Skip to content

La legittima difesa: caratteristiche e limiti del diritto di autotutela

Applicazione pratica della legittima difesa reale: studio di una sentenza

Conclusa la disamina di tutte le caratteristiche principali della legittima difesa reale, non resta che verificare, a titolo di esempio, come concretamente tale istituto viene applicato nell'ambito di un processo; a questo scopo, si analizzerà l'iter giudiziario di un famoso caso di cronaca nera italiana: quello che ha coinvolto M.P., accusato dell'uccisione di C.G. durante gli scontri del G8 di Genova del 2001.

Durante lo svolgimento della riunione tra i Capi di Stato e di Governo degli otto paesi più industrializzati al mondo, si verificano violenti tafferugli in tutta la città tra manifestanti e forze dell'ordine. Durante uno di questi scontri, un Defender dei carabinieri si trova isolato dal resto dei militari e bloccato da un'erronea manovra del conducente che fa impattare il mezzo contro un cassonetto dell'immondizia; il cattivo funzionamento del motore, che si spegne in continuazione, aggrava la situazione degli occupanti del veicolo, che rimangono feriti. I manifestanti si accorgono della difficoltà dei militari e circondano la camionetta, iniziando a bersagliarla con una fitta serie di lanci di pietre, riuscendo ad infrangere il lunotto posteriore del mezzo.

I contestatori cercano di scagliare all'interno del mezzo anche un estintore, ma questa azione non riesce per l'intervento di M.P., uno dei carabinieri, che lo fa cadere all'esterno del veicolo; i dimostranti non desistono nemmeno di fronte alle intimazioni rivolte loro dallo stesso militare, il quale mostra l'arma di ordinanza e li avverte che ne farà uso se non desisteranno e non si allontaneranno. C.G., uno dei manifestanti, raccoglie l'estintore e fa per lanciarlo nuovamente all'interno del Defender; a questo punto M.P. spara due volte ed il primo proiettile colpisce C.G. al volto sotto l'occhio sinistro. Il giovane si accascia in prossimità della ruota posteriore sinistra della camionetta, il cui conducente riesce a rimetterla in moto ed allontanarsi dal luogo dei fatti, non prima però di essere passato due volte sopra il corpo esanime del ragazzo (la prima volta lo investe facendo retromarcia, la seconda dopo aver ingranato la prima ed essere ripartito).

M.P. viene indagato per omicidio insieme ad F.C., conducente del Defender: i due carabinieri vengono accusati entrambi di avere provocato la morte di C.G., il primo per avere esploso i due colpi di pistola, il secondo per averlo investito due volte. Tuttavia la perizia scagiona il conducente poiché stabilisce che la dipartita del giovane è stata provocata dal colpo di arma da fuoco; la ferita era così grave da cagionare il decesso nel giro di pochi minuti mentre l'investimento non ha avuto alcuna efficacia causale sulla morte del ragazzo.

All'esito delle indagini, il Pubblico Ministero richiede l'archiviazione del procedimento a carico di M.P., riconoscendo la sussistenza della legittima difesa sulla scorta del seguente ragionamento: è presente l'attualità del pericolo all'incolumità di M.P. e degli altri occupanti, a causa di una molteplicità di fattori; tra questi, in particolare il numero dei manifestanti che aveva circondato il mezzo e l'estrema violenza da questi perpetrata nei confronti delle forze dell'ordine. Non è soltanto presente la necessità della reazione difensiva, ricorrendo anche i requisiti dell'inevitabilità e della proporzionalità: il carabiniere ha a disposizione soltanto l'arma di ordinanza per fermare l'aggressione in danno suo e degli altri commilitoni; egli non ha sparato subito, ma prima ha intimato ai dimostranti di andarsene, quindi, l'uso della pistola è stata l'extrema ratio a cui M.P. ha dovuto ricorrere per difendere la propria vita e quella dei colleghi (in altre parole si trattava di sparare o correre il rischio di essere ucciso dal lancio dell'estintore).

Il Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo ligure fa proprie le conclusioni del Pubblico Ministero: conferma la ricostruzione operata dal magistrato anche perché suffragata da un resoconto dei fatti apparso su un sito internet ricollegabile alla galassia antagonista francese (quindi proveniente da un ambiente non certo vicino alle forze dell'ordine): tale ricostruzione evidenzia non soltanto la condotta violenta dei manifestanti che colpiscono ripetutamente il mezzo dei carabinieri con sassi, tubi di ferro ed assi di legno, facendo penetrare tali oggetti anche all'interno dell'abitacolo; vieppiù essa mette in luce lo stato di paura di due militari, tra cui lo stesso M.P., che si tengono abbracciati. Sono quindi ritenute sussistenti sia la necessità che l'inevitabilità della reazione difensiva, come già argomentato dal Pubblico Ministero nella richiesta di archiviazione. Il G.I.P. osserva altresì come il tentativo di C.G. di gettare l'estintore all'interno della camionetta non debba essere valutato isolatamente, ma come uno degli episodi della violenta aggressione perpetrata ai danni dei militari; chiarisce inoltre che il giudizio di proporzionalità deve tenere conto dell'impossibilità, per colui che si difende, di gradare in modo assoluto la propria reazione alla minaccia ricevuta, dato lo stress provato e la velocità degli avvenimenti. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

La legittima difesa: caratteristiche e limiti del diritto di autotutela

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Giacomo Sestini
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Alessandra Rossi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 106

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

legittima difesa
eccesso colposo
legittima difesa putativa
legittima difesa reale
legittima difesa domiciliare

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi