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Politiche per favorire la competizione per le imprese - l'Antitrust

L’antitrust nella Comunità Europea

Anche a livello comunitario l’affermazione dell’economia concorrenziale non fu affatto senza contrasti.
Il Trattato istitutivo dell’Unione Europea meglio conosciuto come Trattato di Roma, reso esecutivo con la legge 14 ottobre 1957, nr. 1203, prevede, si, negli artt. 85 e segg. disposizioni che colpiscono le intese restrittive e gli abusi di posizioni dominanti delle imprese, ma all’inizio era pur vero che tali principi erano stati concepiti in un contesto ben più limitativo. Da un lato erano circondate da altre norme che ne sottolineavano il valore ancillare ed accompagnate dall’esplicita affermazione che il Trattato era neutrale rispetto alla proprietà pubblica o privata dell’impresa e dall’altro si scontravano con le politiche industriali ed agricole e con gli interventi ripetuti che venivano attuati, tipo assegnazione di quote produttive alle imprese, o il divieto di importazione a prezzi competitivi.

Difficilmente si sarebbe usciti da questo equilibrio chiaroscurale, senza la presenza all’interno della Commissione di una forte posizione pro-concorrenza, stimolata anche dalla crescita dell’economia e dalla graduale liberalizzazione del mercato internazionale.
Con il Trattato di Maastricht si giunse all’affermazione della concorrenza come principio fondamentale ed all’assunzione della politica industriale  al livello comunitario, intendendola non più come porto franco della concorrenza, ma come rinnovamento dell’economia in chiave competitiva e, quindi, con la liberalizzazione di quei settori ancora coperti da diritti di esclusiva.

Il Trattato di Maastricht è forse il più conosciuto e famoso Trattato europeo, in quanto con esso si inizia la strada che ha portato, nel 2002, all'entrata in circolazione della moneta unica chiamata Euro.  
Il Trattato di Maastricht non è importante soltanto perchè segna il primo passo concreto verso l'Unione Economica e Monetaria, bensì anche perchè con esso si passa dalla Comunità Europea alla Unione Europea, si rafforza la cooperazione tra gli Stati membri nel campo della politica estera e si arriva al concetto di cittadino europeo.


Il Trattato di Maastricht fu firmato il 7 febbraio 1992 a Maastricht, un piccolo paesino dell'Olanda, vicino al confine con la Germania e il Belgio. 
Ma subito dopo firmato, il Trattato non ebbe vita facile. Proprio perchè segnava un importante passo in avanti sul percorso dell'integrazione europea, alcuni Paesi non lo videro di buon occhio, soprattutto i paesi meno "europeisti". Nel giugno 1992, con referendum, la Danimarca disse NO alla ratifica del Trattato di Maastricht. In Francia, invece, fu sottoposto a referendum, ottenne il SI dal 50,4% dei voti: una mezza vittoria e un colpo di arresto per l'Europa. 
Ma nonostante questo, il Trattato di Maastricht andò avanti, si cercarono delle soluzioni politiche all'esito del referendum danese e si superò, un po' alla volta, anche il NI dei francesi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Politiche per favorire la competizione per le imprese - l'Antitrust

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Informazioni tesi

  Autore: Massimo De Viti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 1999-00
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze dell'economia e della gestione aziendale
  Relatore: Antonio Marino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 32

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