Skip to content

I Balcani e la Prima Guerra Mondiale

L'Albania incerta

Nella Penisola Balcanica, dopo la prima guerra mondiale, si venne a costituire una nuova situazione geopolitica ben diversa da quella preesistente. Dalla costituzione della Jugoslavia fino ad arrivare alla disgregazione dell'Impero Ottomano, i confini, anche se in modo incerto, vennero spesso definiti tramite gli accordi di pace avvenuti dopo il conflitto.

Il paese la cui situazione, sia politica che territoriale, rimase ancora instabile fu sicuramente l'Albania. A questo paese, come abbiamo già visto, venne concessa l'indipendenza dalle grandi potenze con il Trattato di Londra del 1913 e con il Protocollo di Firenze vennero definiti i confini mettendo a capo del neonato principato dell'Albania il principe William di Wied. Quest'ultimo, però, si dovette allontanare dal paese nel settembre del 1914 principalmente a causa di diversi dissensi all'interno del governo albanese.

Il territorio albanese ritornò alla condizione iniziale di caos in cui ogni gruppo, clan e regione pensava a proteggere i propri interessi. Come se non bastasse il piccolo stato continuava ad essere oggetto di desiderio dei vicini paesi balcanici con la Grecia, Serbia e Montenegro pronte a prendere possesso dei territori che gli erano stati negati in precedenza.

La Grecia reclamava il sud dell'Albania poiché, secondo lei, la maggior parte della popolazione era di etnia greca e che coloro che vi abitavano erano contati come parte integrante del territorio greco. La Serbia e il Montenegro, dal canto loro, desideravano uno sbocco sul mare ragione per la cui, occuparono i territori al nord del fiume Drin durante gli anni 1914-15. Nel frattempo l'Italia, nel dicembre del 1914, prese possesso delle isole di Saseno e del porto di Valona.

Con il trattato di Londra del 1915 venne riconosciuta, da parte delle potenze occidentali, la disgregazione del territorio albanese e il riconoscimento del pieno controllo dei territori di Saseno e del porto di Valona a favore dell'Italia; la Grecia invece si prendeva i territori del sud dell'Albania. Mentre Serbia e Montenegro, potevano spartirsi i territori del nord.

La parte centrale del territorio doveva essere autonomo, ma non indipendente, e, negli affari esteri, sarebbe stata rappresentata dall'Italia. Il trattato, che avrebbe così spartito tutti i territori dell'Albania non fu firmato dal presidente americano Woodrow Wilson, sempre fiducioso nella sua idea sull'autodeterminazione dei popoli.

Vedendo il proprio paese spezzettato da più parti, alcuni tra i più importanti leader albanese convocarono nel marzo del 1920 a Tirana l'Assemblea Nazionale Legislativa. Al contempo, gruppi di emigranti albanesi che vivevano in Europa e negli Stati Uniti si erano organizzati e, tramite i loro rappresentanti, scelsero di andare a Parigi per discutere del ripristino dello stato albanese. Qualcosa si stava muovendo.

A questo movimento interno seguì l'appello dell'agosto 1920 del ministro degli Esteri italiano Conte Carlo Sforza che auspicava il ritorno alle decisioni territoriali prese a Londra nel 1913. Di conseguenza l'isola di Saseno e Valona vennero immediatamente evacuate. L'esempio italiano non piacque ai vicini dell'Albania. La Serbia continuò ancora ad esercitare la propria influenza a nord del paese fomentando spesso rivolte. Abbandonò questa sua posizione solo dopo le pressioni delle grandi potenze. La Grecia, invece, dopo aver perso l'Anatolia, dovette ripiegare sull'Albania del sud dove esercitò la propria influenza fino al 1925 quando venne imposta la supremazia italiana.

Mentre ogni vicino cercava di stabilire la propria influenza, in Albania stava andando avanti il processo di una organizzazione del governo che culminò nel gennaio 1920 quando, durante il Congresso di Lushnje, venne approvata una nuova costituzione secondo cui d'ora in poi l'Albania sarebbe stata una monarchia costituzionale. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

I Balcani e la Prima Guerra Mondiale

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Arivist Cupi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Giancarlo Pellegrini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 61

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

jugoslavia
prima guerra mondiale
romania
serbia
grecia
bulgari
albania
guerre balcaniche
trattato di versailles
penisola balcanica

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi