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Il resoconto come strumento della formazione riflessiva in psicologia. Un'indagine empirica.

La competenza narratologica: narrare per pensare e organizzare

La capacità di resocontare è una vera e propria competenza, una competenza narratologica, che consiste nella capacità di pensare l'esperienza vissuta e di organizzare relazioni (Montesarchio e Venuleo, 2009).

La narrazione innesca processi di sense-making, indirizzando una ricerca di significati all'interno di uno spettro di significati possibili (cfr. Pulvirenti, 2005); essa è una pratica finalizzata al riconoscimento e alla riflessione intorno ai processi simbolici che fondano il testo.
Il resoconto è lo strumento narrativo per eccellenza, è un testo relazionale che nasce ed è determinato da un contesto e racconta una specifica costruzione della realtà attraverso le categorie interpretative di chi lo produce.

È uno strumento necessario per pensare le emozioni implicate entro la relazione psicologico-clinica (Carli, 2007), emozioni agite collusivamente nel qui ed ora di una specifica relazione tanto dal cliente quanto dallo psicologo.

Questa centratura sulle emozioni non deve essere intesa come un'esposizione diaristica, ma come un ripensamento delle categorie simbolico-affettive che organizzano il rapporto agendo come generatrici di senso.

Il resoconto mette in relazione il piano degli aspetti emozionali con quello degli obiettivi: le emozioni diventano indicatori da cui partire per governare l'implicazione propria e dell'altro e per co-costruire gli scopi della relazione professionale. La riflessione sulle fantasie agite infatti permette di interrogare la domanda del cliente, dunque serve allo psicologo per fornire il proprio servizio.

La capacità di resocontare è un importante obiettivo della competenza psicologica proprio perché è intesa come la possibilità di andare oltre quanto è avvenuto nella relazione, dando senso ai processi culturali-organizzativi che la fondano - mediante l'utilizzo di categorie e modelli capaci di guardare a tali dimensioni.

“Il resoconto è un'elaborazione linguistica delle emozioni vissute entro la relazione, attraverso categorie psicologico cliniche che permettono di interrogarsi e costruire il senso degli eventi” (Margherita, 2008, p.189).

La competenza a resocontare può essere assimilata alla funzione psicologica in quanto ricerca e riformula il senso di un'esperienza (Giornetti, Loporcaro e Sarubbo, 2011).
La resocontazione è qui proposta come un momento di sospensione dell'azione per riflettere sugli agiti emozionali (propri e del cliente – singolo, gruppo o organizzazione) e in questo senso identifica la funzione riflessiva dello psicologo, ma ciò non vuol dire che sia utilizzata da tutti in questo modo. La resocontazione spesso è un ulteriore agito, piuttosto che una rielaborazione dell'esperienza o uno strumento per “riflettere su”.

Il resoconto infatti “non possiede in sé criteri che ne possano organizzare l'uso, prende forma ed orientamento in funzione dei modelli professionali e simbolici di chi lo [scrive]” (Venuleo, 2008, p. 181).

Lo psicologo resoconta ciò che ritiene utile e pregnante osservare, riportare, interpretare rispetto al testo del cliente – un testo che comunque è generato in uno spazio simbolico situato ed intersoggettivo. Ciò che è reso rilevante scrivere nel resoconto dipende dalla teoria di riferimento che organizza l'osservazione dei fenomeni e le categorie con cui essi vengono letti.

Si può dire che il resoconto sia l'incarnazione nel linguaggio di categorie mentali preverbali: nel resoconto mediante il linguaggio precipitano rappresentazioni condivise del caso, dell'azione professionale, del rapporto.

Resocontare l'esperienza si configura dunque per lo psicologo come esplicitazione della dimensione rappresentazionale a se stesso, all'altro che partecipa all'intervento e alla comunità scientifica (cfr. Carli, 2007). In relazione a quest'ultimo tipo di destinatario, il resoconto serve ad esplicitare una riflessione sulle condizioni in cui si esplica l'azione dello psicologo e a delineare nuove linee di sviluppo che trascendano le componenti episodiche della relazione. La produzione di resoconti contribuisce a precisare lo statuto scientifico della psicologia clinica, traducendosi in una circolarità che va dalla prassi alla sua ridefinizione (Lancia, 1990).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il resoconto come strumento della formazione riflessiva in psicologia. Un'indagine empirica.

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Informazioni tesi

  Autore: Serena Bianco
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi del Salento
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Claudia Venuleo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 74

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