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Informatizzazione di un birrificio casalingo - Caso di studio “Anello Aromatico”

Analisi dei requisiti non funzionali

I requisiti non funzionali sono tutte quelle caratteristiche del software non richieste dal cliente, ma che influenzano pesantemente il lavoro degli sviluppatori, poiché non descrivono cosa, ma come il sistema fa ad eseguire certi compiti.

Manutenibilità
Tra i più importanti requisiti non funzionali c’è sicuramente la manutenibilità del software, data dalla sua modularità e dalla sua facilità di comprensione. Un software modulare prevede la suddivisione delle operazioni da svolgere in aree funzionali, siano esse classi o funzioni diverse. La conseguenza principale di un software modulare è proprio la sua manutenibilità: identificata una correzione o una modifica da apportare, sarà più facile individuare la porzione di codice interessata ed eventuali modifiche ricadranno esclusivamente su tale porzione di codice. Per apportare modifiche in un futuro non troppo vicino è necessario che il codice sia ben commentato e documentato. È stato perciò redatto il Javadoc della web application, disponibile all’indirizzo https://goo.gl/G0gd3X

Scalabilità
Requisito derivato dalla manutenibilità è la scalabilità del software: un software ben progettato e scalabile permette l’aggiunta di funzionalità e ulteriori requisiti a posteriori senza grandi stravolgimenti del codice, ma solo con l’aggiunta della relativa porzione. Nel prossimo futuro è infatti prevista l’aggiunta delle stesse funzionalità implementate dal client desktop in un’interfaccia web, utilizzando le stesse richieste al server e lo stesso formato delle risposte.

Usabilità
Per quanto riguarda l’applicazione desktop, un requisito di assoluta importanza è l’usabilità dell’applicativo. In questo caso, l’applicazione non svolge compiti complessi o computazionalmente pesanti, ma, dato l’alto numero di micro-operazioni che l’applicazione è chiamata a svolgere (con l’ausilio del server e non) è importante fare in modo che l’interfaccia sia bene organizzata: è infatti stato utilizzato un menù a schede (un JTabbedPane della libreria Swing) per raggruppare le varie tipologie di operazioni che si possono svolgere. È inoltre prevista, almeno per il periodo di prova iniziale, l’utilizzo di un’area di testo che ad ogni operazione faccia da guida all’utente, nonostante il numero per niente elevato di schermate.
[…]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Informatizzazione di un birrificio casalingo - Caso di studio “Anello Aromatico”

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Informazioni tesi

  Autore: Matteo Piccinini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2015-16
  Università: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Informatica
  Relatore: Francesco Guerra
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 35

FAQ

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java
software
birra
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