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La crisi della Crimea: profili costituzionali del referendum del 16 marzo 2014

Lo status della Crimea nella Repubblica socialista sovietica Ucraina (Rssu)

Con il trasferimento dell’Oblast’ della Crimea sul territorio della Rssu bisogna prendere in considerazione che sul territorio di quest’ultima vigeva la Costituzione ucraina del 1978. Questo comporta che da adesso in poi sarà la costituzione ucraina del 1978 a definire i parametri di legittimità giuridica dell' Oblast’ crimeano e a disciplinarne le competenze spettanti data la superiorità giuridica della costituzione nazionale su quella regionale della Crimea.

I maggiori cambiamenti nello status della Crimea si ebbero però con la dissoluzione dell’Urss, quando la Rada Suprema della Rssu dichiarò la propria sovranità statale (il 16 luglio 1990). Dopo aver ribadito che “il territorio della Repubblica sovietica socialista dell’Ucraina nell’ambito delle frontiere esistenti è inviolabile e non può essere alterato senza il suo consenso aggiunse: “La Rssu stabilisce autonomamente la divisione amministrativo-territoriale della Repubblica e la procedura per la formazione delle sue entità amministrativo territoriali”.

Attraverso la Dichiarazione sulla sovranità statale dell’Ucraina lo status giuridico della Crimea veniva a cambiare. Infatti con la “Dichiarazione sullo status giuridico e statale della Crimea” si legge che il soviet regionale dei deputati del popolo della Crimea dichiara l’incostituzionalità del Decreto del 30 giugno del 1945. Finalmente dopo 45 anni il popolo crimeno fu fornito degli strumenti per poter nuovamente acquisire lo status di Repubblica, come soggetto dell'URSS e membro del Trattato dell'Unione.

Al riguardo si prevedeva tuttavia un referendum popolare. Il referendum del 20 gennaio del 1991 che ha avuto luogo in Crimea, ha un significato storico unico nel suo genere, infatti per la prima volta fu la volontà popolare a farsi portavoce del cambiamento e non una decisione dall’alto. Ancora oggi sul territorio della penisola il 20 gennaio si celebra la Giornata della Repubblica Autonoma di Crimea. In merito al primo referendum svoltosi nella storia dell’Urss 14, il quesito referendario sottoposto ai crimeni recitava tali testuali parole: "Siete favorevoli alla restaurazione della RSS Autonoma di Crimea, repubblica da considerare come parte dell'URSS e partecipante del Trattato dell'Unione?

I risultati del referendum, consacrarono la volontà degli elettori della Crimea favorevole alla conquista dello status della Crimea come Repubblica autonoma. Infatti sulla base dell’esito positivo, il consiglio dei deputati della regione crimeana fece un appello al soviet supremo dell’Ucraina affinché si procedesse ad una revisione del testo della costituzione ucraina del 1978.

La richiesta di una revisione costituzionale concernente lo status della Crimea fu accolta positivamente dal soviet supremo della Rssu con conseguente approvazione della Legge sulla ricostruzione della Repubblica socialista sovietica autonoma di Crimea.

Quest’ultima veniva a configurarsi non come soggetto dell’Urss bensì come parte integrante dell’Ucraina. Difatti all’art 75-1 del nuovo capitolo 7.1 della Costituzione Rssu “Repubblica socialista sovietica della Crimea” viene ribadito che: “La repubblica socialista sovietica autonoma di Crimea è parte integrante della Repubblica socialista sovietica dell’Ucraina e decide autonomamente le questioni attribuite alla sua competenza”. Temporaneamente viene riconosciuto al consiglio dei deputati del popolo in Crimea lo status di organo supremo della regione.

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La crisi della Crimea: profili costituzionali del referendum del 16 marzo 2014

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Informazioni tesi

  Autore: Inga Belogruda
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 1016-17
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze internazionali e diplomatiche
  Relatore: Zei Astrid
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 81

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