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Le Allucinazioni Uditive: aspetti teorici e l'esperienza di un gruppo di auto mutuo aiuto in un CSM Romano

Gli “Uditori”

Gli uditori di Voci che negli anni hanno partecipato al gruppo sono stati 25; attualmente esso comprende dieci partecipanti di età compresa tra i 32 e i 60 anni, alcuni dei quali ne sono entrati a far parte fin dal 2012 e gli ultimi due entrati alla fine del 2015. Di questi l’85% ha una diagnosi di psicosi dello spettro schizofrenico, gli altri rispondono ad una diagnosi di disturbo bipolare con sintomi psicotici.

Ciascun incontro inizia con una domanda da parte di uno dei due facilitatori, da cui prende avvio la discussione ed è: ”Come è andata con le Voci durante queste due settimane? Cosa hanno detto le Voci ?”.

Come già detto, il gruppo si muove al di fuori di quelli che sono i ruoli di ogni individuo, poiché all'interno di esso si è tutti uguali e ci si dirige verso uno stesso obiettivo: la recovery. É un gruppo eterogeneo ed aperto a tutti, che ridefinisce e delinea la propria identità ogni volta che entra un nuovo membro. Si muove al di fuori delle categorie e della diagnosi. La scelta di inserire nuovi membri viene sempre condivisa con il gruppo, nel momento in cui gli operatori ritengano che si è raggiunto un sufficiente senso di appartenenza e di competenza nel trattare il fenomeno delle allucinazioni uditive, all’interno di una relazione di auto-mutuo-aiuto.

Gli strumenti e le tecniche utilizzate durante gli incontri sono stati:
-la mappatura delle voci: all’ingresso di ogni partecipante viene condotta una intervista volta a delineare le caratteristiche delle Voci (ad esempio quando è avvenuto lo scompenso, qual è stata la prima Voce, quante sono, che età hanno, qual è il sesso delle Voci, qual è quella dominante…)
-le strategie di fronteggiamento delle voci
-gli esercizi (simulate, role playing...) volti a creare/rafforzare l'unione tra i partecipanti e il senso di appartenenza
-alcuni esercizi fisici volti al rilassamento al termine di ogni incontro

L’obiettivo dei partecipanti è quello di essere un gruppo e la percezione comune è quella di poter evadere dalla condizione di isolamento in cui spesso si è inseriti, di poter sperare in una qualità migliore di vita. Nel gruppo si cerca di normalizzare l'esperienza comune attraverso la condivisone con tutti i membri delle proprie esperienza, non sottoponendo nessuno a giudizio e non attribuendo loro nessuno stigma; inoltre all'interno del gruppo si trovano amici, alleati, persone di cui potersi fidare. Questo aiuta a ridurre l'ansia causata dalle voci e a trovare la giusta spinta per poterle fronteggiare.

Aspetto ancora più rilevante è quello della accettazione, in alcuni casi, della presenza delle Voci nella propria vita, iniziando a considerarle come parte di sé e della propria persona. L’uditore di voce, in questo processo di crescita personale, può essere in grado di riconoscere le proprie potenzialità, le proprie risorse e competenze, riuscendo a sfidare il potere delle voci, iniziando a conoscere la propria esperienza e a convivere con essa. Tutti i partecipanti dichiarano di ricevere un forte sostegno da questo tipo di trattamento, sentono ridotto il senso di isolamento, sentono di potersi esprimere liberamente e di ricevere un aiuto emotivo ed operativo dal gruppo.

Tutti hanno registrato quantomeno una riduzione della frequenza e dell’intensità disturbante del fenomeno allucinatorio, si sentono meno destabilizzati da questa esperienza e più in grado di padroneggiare la propria mente e i propri comportamenti. L’umore, l’adattamento e la progettualità sono significativamente migliorati, l’assunzione della terapia regolare così come l’aderenza al progetto terapeutico. L’avvenuto controllo sulle voci ha determinato una minore necessità di ricorrere alla malattia per coloro che sono inseriti in una attività lavorativa, diminuendo i giorni di assenza. Un solo paziente ha ricevuto un ricovero in ambiente psichiatrico nell’agosto del 2014.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le Allucinazioni Uditive: aspetti teorici e l'esperienza di un gruppo di auto mutuo aiuto in un CSM Romano

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Informazioni tesi

  Autore: Zaira Bandiera
  Tipo: Tesi di Specializzazione/Perfezionamento
Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
Anno: 2016
Docente/Relatore: Antonio Fenelli
Istituito da: Associazione di Psicologia Cognitiva Roma
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 21

FAQ

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Parole chiave

psicoterapia
psicosi
schizofrenia
allucinazioni
psicoterapia cognitiva
voci
gruppi di auto-mutuo aiuto
centro di salute mentale
post-razionalismo

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