, vengono fatte rientrare in questa categoria, nonostante la loro abilità nel combattimento sia l’unico aspetto ad accumunarle alle altre donne-guerriero, per esempio, alle donne-generale. Queste ultime sono personaggi tipici del romanzo militare e/o storico, e dunque molto lontane dall’universo fantastico del wuxia. Esponenti dell’esercito, spesso strateghe, le donne-guerriero si lasciano coinvolgere dalla guerra, fanno proprie le cause dell’impero, combattono sul campo di battaglia fianco a fianco con i (o al posto dei) loro mariti e figli. Non di rado, poi, quando una donna guerriero sconfigge un avversario sul campo di battaglia lo costringe a sposarla, andando così ad affiancare all’immagine assolutamente non convenzionale della donna combattente, quella più tradizionale della moglie.

Tra le donne-generale annoveriamo, ad esempio, She Saihua e la figlia adottiva Mu Guiying, poste a capo della spedizione militare che avrebbe ispirato il romanzo Yangjia jiang yanyi (“Romanzo della Famiglia Yang”); o ancora Qin Liangyu, a capo di numerose spedizioni militari contro i mancesi in epoca Ming. Hua Mulan, la donna-guerriero più nota in Occidente, costituisce un altro caso a sé stante. Arruolatasi nell’esercito cinese al posto del padre troppo anziano, il continuo cambiamento di genere a cui si sottopone per nascondere la sua femminilità la distanzia dalle donne-generale, che invece non nascondevano la loro vera identità sul campo di battaglia.

Le nüxia al contrario, al pari dei cavalieri erranti, sono assolutamente estranee alla guerra, combattono per scopi personali, tendendo all’isolazionismo, sono ben lontane dall’unirsi a un esercito e men che meno propense a comandarne uno. L’obiettivo dei racconti che le vedono protagoniste è mostrare il loro coraggio e la loro lealtà, laddove il romanzo militare presta molta più attenzione alla strategia militare e all’evolversi delle battaglie.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Quando lo yin diventa yang: la figura della donna-cavaliere nei romanzi wuxia

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Monica Secchi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi Internazionali di Roma UNINT (ex LUSPIO)
  Facoltà: Lingue per l'Interpretariato e la Traduzione
  Corso: Interpretariato e Traduzione
  Relatore: Luisa Paternicò
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 42

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

letteratura cinese
cavalieri erranti
wuxia
donna cavaliere
nüxia
i briganti

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi