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Proposta di traduzione e di analisi del testo del testo Whole: vegetale e integrale. Il nuovo modo di ripensare la scienza

La traduzione inglese-italiano

Esistono delle difficoltà che si è soliti riscontrare spesso nella traduzione dall’inglese all’italiano e che possono causare problemi di interferenza linguistica a diversi livelli, portando alla creazione di frasi agrammaticali piuttosto anomale nel testo tradotto.

Per quanto riguarda l’italiano si ricorda uno studio di Tomasi e Pavesi (2001) su un corpus di testi scientifici per uso didattico che rileva fenomeni piuttosto ricorrenti di esplicitazioni a tutti i livelli (lessicale, sintattico, testuale, informativo) e ipotizza che il grado ed il tipo di esplicitazione possa in realtà variare in base allo scopo del testo tradotto.

Vengono riscontrati, però, anche fenomeni di semplificazione sintattica, risultando il testo italiano meno complesso, in questo modo, rispetto ad altri testi in italiano comparabili e non a un testo originale inglese. Fondamentalmente due aspetti rilevanti ai fini dell’organizzazione sintattica del testo sono: la semplificazione sintattica e l’esplicitazione. A livello pragmatico, invece, vi è un vasto uso di locuzioni, l’uso della referenza nominale e del mondo congiuntivo.

Per quanto riguarda la semplificazione sintattica, nel caso della traduzione dall’inglese in italiano, è alquanto prevedibile che i testi tradotti presentino nella struttura del periodo un grado di complessità sintattica mediamente più basso rispetto ai testi in lingua originale, proprio perché l’inglese moderno dimostra una certa preferenza per la paratassi e per la strutturazione del testo in periodi brevi poiché, ricalcato dalla nostra lingua, crea un periodare più fruibile e frazionato.

Del resto, secondo Toury, tale prassi riguarda il fatto che traducendo dall’inglese, non si spezzano i periodi o se lo si ritiene necessario, si interviene solo laddove nel testo originale la frase era già suddivisa in due parti autonome e coordinate da un segno di interpunzione “forte”, come un punto o una virgola o due punti.

Per determinare i periodi nominali all’interno della frase, come avevano già operato Tomasi e Pavesi, Berruto e Bescotti (1995) suggeriscono di prendere in considerazione la lunghezza dei periodi e delle proposizioni calcolata in numero medio di parole; questo procedimento potrebbe dare indirettamente un indicatore della complessità della frase intera. Tuttavia, quando si usa di un criterio che dà risultati indiretti, la validità di questi ultimi risulta discutibile in quanto è possibile che la lunghezza di una proposizione sia dovuta a lunghi elenchi o a ricchezza di aggettivi, piuttosto che alla forte incidenza delle nominalizzazioni.

Non si può parlare di semplificazione nel passaggio da una lingua ad un'altra, ma piuttosto di un fenomeno di interferenza che conferisce all’italiano tradotto dall’inglese maggiore semplicità sintattica rispetto ai testi originali. Per fare un esempio, basti esaminare l’esplicitazione del soggetto che altro non è che un fenomeno dovuto alla differenza tipologica tra l’italiano e l’inglese e che si ritiene derivi da fenomeni di interferenza. Secondo la struttura sintattica inglese, infatti, si è soliti tradurre ciò che l’inglese esprime esplicitamente ma che in italiano si potrebbe omettere.

Un esempio in questo senso è l’uso dei pronomi personali con funzione di soggetto: l’inglese, disponendo di una gran quantità verbali, sopperisce a tale carenza con l’obbligo di esprimere il soggetto e con la rigidità nell’ordine delle parole di modo che l’uso del pronome diventa obbligatorio. L’italiano, invece, prevede un uso meno sistematico: difatti viene considerata come (NSL) Lingua a Soggetto Nullo dal momento che il pronome soggetto può non essere citato grazie alla flessione verbale che mette a disposizione la persona e il numero e facilitando, in tal modo, l’individuazione del soggetto della proposizione (il pronome, in tal modo, presenterebbe un’informazione grammaticale ridondante).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Proposta di traduzione e di analisi del testo del testo Whole: vegetale e integrale. Il nuovo modo di ripensare la scienza

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Informazioni tesi

  Autore: Alice Baldetti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2015-16
  Università: Nuova Scuola Europea per traduttori e interpreti
  Facoltà: Mediazione Linguistica e Culturale
  Corso: Traduzione e interpretariato
  Relatore: Agatino Vecchio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 260

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