La Poesia di Libero De Libero

Come ho già detto nel capitolo precedente è un'impresa abbastanza ardua quella di riuscire a spiegare, attraverso una dovuta analisi, le parole di Libero De Libero specie se, da trent'anni a questa parte, non sono reperibili lavori di analisi critico-letterarie su di essi. Quella che farò, quindi, sarà un'analisi del tutto personale e aperta alle più svariate interpretazioni, cercando di estrarre il vero significato delle parole del poeta attraverso le emozioni che esse trasmettono, non sottovalutando la presenza di eventuali simbologie utili a decriptare codici e linguaggi apparentemente privi di senso; ragion per cui, trovo che non sia da sottovalutare la passione che De Libero nutriva per la pittura, un ardore che lo vide impegnato a frequentare sin da subito, gli ambienti artistici della capitale dove ebbe la fortuna di conoscere Scipione e Mafai, divenendo uno dei critici di riferimento per la "scuola romana"; oppure quando, successivamente, lo vediamo in qualità di direttore artistico della "Galleria della Cometa", contribuire alla promozione di eventi artistici quali esposizioni di pittori come Mafai e Mirko, Cagli e Afro, Fausto Pirandello e Guttuso, De Chirico. Da queste attività emergono suggestioni pittoriche presenti nella sua poesia, che non sono altro se non indizi di come egli abbia vissuto intensamente il rapporto con l'arte e con gli artisti che ha potuto e che ha voluto frequentare. [...]