Skip to content

Cinema e Diritto di Fronte alla Morte

Eutanasia, autodeterminazione ed etica

In accordo con quanto affermato dalla filosofia di David Hume, nell’ambito dell’eutanasia si considera l’utilitarismo (dal latino utilis) come un principio guida nella determinazione delle scelte. Si tratta di una dottrina filosofica di natura etica e positivista per cui è un bene ciò che aumenta la felicità degli esseri sensibili e che si misura dalla differenza data da ciò che, al contrario, costituisce un limite, riversandosi sui mezzi disponibili per raggiungere la massima soddisfazione e sugli aspetti dell’intero sistema economico .
Dal momento che nella vita non si possono applicare delle equazioni, a contrastare il principio utilitarista è il dubbio o il rifiuto della volontà di morire, anche quando si è coscienti e gravemente malati. Quando si parla di volontà di morire, però, emergerebbe un problema in capo all’autodeterminazione.

Quando si parla di eutanasia volontaria, si ritiene che non si possa dare, infatti, per scontato che il soggetto sia effettivamente consapevole di decidere sulla vita e sulla morte.
Perfino quando un soggetto stipula, in accordo con la piena coscienza, un testamento biologico, ci si chiede se poi lo stesso, trovandosi in una situazione di incapacità, sarebbe ugualmente propenso alla possibilità che qualcuno gli neghi il sostentamento o i farmaci necessari alla sua sopravvivenza.

In virtù di ciò, è preferibile, secondo Philippa Ruth Foot, non legalizzare l’eutanasia, poiché l’introduzione di una simile pratica su una base routinaria comporterebbe due ordini di problemi: innanzitutto, creerebbe situazioni difficili da verificare in merito alla richiesta di eutanasia e al rispetto del consenso dell’interessato; in molte altre situazioni in cui la proposta di un’eutanasia risulta pertinente, mancano le condizioni soggettive del consenso (capacità decisionale, libertà), che di fatto rendono difficile conoscere la reale e attuale volontà. In secondo luogo, le aspettative di cura, nel contesto di un sistema che prevedesse l’eutanasia per gli incurabili, risulterebbero significativamente ridotte, poiché il paziente saprebbe che, nelle sue condizioni, ci si attende normalmente che egli rinunci a essere curato e, anzi, chieda di essere ucciso.

Un più netto rifiuto dell’eutanasia viene formulato da Daniel Callahan che teme che la possibilità di autodeterminazione riguardo alle scelte sul fine vita diventino un’istituzione e facciano perdere significato alla malattia e alla sofferenza, che richiedono, invece, di essere vissute e affrontate al fine di trovare una cura. Oltretutto, secondo Callahan, non si può neanche parlare strettamente di autodeterminazione. In primo luogo, eutanasia attiva e passiva e suicidio assistito non sono atti che esprimono esclusivamente l’autonomia individuale: essi, per definizione, implicano la partecipazione di un altro individuo che è solitamente proprio chi professionalmente dichiara di volersi occupare della cura della vita e della salute.

In secondo luogo, l’uccisione non è mai stata accettata nella storia come regola della relazione contrattuale fra adulti consenzienti, perciò, mentre nelle civiltà moderne si sono progressivamente limitate le eccezioni a questa regola (ristrette alla legittima difesa e alla guerra giusta), la legalizzazione dell’eutanasia inaugurerebbe una pericolosa inversione di tendenza. In terzo luogo, il diritto all’autodeterminazione dovrebbe essere sinonimo ed espressione di libertà di essere e di esistere e non può trasformarsi nel diritto di chiedere agli altri di essere uccisi, legittimando la libertà altrui a uccidere e invadere, così, la sfera dell’autodeterminazione e il proprio diritto all’esistenza.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Cinema e Diritto di Fronte alla Morte

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Amelia Agnusdei
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2015-16
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Antonio Incampo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 162

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi