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Gustave Doré illustratore della Ballata del Vecchio Marinaio di S.T Coleridge

Critica all'opera letteraria

“Se il romanticismo come fenomeno europeo ha il suo epicentro tra il primo e il secondo decennio dell'Ottocento, in Inghilterra la perdita delle colonie americane (1776) e i termini del trattato di Versailles del 1783 provocarono anticipatamente un grande fermento politico e civile”.

Anche sul piano letterario occorre, quindi, anticipare le datazioni rispetto ad altri paesi europei, considerando il 1798 – anno di pubblicazione delle Lyrical Ballads di Wordsworth e Coleridge – non tanto come il momento d'inizio del movimento, bensì come il suo culmine.

La realizzazione delle Ballate precedette la sua teorizzazione; infatti, quando esse vennero pubblicate la prima volta, non recavano alcun commento. Solo successivamente, nell'edizione del 1800, i due poeti aggiunsero all'opera la famosissima Prefazione.

C'è da notare che, proprio in quel periodo, i due poeti risiedettero in Germania per un viaggio culturale, dove vennero a contatto con gli ambienti più avanzati sul piano del rinnovamento letterario e filosofico: in particolare con il 'gruppo di Jena' e la redazione di – Athaeneum - .

Ma che cosa teorizza questo manifesto del romanticismo?

A riassumerlo è lo stesso Coleridge nella sua Biografia Letteraria (1817), riferendosi a quando lui e Wordsworth, vicini di casa a Grasmere, ebbero sovente lunghe conversazioni incentrate su due punti cardinali “il potere di suscitare la partecipazione del lettore per mezzo di una completa fedeltà alla Natura, e il potere di conferire alla narrazione in versi l'interesse della cosa nuova attraverso i colori modificanti dell'immaginazione”.

Da queste premesse Coleridge passa all'esposizione del primo obiettivo comune ad entrambi: risvegliare la mente del lettore dal letargo dell'abitudine e dirigerla verso la bellezza e le meraviglie del mondo che ci circonda.

La prima parte di scritti di Coleridge doveva, appunto, incentrarsi su eventi ed agenti sovrannaturali, allo scopo di suscitare quelle emozioni che tali situazioni soprannaturali, se vissute realmente, avrebbero provocato in qualsiasi uomo.

Per la seconda specie di pubblicazioni, ad opera di Wordswort, i soggetti dovevano invece essere scelti dalla vita ordinaria, a cui egli avrebbe poi conferito l'incanto della novità.

“Sostanzialmente si tratta di due aspetti che continueranno a svilupparsi in Europa nei decenni e nel secolo successivo, sfociando l'uno nel cosiddetto Realismo (Verismo, Naturalismo), l'altro nel Simbolismo”.

Alla prima funzione didattica ne seguiva anche una etica; la Natura è, infatti, in grado di educare l'uomo che impara ad osservarla e ad ascoltarla; essa può migliorarlo, affinandolo nelle sue capacità percettive. La capacità di 'sentire' conduce direttamente ad un ulteriore funzione della Natura quella, cioè, estetica e di puro godimento del concetto di bellezza.

La Ballata del Vecchio Marinaio costituisce, quindi, il contributo di Coleridge alle Lyrycal Ballads quando oramai la rottura con Wordsworth si era ampiamente consumata e tra le cause vi era anche l'accusa, da parte dell'ex amico, di aver contribuito all'iniziale insuccesso del libro con l'oscurità e gli arcaismi contenuti nell'opera. Coleridge allora corresse dove possibile, interpolò e smussò e aggiunse note in prosa.

La stanza canonica di tale forma poetica è costituita da quartine giambiche con alternanza di tetrametri e trimetri rimati. Ma le stanze possono essere variate con l'aggiunta di altri versi. Il piede, infatti, può subire sostituzioni di giambi con trochei ed anapesti.

Ora non rimane che presentare la trama dell'opera assieme alla breve epigrafe iniziale, essenziale per capire gli obiettivi che Coleridge si era posto per la scrittura della sua Ballata.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Gustave Doré illustratore della Ballata del Vecchio Marinaio di S.T Coleridge

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Informazioni tesi

  Autore: Irene Manfredini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lettere Moderne
  Corso: Lettere
  Relatore: Sonia Cavicchioli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 70

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