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Psicologia e musica: il rapporto tra mente e suono

Il rapporto genitore-figlio: un fattore predittivo

Grazie alla musica e all'interazione con i genitori, il bambino ha la possibilità di esprimere se stesso, di utilizzare un canale comunicativo alternativo e quindi di ottenere un feedback col genitore favorendo lo sviluppo delle proprie capacità intellettive e cognitive.

La musica intesa come espressione “istintivo-emozionale”, oltre che promotrice di uno sviluppo affettivo, permette di esprimere i propri sentimenti: è in grado di creare un mondo immaginario nel quale il bambino può sperimentare e padroneggiare le proprie capacità, sviluppare una conoscenza dell'ambiente esterno e stimolare la propria creatività.

Nel periodo infantile le attività del cantare o suonare vengono attuate per un unico fine: il divertimento. Questa è la ragione per la quale si sviluppa una motivazione intrinseca nel praticare le attività musicali, vissute quindi in una dimensione di gioco, che stimola l'interesse del bambino.

Le ricerche (Yun Dai, 2001) hanno suggerito come i genitori abbiano spesso il potere di dirigere i loro bambini verso certe attività piuttosto che altre, in particolare durante i primi anni di vita.

In un importante studio inerente a questo tema (Davidson, 1996), si sono condotte delle interviste a 250 genitori ed ai loro bambini impegnati nello studio di uno strumento musicale.

I ricercatori hanno scoperto che l'interesse dei genitori nella musica e il loro coinvolgimento nell'apprendimento musicale dei figli sono variabili in grado di influenzare la prosecuzione o meno delle lezioni di musica dei figli.

I genitori possono giocare un ruolo critico sia nell'iniziare che nel sostenere l'apprendimento musicale dei bambini, specialmente durante l'emergere del talento musicale in età infantile.

Oltre allo sviluppo del talento musicale dei figli, ci sono molti incentivi che motivano i genitori a coinvolgere i loro bambini in attività musicali.

Una categoria di tali incentivi comprende ragioni legate ai benefici intrinseci, come lo sviluppo di una sensibilità estetica e musicale, il miglioramento in performance accademiche, una crescita personale, la disciplina e diligenza o l'arricchimento della propria vita interiore.

Altre ragioni hanno a che fare con fattori esterni, come lo status, il riconoscimento sociale, oppure sbocchi professionali o opportunità per una carriera di successo.

Tuttavia un'altra categoria di ragioni riguarda l'applicazione dello studio della musica come mezzo finalizzato allo sviluppo di attributi personali desiderabili, come l'etica del lavoro o il potenziamento della volontà e di capacità intellettive.

Non è stato però riportato quale - in riferimento al loro sostegno e supporto nell'apprendimento musicale del figlio tra gli incentivi - i genitori considerino il più importante; essi, ad esempio, vedono l'apprendimento musicale come un'esperienza arricchente per i loro bambini o come un'opportunità per una futura carriera di successo? Purtroppo non ci sono ancora elementi sufficienti per poter rispondere in modo esaustivo.

Si è scoperto che i genitori di bambini di successo nel campo della musica tendono ad essere coinvolti essi stessi nella musica, ad esempio nella forma di ascoltatori, tendendo ad incrementare il loro stesso coinvolgimento musicale, nel periodo in cui i figli seguono le lezioni di musica.

A conferma di ciò, la maggioranza dei genitori di pianisti eminenti mostra un interesse tipicamente vocazionale nella musica, una variabile degna di nota.

Una preoccupazione che emerge rispetto al coinvolgimento parentale riguarda il fatto che genitori sempre più ambiziosi possano usare l'abilità dei loro bambini per soddisfare il proprio ego e la propria vanità e quindi mettere in atto pressioni esterne o coercizione, in grado di stimolare la ribellione del figlio sviluppando una relazione di tipo conflittuale.

Minacce ed ansia da prestazione possono infatti impedire lo sviluppo di una motivazione intrinseca nel praticare l'attività musicale.

L'incoraggiamento genitoriale, enfatizzando il valore intrinseco del compito, facilita la motivazione intrinseca del bambino per quel compito, mentre un'enfasi centrata sulle motivazioni estrinseche, decresce l'intrinseca motivazione del figlio.

Le previsioni genitoriali di mete, modelli e aspettative, influenzano non solo le motivazioni, ma forniscono anche le direttive per il successo del bambino.

Il supporto parentale gioca un ruolo importante anche nella volontà, caparbietà e impegno mostrati dal figlio nella sua applicazione nello studio musicale, attraverso i differenti step, utili per padroneggiare lo strumento.

L'orientamento musicale dei genitori e le loro reazioni alle performance musicali del figlio, avranno un impatto considerevole sulla motivazione intrinseca del bambino ad imparare e praticare la musica.

Esaminando le ragioni soggiacenti al supporto parentale nell'apprendimento musicale del figlio, si è osservato come le credenze e le aspettative dei genitori influenzino l'apprendimento e il training musicale del figlio.

Anche i gusti musicali dei genitori svolgono un ruolo importante nel legame genitorebambino.
Studi in numerosi campi suggeriscono che gli atteggiamenti, i comportamenti e le preferenze genitoriali, possono avere un'influenza significativa sullo sviluppo di qualità o di attributi musicali del figlio.

Gli atteggiamenti genitoriali sono significativi e importanti fattori di predizione in diversi ambiti, non solo musicali, come ad esempio le attitudini politiche dei loro figli, le loro credenze religiose e così via.

Al fine di determinare il grado di influenza genitoriale e prendendo come oggetto di analisi il legame genitore-figlio, in una recente ricerca (Serbun, 2010) si sono esaminate le interrelazioni tra le preferenze musicali dei genitori, le valutazioni espresse dai figli nell'età del college, e il carattere del legame genitori- figlio.

Analizzando la dinamica delle interazioni genitore-figlio, è possibile notare come la forza dell'associazione tra comportamenti genitoriali e quelli dei loro bambini dipenda dalla natura del legame genitore-bambino, ovvero dallo stile educativo adottato dai genitori; uno stile in cui i genitori siano disponibili e attenti, fornendo ai loro figli supporto e affetto nelle loro esplorazioni e perseguimento nei loro interessi, sarà in grado di influenzare maggiormente le scelte e gli atteggiamenti del figlio.

L'ipotesi di questa ricerca si basa sull'idea che gli studenti del college dichiaranti, come misurato da un test, una visione del loro caregiver come accudente e affettuoso, apprezzeranno maggiormente la musica proprio in relazione all'immagine avuta del proprio genitore. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Psicologia e musica: il rapporto tra mente e suono

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Informazioni tesi

  Autore: Francesca Brini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Pontificia Università Salesiana
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Roberta Chiodo Martinetto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 122

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