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La sostenibilità in architettura attraverso la sua trattazione sulle riviste di settore

Bioclimatico e coscienza energetica

Quello che propone l’approccio bioclimatico sono semplici sistemi passivi che richiedono, per la loro regolazione, la partecipazione attiva degli utenti e quindi lo sviluppo di una “coscienza energetica” che dovrà far parte di programmi d’insegnamento.

L’educazione alla gestione e controllo delle tecnologie solari infatti è parte integrante del programma di costruzione di edifici bioclimatici. Quello che gli articoli in realtà non dicono è che, nonostante la gestione di sistemi passivi implichi la partecipazione degli utenti questo passo dovrebbe essere fatto gradualmente. Infatti se è vero che questi sistemi sviluppano una coscienza energetica, è anche vero che essa dovrebbe essere sviluppata prima di entrare in relazione con un sistema del genere per non comprometterlo con una totale ignoranza dell’utente sulla sua gestione.

Fra le cause che hanno determinato lo stato di degrado dell'ambiente costruito, si individua in modo chiaro il dominio dei sistemi tecnologici di climatizzazione che hanno eliminato il tradizionale rapporto "simbiotico" fra ambiente costruito e contesto fisico/climatico (Olgyay 1962). Questo importantissimo aspetto dell'approccio bioclimatico è emerso in modo esplicito solo negli ultimi 15 anni, da quando cioè si è diffusa la consapevolezza che non è più ecologicamente sostenibile il costruito che prevede un continuo aumento quantitativo degli input dì risorse materiali, di energie non rinnovabili e dei conseguenti output di inquinanti e rifiuti.

In particolare nella ricerca si è constatato un aumento di articoli negli anni tra il 2007 e il 2009, ciò non mi ha portato a delle considerazioni conclusive ma è stato solo un punto di partenza del mio ragionamento. Come si può presupporre da quanto detto, l'approccio bioclimatico in questi ultimi anni registra cambiamenti profondi nella domanda di cultura materiale e ambientale dell'abitare (nuovo rapporto con la natura, con la complessità dei luoghi e degli spazi, ecc.) e cerca di assimilare contributi provenienti da diversi saperi (tecnologia, bioedilizia) con i quali dialoga alla ricerca di strumenti conoscitivi e operativi di tipo ecologico.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La sostenibilità in architettura attraverso la sua trattazione sulle riviste di settore

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Informazioni tesi

  Autore: Nicoletta Bordoni
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Architettura
  Corso: Scienze dell'architettura
  Relatore: Andrea Giachetta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 344

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