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La Controcultura Hippie di metà anni Sessanta e i Valori Post-Materialisti

Ascesa e declino del movimento giovanile

Nel ruolo di osservatore esterno, e tenendo in considerazione la 'teoria dei sistemi sociali' di Niklas Luhmann, per indicare il rapporto che intercorre tra cultura di massa e controcultura nel corso degli eventi, descriverò il movimento hippie in modo ambivalente:
1. lo considererò “controcultura” qualora dovessi descriverlo in rapporto alla cultura predominante, selezionando ciò che è identificabile con la società americana e da cui il movimento si differenzierà con concetti e ideali totalmente alternativi rispetto a essa.
2. lo considererò “cultura” qualora dovessi descriverlo dal suo interno, tenendo conto che il movimento è un “sistema” che si differenzia dalla società, da cui però non si esclude, ma con cui cerca un confronto e, quindi, è un “sistema aperto” (attraverso “continui rapporti di scambio con l'ambiente”) che tenta di cambiare l’ambiente sociale sul piano della cultura.

Riprendendo, allora, i concetti, definiti nell'introduzione di “cultura” e “controcultura”, posso sostenere come gli hippie possano essere considerati al tempo stesso cultura e controcultura.
Si potrà notare come la rivoluzione degli hippie punti non al cambiamento radicale della società tramite la presa al potere o una lotta di classe (come le rivoluzioni borghesi di inizio '900), ma a una nuova consapevolezza della realtà che debba partire dal singolo individuo.

Prima di affrontare quelle che saranno le tappe storiche degli hippie, tra la metà e la fine degli anni Sessanta, voglio ricapitolare le varie correnti presenti a San Francisco, che andranno a formare e influenzare ciò che saranno i concetti, gli ideali e i pensieri del movimento giovanile:
- Movimenti pacifisti, per i diritti civili delle donne, contro la segregazione razziale e contro il nucleare;
- San Francisco Renaissance (che comprendeva artisti bohémien e i beatnik);
- Diggers (il cui contributo all'interno della comunità è stato già descritto e sarà decisivo per la sua organizzazione);
- Merry Pranksters (fondamentali per la diffusione delle droghe e della cultura psichedelica in generale);
- Giovani (universitari o nomadi, saranno principalmente loro i protagonisti del cambiamento)

Ho già individuato nella città californiana lo sviluppo del principale movimento culturale. Tuttavia, per essere più preciso, il luogo in cui gli hippie andranno a svilupparsi si individua all'interno di San Francisco in un quartiere, quello di Haight Ashbury, un'ex quartiere borghese decaduto, con affitti economici e situato vicino a un'università, che sarà trasformato dai Diggers in rifugi, case collettive, cliniche, negozi, sale concerto, in cui i giovani potessero trovarsi, confrontarsi e condividere le proprie idee. Particolare da sottolineare è che, ad alloggiare in questo quartiere, oltre ai giovani, vi erano anche gli artisti e i musicisti, che suoneranno nei vari live. Saranno i The Charlatans, Jefferson Airplane, Country Joe and the Fish, Big Brother and the Holding Company e Grateful Dead.
Questo indica la stretta relazione tra musica e movimento, e per l’assenza di distinzioni interne. Artisti e giovani vivevano giornalmente assieme, in un continuo scambio e confronto.

Altra caratteristica, forse la più significativa, sarà che la musica non è ancora trasformata in merce, si materializza solo negli spettacoli pubblici o nel tempo libero degli artisti in cui sperimentano suoni e tecniche nuove.
Questi artisti acquisiscono popolarità in virtù dei concerti, a differenza dei musicisti popolari che devono l'esser famosi ai metodi utilizzati dal mercato: la tecnica del plugging (consistente nel “ripetere qualcosa sino a che questo diventi riconoscibile per farlo accettare”) e la trasformazione della musica in merce (che ha come conseguenza l'acquisto feticcio, da parte dei fan, degli album o di oggetti di consumo pubblicizzati). L'industria di massa e i guadagni che essa potrebbe comportare nell'ambiente musicale, almeno in questo periodo, non saranno necessari né per il successo degli artisti, né per la diffusione del genere. […]

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Controcultura Hippie di metà anni Sessanta e i Valori Post-Materialisti

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Alfarano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi del Salento
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Valentina Cremonesini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 66

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